venerdì 28 dicembre 2012

Sunshine Award

Siccome me l’hanno assegnato in due (abbondiamo!), vi comunico che ho vinto questo Sunshine Award, che sarebbe un premio per mio blog.
Riciclando le parole di Benguitar, è un “premio” assegnato fra blogger che nasce con lo scopo di far conoscere al proprio pubblico i blog che si seguono e frequentano. In altre parole, si puntano i riflettori su un certo numero di colleghi per segnalarli.


Le regole sono le seguenti:
1) Includere il logo premio in un post o nel tuo blog
2) rispondere a 10 domande su te stesso/a
3) Nominare altri 10 blogger favolosi
4) Far sapere ai tuoi candidati che li hai nominati
5) Citare la persona che ti ha nominato

Quindi, andiamo. Grazie a Benguitar e ad Avstron per le nomination (mi sembra di andare a prendere l’oscar)

1. Qual è il tuo colore preferito?
    Arancione (Non lo sapevate? Sapevatelo!)
2. Qual è il tuo animale preferito?
    Gatto
3. Qual è il tuo numero preferito?
    17 (astenetevi dal dire che porta sfortuna, grazie)
4. Qual è il tuo drink preferito non alcolico?
     Cocacola, oppure tè
5. Preferisci FB o Twitter?
    Facebook, anche perché Twitter non ce l’ho
6. Quali sono la tue passioni?
    Leggere, scrivere, fotografare, stare in biblio, giocare a The Sims.
7. Preferisci ricevere o fare regali?
    Ricevere
8. Qual è il tuo modello preferito?
    Il mio modello di cosa? Voglio una domanda di riserva.
9. Qual è il tuo giorno preferito della settimana?
     Vi avrei detto la domenica, perché si dorme, ma siccome sono a casa disoccupata un giorno vale l’altro.
10. Qual è il tuo fiore preferito?
       Non lo so, facciamo l’orchidea.

Le mie nomination vanno a:
- Alieni in Italia di Avstron (ebbeh, potevi non avere due blog) che vi consiglio di andare a guardare, e anche di scaricarvi l’ebook (questa si chiama pubblicità occulta)
- Q.I. di Benguitar (lo so che non vale rimandarlo indietro, ma ci tengo)
- Nobilis Gughy di Gughy, per i disegni, che io ammazzerei per saper disegnare così, e anche per le recensioni dei libri, che sono sempre fatte benissimo
- L’antro della Pizia di Pizia, e congratulazioni per il baby
- Drops of feelings di Amber, peccato solo che ci scrive pochissimo
- La stamberga dei lettori, blog letterario collettivo che ha sempre delle recensioni fantastiche
- mymadworld di Madda, che ci scrive poco ma sono sempre papiri.
Scusate ma non ne ho altri.

Ora che ho fatto il post, risposto alle domande e pubblicato il tutto, posso pubblicarmi l’immagine qui a lato, il che è l’unica cosa che mi interessa (sapete, fa figo mettere il mostra i premi).

martedì 25 dicembre 2012

Natale

May your days be merry and bright,
and may all your Christmases be white.

Tanti auguri di buon Natale ai lettori fissi del mio blog, a quelli che ci passano per caso, a quelli che ci sono capitati seguendo qualche stella cometa lanciata dalla ricerca di Google, e a tutti gli altri.

giovedì 20 dicembre 2012

Brownies

Ultimamente mi sto dando alle americanate, ma non posso farci niente se ho letto da qualche parte che i brownies sono i dolcetti che i boy scout vanno a vendere sotto natale. Se volete lanciarvi nell’impresa, ecco la ricetta:

Ingredienti:
150 g burro
250 g zucchero
70 g cacao amaro
2 uova
60 g farina
½ cucchiaino lievito
1 bustina di vanillina (o essenza vaniglia)
1 pizzico sale
Zucchero a velo per spolverare

Procedimento:
Fate sciogliere a bagnomaria il burro insieme al cacao e allo zucchero, mescolando ogni tanto, fino ad ottenere una crema. Battete le uova finché diventano belle spumose, poi aggiungete la vanillina, il sale e il composto di burro, cacao e zucchero che avrete fatto raffreddare. Aggiungete la farina e il lievito (consiglio: per andare sul sicuro col lievito con quantità di farina così ridotte io uso la farina autolievitante) e mescolate bene. Dovreste avere un composto liscio e appiccicoso, che si stacca pesantemente dal mestolo.
Foderate di carta forno una teglia quadrata (o rettangolare) che misuri circa 20x20 e versateci l’impasto.
Preriscaldate il forno a 180° e cuocete per 20-25 minuti massimo. Sfornate e fate raffreddare. Tagliate il dolce in quadretti di circa 5x5 (con la mia teglia, 15x25, sono venuti 15 pezzi). Spolverate con zucchero a velo e servite.


