sabato 11 dicembre 2010

Stessa voglia di vita che tu hai, stessa musica in mente

Se manchi stringe un nodo
[…]
perché non chiedi mai perdono,
ma se mi abbracci non ti stancheresti mai.

Saremo scemi, eh. Stavo su emmessenne a chiacchierare con Marco ed è venuto fuori che forse un tizio che viene al cg potrebbe darsi che mi corre dietro. Non ricordo chi è il/la cretino/a che per primo/a ha fatto arrivare al mio orecchio questa blasfemia, ma non avrei mai dovuto farla girare, perché così Marco ne ha approfittato per prendermi in giro ad oltranza. Gli ho bloccato tutto tenendo il muso, con l’idea di sbloccarlo un minuto dopo. In quel micro lasso di tempo, lui ha chiuso tutto, msn e facebook, praticamente sbattendomi la porta in faccia più di quanto abbia fatto io. Siamo peggio dei bambini.
Solo che i bambini quando dicono “non ti parlo più” poi dopo cinque secondi si girano e fanno pace, noi grandi no. Noi grandi buttiamo all’aria amicizie decennali quando decidiamo che “non ti parlo più”.
Vivo in simbiosi stretta con Marco più o meno da aprile. Vuol dire che so anche che mutande porta e che voti prende a scuola. Vuol dire che la gente insinua che ne sia innamorata, ma non è vero. Solo gli voglio bene, come ai miei amici quelli veri. Non tutti i cinquecentoenonmiricordoquanti che ho su facebook, solo quei quattro o cinque che non lascerei andare mai.
È una cosa che va al di là di tutto il resto, semplicemente mi piace, per com’è, per quello che fa. Mi piace quando ride e dice “caaaara la [inserire un nome femminile a caso]”, mi piace quando vuole sapere qual è il mio giubbotto per appenderci sopra il suo, anche se sa benissimo che non può essere quello col collo di pelliccia, mi piace quando sta al computer a cazzeggiare e io dietro come un avvoltoio, col mento sulla sua testa, o mi si siede in braccio di colpo sfondando me e la sedia. Mi piace quando facciamo gli scemi e ci soffiamo come i gatti oppure facciamo le fusa se come due idioti ci facciamo i grattini in biblio. Mi piace quando devo alzarmi in punta di piedi per arrivare a baciarlo, che sei mesi fa non era così alto, e ci fosse mai una volta che si abbassa lui.
Ma tutto questo è difficile da spiegare a persone che, quando ti vedono per tre giorni di seguito in compagnia di un maschio, mettono immediatamente in conto che siate in lovv e che state insieme. E non conta se sanno che è il tuo fratellino adottivo, non conta perché capiscono quello che vogliono capire. Evidentemente loro non hanno mai avuto un amico così. Non si sono mai fermati a guardare le piccole cose, a pensare cosa gli piace di quello che fanno gli altri. Sarà che io ho tempo da perdere, evidentemente.

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