mercoledì 29 luglio 2015

La lista della spesa

You know that we are living in a material world
and I am a material girl.

Mi sembra di essere un po' materialista e mi sento un po' quel tipo di persona che lavora per il gusto di spendere i soldi che prende, però la mia lista di cose da comprare con lo sudato stipendio del servizio civile (che ah, non è uno stipendio, è un rimborso spese ma fa lo stesso) si sta allungando.
Per il momento conta:
un cellulare nuovo, che il mio sto per buttarlo dalla finestra e stasera in cinque minuti si è riavviato due volte (se non altro fa tutto da solo, io devo solo aspettare che si riaccenda)
una poltrona nuova per la scrivania, che questa ogni volta che mi siedo mi chiedo se mi reggerà fino a sera o se mi troverò improvvisamente col didietro per terra (dopotutto ha anche dieci anni, o forse più)
un lettore di ebook, che in realtà è dal compleanno dell’anno scorso (e forse anche da prima) che ci penso su, visto che ho una montagna di ebook arretrati da leggere e non è che posso sempre mettermi al computer, specialmente se sono in giro
Probabilmente, prima che mi accreditino lo stipendio (o quello che è), aggiungerò qualcos'altro. E probabilmente finirà che non comprerò niente come al solito.

martedì 21 luglio 2015

Quasi lavoro

Fa un caldo che si crepa, Facebook non si carica, il cellulare funziona dimmerda e quando lo connetto al computer non si fa riconoscere però la parte migliore è che sono finiti i corsi di formazione (veramente no, ce n’è un altro martedì prossimo ma facciamo finta di niente) e quindi da domani si lavora. Asilo, aspettami.
Btw, lo so che è martedì e ci sarebbe il Teaser Tuesday ma non sto leggendo niente perché non ce la faccio.

sabato 18 luglio 2015

Crepo dal caldo

Tutti gli anni, ogni anno, in estate, la mia domanda è sempre la stessa: “ma l’anno scorso faceva davvero così tanto caldo?”. Probabilmente ho qualche genere di problema con la memoria a lungo termine del caldo, ma sul serio ho sempre l’impressione che faccia più caldo del necessario. MOLTO più caldo.
Cioè, ricordo battute sul fatto che mi sarei chiusa nel congelatore o che avrei dormito sul tappeto e ricordo molto chiaramente un pomeriggio di fine luglio di un paio d’anni fa (credo) in cui veramente fare un movimento qualsiasi anche nel bunker mi faceva sudare e la maglietta era così bagnata che pareva avessimo fatto i gavettoni. Quello è stato veramente il punto in cui ho detto: “CIOÈ, NO, NON HA MAI FATTO COSÌ CALDO”.
Però davvero, quando vedi l’Arpav che ti mette 39°C di massima per domenica ti prende male.

domenica 12 luglio 2015

L'estate addosso

Prima che il vento si porti via tutto
e che settembre ci porti un strana felicità,
pensando a cieli infuocati,
ai brevi amori infiniti
respira questa libertà.

Stavo ascoltando questa canzone di Jovanotti (che non riesco a capire come sia possibile che uno a cinquant'anni non sia ancora capace di dire la S) e mi è sorto un pensiero random della domenica, una cosa tipo: perché l’estate è equiparata al mare? Io personalmente odio il mare. Probabilmente è perché al sole mi ustiono e divento color aragosta e perché nuoto più o meno come un ferro da stiro (pensate a come può nuotare bene un ferro da stiro, e avrete una chiara idea di come nuoto io). E soprattutto, perché passa questa idea che l’estate sia una specie di stagione libera e dissoluta in cui uno fa tutto quello che gli passa per la testa e si innamora come mai prima nella sua vita e cose così? Tra l’altro, pensateci bene, questo genere di cose io non riesco a immaginarmi di farle in montagna. Sarà che in montagna sei vestito e che ad andare su e giù per i sentieri non ti resta tempo per fare il cretino la sera, vuoi solo arrotolarti nel letto come un cotechino e dormire per sempre.
Anche se, a dire il vero, non riesco a immaginarmi neanche di farle al mare, ma forse qusto è un problema mio.

venerdì 10 luglio 2015

Socializzazione

Il mio gruppo di corso di servizio civile è un po’ una classe. Siamo 23, e francamente mi pare di essere tornata a scuola. Il numero di persone è adeguato, e anche l’orario assurdo a cui mi tocca alzarmi la mattina lo è.
Ovviamente, in ogni classe che si rispetti ci sono certi soggetti, tipo quello che rompe le scatole. Quello non manca mai. La cosa più assurda è che l’avevo individuato subito il primo giorno, quando eravamo tutti cento nella stessa stanza. Non sapevo che saremo stati nella stessa classe, ma che era un rompiballe l’ho saputo subito. Ho l’impressione di avere un certo occhio per determinati tipi di persone.
Io socializzo il minimo sindacale, anche se quando parto a parlare di qualcosa è anche possibile che io faccia dei gran discorsi che non si adattano al “minimo sindacale”, ma è così. Diciamo che difficilmente sono io a voler fare amicizia. Non è che mi interessi più di tanto, quando ho il mio amico computer. Comunque ho scoperto che a gran parte degli altri 22 piace essere fotografati, per cui giovedì ho portato la macchina fotografica e ho scattato un po’. Ho ricevuto una gran quantità di pollici su Face e un sacco di complimenti del tipo “bella macchina” e “belle foto”, nonché domande assortite sul “ti piace fotografare, quanto costa la macchina, hai fatto dei corsi”.
Quindi dopotutto ok, attenzioni e spolliciamenti danno soddisfazione. Lunedì socializzerò un altro po’.

martedì 7 luglio 2015

Teaser Tuesday/72

Il Teaser Tuesday è stato inventato dal blog Should Be ReadingLe regole sono le seguenti:
1. prendi il libro che stai leggendo
2. aprilo a una pagina a caso
3. copia uno spezzone della pagina (senza fare spoiler!), riportando anche titolo e autore.
Naturalmente potete scrivere nei commenti qui sotto il vostro teaser.