martedì 18 dicembre 2012

Ricordi di presepi passati

Tradizionalmente le decorazioni di natale si fanno l’otto dicembre, o almeno così dicono tutti. Io sono abbastanza sicura che alla fine ognuno le fa quando ha tempo. Io, per esempio, mi sono messa oggi. Avrei potuto iniziare anche prima, ma non avevo voglia. Non è che non mi piaccia mettermi a montare l’albero, a controllare se le lucette funzionano o se si sono suicidate durante l’estate, nascondere tutti i metri di prolunga lungo il battiscopa e cose del genere, ma non è più emozionante. Quando ero piccola, far stare in piedi l’albero, coprire il vaso con la carta crespa rossa, metterci su le palline, inscoccettare le spine tutte insieme, andare a muschio per il presepio era tutto bello. Perché poi, l’albero era sempre quello, le cose che ci appendiamo hanno come minimo la mia stessa età, la vera opera di alta architettura era il presepio. Mettevamo un bancale (quanto sarà lungo un bancale, un metro?) per fare la base e poi varie scatole e pezzi di legno e altra roba per fare la montagna dove c’era la grotta. Penso venisse una cosa lunga circa un metro e mezzo. Poi iniziavamo un mese prima a mettere via i sacchetti del pane, quelli grandi marroni perché ci servivano per le montagne e prendevamo su cesti di muschio da sotto al pino in giardino (e non solo) e riattaccavamo il cotone in cima alle casette di cartone, tagliavamo la stagnola per fare i fiumi e laghi, e se negli ovetti Kinder trovavo delle pecore o dei cani li mettevo in parte per aggiungerli al gregge (penso di avere più pecore che altre statuine). Tutte le estati quando andavo in montagna tornavo a casa con le tasche piene di sassi, anche grossi, e ho finito per averne due scatole (del gelato da un kg) che mi servono appositamente per il presepio. E poi, quando tutto era pronto, muschio e sabbia per terra e statuette posizionate, ci davamo una bella infarinata, perché per qualche strano motivo a natale doveva esserci la neve.
Adesso abbiamo abolito il bancale, il muschio, i metri di montagna, le casette di cartone con sopra la neve e la farina. Non c’è più spazio per permetterci di occupare due metri quadri di stanza con albero e presepio. Devo farlo sopra una cassapanca che sarà poco più di mezzo metro, e metà spazio lo occupa la capanna da sola. Per il suolo uso solamente la carta marrone che vendono per fare le montagne e qualche sasso (le due scatole le ho ancora).
Un po’ mi manca il presepio chilometrico, a dire il vero.
 
Natale 2001
Natale 2012

giovedì 6 dicembre 2012

Biscotti natalizi con cannella e miele

Non so voi, ma io quando si avvicina Natale devo mettermi a fare i biscotti. Certo poi finisce che sembrano tutti tranne che biscotti natalizi perché ho stampini a forma di coniglietto, pulcino e fiorellino, ma amen. Sono due natali che cerco lo stampino a forma di omino (senza omini non è davvero natale!) ma figurarsi se l’ho ancora trovato.
Con queste dosi a me sono venute tre infornate, ma ovviamente tutto dipende da quanto alta tirate la pasta e quanto grandi li tagliate. Approssimativamente credo ne vengano una cinquantina, forse anche di più

Ingredienti
Per i biscotti:
300 gr farina
80 gr zucchero (o zucchero a velo)
100 gr burro freddo a pezzetti
1 uovo
1 bustina vanillina
1 fialetta aroma limone
1 bustina lievito
2 cucchiai miele
cannella in polvere

