mercoledì 21 agosto 2013

Il mirino

Stamattina, quando sono arrivata dai miei bambini, stavano giocando a qualche cavolo di gioco di guerra con l'Xbox, di quelli che tu sei il soldato e devi ammazzare i nemici e conquistare la base, o che so io. Francesco mi ha chiesto se volevo giocare un po' anche io, ma gli ho risposto che non so giocare con l'Xbox. Più che altro, non so maneggiare il controller, che se ogni volta devo stare a vedere quale pulsante è A e quale è X, intanto mi hanno già ammazzata.
Solo che in questo gioco, di cui non chiedetemi il nome, il mirino è sempre fisso al centro dello schermo, appena ti sposti, o cammini, ovviamente non inquadri più quello che ti interessava. Così, per qualche strano motivo, gli ho raccontato del controller del Nintendo 64, quello che aveva tre maniglie. Come tre maniglie, mi ha chiesto. Aveva una maniglia anche in mezzo, gli ho detto. E dietro alla maniglia centrale, c'era il pulsante Z. E allora, mi ha chiesto? Il pulsante Z serviva per agganciare il bersaglio. Una volta che l'hai agganciato, puoi andare a spasso quanto ti pare, ma quello a cui stai mirando resta sempre ben in vista, al centro.
Gli è parsa una figata. Ho come il sospetto che, ora che gliel'ho raccontato, se potesse modificarsi il controller dell'Xbox aggiungendo un tasto, lo farebbe.

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