martedì 22 febbraio 2011

Recensioni: La stanza dell'orso e dell'ape

Stanotte ho letto tutto di fila La stanza dell'orso e dell'ape di Michela Franco Celani e Patrizia Miotto. Tutto di fila perché ha 120 pagine, e perché ci sono libri che o li leggo di fila o non sono sicura di riuscire a finirli quando li ho chiusi a metà.
Attenzione: anticipazioni sulla trama.
Se devo dire la verità, non è un libro che normalmente leggerei. Non c'è niente di quello che cerco in un libro: non c'è magia, non c'è investigazione, non c'è il lieto fine.
Normalmente non leggo biografie, specialmente se so già che vanno a finire male.
Normalmente non leggo di gente che muore di cancro, specialmente se ci muore a cinque anni e con un cancro grosso come un pallone.
Mia zia ha avuto il cancro. Mio padre ha avuto il cancro. Mia nonna ha avuto il cancro, ma lei non è riuscita a vincerlo. In genere evito di pensarci, se riesco. In genere sentire che parlano di cancro non mi da troppo fastidio se non ci penso. Anche mentre leggevo questo libro, mi dispiaceva per la bambina e per tutto quello che ha dovuto passare. Non sono sicura che se avessi una figlia con un tumore di quelle dimensioni (18x16x14cm) riuscirei a sopportarlo. Non so se lotterei con le unghie e con i denti per cercare di salvarla.
Poi arrivi alla fine del libro, leggi le ultime due righe, e tutto quello che non hai pianto fino a quel momento, esce.
« Non è che gli angeli mi fanno cadere quando mi vengono a prendere? »
« Non ti preoccupare. Gli angeli non hanno mai fatto cadere nessuno. »
E così ho spento la luce piangendo, e pensando che no, non cade mai nessuno quando gli angeli lo portano via. E che tutti quelli che se ne vanno così mancano terribilmente.

2 commenti:

  1. grazie per le tue parole e la tua sensibilità.
    michela franco celani

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  2. Per essere una che "normalmente" non si interessa ad argomenti come questi, hai colto pienamente il senso di questo meraviglioso libro. Io l'ho letto diversi anni fa...ho 46 anni e due figli: faresti di tutto per salvarli! Lotteresti con le unghie e con i denti proprio come Patrizia per la sua piccola. Ma hai ragione tu: non cade mai nessuno quando gli angeli lo portano via...Ti auguro tanti bei sogni e una vita che ti risparmi altri dolori. Un abbraccio. Stefania (Roma)

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