Per la glassa tradizionale:
zucchero a velo
acqua

Per la glassa al cioccolato:
cioccolato fondente

Procedimento
Mescolate farina, lievito, zucchero, vanillina e aroma. Aggiungete l’uovo e il burro freddo a pezzetti e impastate con le mani fino a ottenere una palla di impasto. Tenete sempre a portata di mano della farina, perché è possibile che appiccichi parecchio. Fate un buco nell’impasto e metteteci dentro il miele, preferibilmente di una varietà dura a meno che non vogliate sporcarvi e incollarvi fino ai gomiti. Quando ottenete di nuovo una bella palla liscia, aggiungete la cannella. Io l’ho messa a occhio, ma penso che un cucchiaio vada bene. Impastate ancora. Mettete l’impasto in frigo almeno 20 minuti.
Mentre aspettate, coprite la teglia del forno con la carta da forno, tirate fuori gli stampini e spolverate via la farina.
Infarinate la spianatoia e tirate la pasta alta più o meno mezzo centimetro. Tagliate i biscotti e metteteli sulla padella del forno. Infornate a 180° per massimo 10 minuti. Sfornate e, mentre si raffreddano, preparate la glassa.
Per la glassa bianca: in una tazza mescolate lo zucchero a velo con un po’ d’acqua, e girate bene finché tutti i grumi si sono sciolti. Le quantità di zucchero a velo e acqua dipendono da quanti biscotti dovete glassare e quanta ne volete mettere. Indicativamente, per una busta da 125g ci vogliono 2 cucchiai di acqua. Io per glassare i miei biscotti ho usato circa mezza busta. Ovviamente, per sicurezza l’acqua si aggiunge un po’ alla volta. Spalmate i biscotti con un pennello o una spatola, o usate un cucchiaino se volete fare delle gocce. Lasciate indurire. Perché questa glassa si asciughi bene ci vogliono almeno 2 ore.
Per la glassa al cioccolato: sciogliete a bagnomaria del cioccolato fondente (anche la quantità di cioccolato dipende da quanto volete glassare), per glassare una cinquantina di biscotti ci vuole almeno mezza tavoletta. Togliete il cioccolato fuso dal fuoco e spalmatelo suo biscotti. Lasciate indurire.


mercoledì 5 dicembre 2012

A proposito delle feste

Le feste di laurea mi fanno schifo. I matrimoni mi fanno schifo. Le feste in generale mi fanno schifo, e provo ad evitarle in tutte le maniere.
A volte penso che non mi laureerò mai (non c’è pericolo, non ho intenzione di riprendere l’uni), non mi sposerò mai, o se proprio devo mi sposerò in jeans e scarpe da ginnastica e alla fine della cerimonia (dopo il “sì”, per intenderci) tutti a casa e fanculo anche al ricevimento. La mia massima aspirazione è probabilmente non essere più invitata a nessuna cazzo di festa ma non essere tagliata fuori. Voglio dire, è abbastanza automatico che se dici sempre nonvengononvengononvengo la smettono anche di invitarti anche quando magari si potrebbe solo uscire a bersi una cioccolata. Vedete, la cioccolata (possibilmente in pochi) va bene, la festa con fiumi di alcool, musica a palla e obbligo di ballare non va bene per niente, perché piuttosto che andarci mi scavo personalmente un buco e mi ci nascondo dentro.
Insomma il punto è che prossimamente (prima di natale) si laurea la mia migliore amica (che sia ancora tale?) e mi stanno tampinando per il papiro e tutto il resto e a me NON ME NE FREGA NIENTE e sono troppo buona per dirlo alla gente, ma dovrei farlo perché a pensare di fare parte di quelli che le “organizzano” la festa mi fa schifo. Per non parlare del fatto che poi, dopo cena, lei ha detto che andremo a ballare in una cazzo di discoteca che non so, e io piuttosto che andare in discoteca torno a casa a piedi.
Morale della favola: AD ESSERE TROPPO BUONI SI DIVENTA COGLIONI E ADESSO CHE SONO INCASTRATA NON SO COME USCIRNE, MA LA VERITÀ È CHE NON HO LA MINIMA INTENZIONE DI ANDARE ALLA LAUREA.
p.s. se qualcuno degli interessati sta leggendo, beh, lo sapete in anteprima. E poi, questo è il MIO blog e ho diritto di scriverci quello che penso quindi non venite a lamentarvi. Grazie.

martedì 4 dicembre 2012

Klagenfurt e i mercatini di Natale

Non ci crederete, ma domenica a Klagenfurt ha  nevicato tutto il giorno. Tutto. Il. Giorno. E la guida, tutta contenta, ci ha detto “eh, sì, questa è la prima nevicata della stagione”. Ma cazzo, non poteva aspettare altre quattro ore ad iniziare? Morale della favola: mani ghiacciate, piedi ghiacciati e macchina fotografica bagnata (mi chiedo se la garanzia della Canon copre l’umidità di pioggia e neve), per non parlare dello zaino stonfo e dei panini annacquati perché l’Eastpak dovrebbe essere impermeabile ma invece non lo è neanche un po’.
Il mercatino di natale non era poi questa gran figata che prospettavano sul depliant e tra l’altro avevano di quei prezzi che non c’è da stupirsi se nessuno di noi ha comprato niente.
Trovate le foto (tutte con fiocchi di neve in primo piano) su face, seguendo il link pubblico che c’è schiacciando qui.