Ecco il teaser di questa settimana:

Stavolta sbuffo apertamente, anche se non in maniera così esasperata da offenderlo. Inutile negarlo: il commissario mi sta proprio simpatico, e questo suo interesse insistente verso la mia presunta storia personale mi lusinga. Ma soprattutto: porca miseria. Io sarò anche naturalmente dotata, ma lui è uno sbirro che adopera l’intuito per professione ogni giorno della sua vita da decenni.
Alice Basso - L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome

domenica 5 luglio 2015

Recensioni lampo (giugno)

Ovviamente, sono mostruosamente in ritardo anche stavolta, ma a mia discolpa posso dire che ho avuto il computer in riparazione (di nuovo. Inizia a diventare un'abitudine) e che sono andata a prenderlo giovedì sera dopo il corso e che venerdì avevo un mal di testa così astronomico che, dopo essere tornata a casa, sono andata direttamente a distendermi (e a rifarmi del sonno arretrato, principale causa del mio dolore). Quindi insomma tra una cosa e l'altra è già domenica.
Attenzione: possibili anticipazioni sulle trame.
Ernest Cline - Player one êêêêê 
Geniale. Probabilmente io, in quanto videogiocatrice incallita, sono anche troppo entusiasta, ma veramente mi sono chiesta per quale cavolo di motivo ho aspettato così tanto per leggerlo. Veramente, lo amo. E poi, quanto figo sarebbe se esistesse davvero OASIS? (Vabbè che tanto con la mia connessione a manovella non ci potrei andare, ma l'idea sarebbe wow).
Angélique Barbérat - L'istante esatto che lega due destini êêê 
I libri in cui le donne le prendono (e tacciono) non mi piacciono neanche un po'. Non in quanto libri, ma in quanto situazioni. A quei mariti (morosi e quant'altro) dovremmo dargli tutti insieme fino a farne polpette.
Per fortuna poi le cose si sistemano.
Paola Zannoner - Zorro nella neve êêê 
Dr. Seuss - Green eggs and ham êêêê 
I do not like them in a house. I do not like them with a mouse. I do not like them here or there. I do not like them everywhere. I do not like green eggs and ham. I do not like them, Sam-I-am.

La storia non è che sia chissà che, ma le rime fanno crepare. Chissà in italiano come lo hanno reso.
Jessa Holbrook - Fidati di me êêê 
Sarebbe bastato questo, con tutte le pare della tipa (Sarah) e tutta la figaggine del ragazzo (non il musicista intendo, l'altro), invece pare che sia una serie. Sparatemi.
Sarah Singleton - La casa prigioniera del tempo êêê 
Carino, anche se l'ho trovato un po'
a) da ragazzini (e vabbè, sono io che leggo roba fuori target)
b) incasinato. Cioè, capiamoci. L'idea delle cinque storie, delle cinque giornate una dentro l'altra per sempre, è buona. Solo che, a forza di saltare di qua e di là, un po' ci si perde.
Jasmine Warga - Il mio cuore e altri buchi neri êêêê 
(Non è spoiler perché c'è scritto sul riassunto della copertina) Questi due pazzi si incontrano su un sito per aspiranti suicidi. Cioè, scusate, UN SITO PER SUICIDI. Non so se è umanamente possibile concepire una cosa del genere. Specialmente visto che è un libro per ragazzi. La storia per fortuna poi si salva, e nei ringraziamenti c'è anche tutta una tirata sulla depressione, ma non è esattamente così che si fa.
Jennifer E. Smith - Io e te al centro del mondo êêê 
La prima scena di questo libro è da panico. I due restano chiusi insieme un un ascensore tipo al dodicesimo piano. Io ho la fobia degli ascensori. Avrei chiuso il libro. E probabilmente avrei anche potuto farlo, dato che per il resto delle pagine si prendono e si lasciano e si scrivono cartoline dall'altra parte del mondo e cose così. Come dite? Ah, sì, alla fine si ritrovano. Beh, almeno quello. Peccato perché la copertina mi piaceva.
Anthony McCarten - Morte di un supereroe êêê 
Il protagonista è da calci sulle palle. Certo, hai 14 anni e stai morendo di cancro, certo nessuno ti capisce e perfino il supereroe che ti sei inventato è uno sfigato totale, però calma. Il fatto che poi un ragazzino di 14 anni sia un tale pervertito mi lascia basita (per non parlare dello psicologo che anche va in cerca di donne per lui), e neanche il cancro può giustificare una tale fissazione.
I fumetti che scrive (che poi non sono veri fumetti, sono sceneggiature) invece li ho apprezzati (nonostante il supereroe sia sfigato e faccia le puzzette e anche (non è spoiler, c'è nel titolo) muoia).
Sophie Kinsella - Dov'è finita Audrey? êêêê 
La copertina è troppo rosa per non farmi prendere un attacco di allergia, comunque la storia non è male. Si parla anche qua di depressione (suicidi, depressione, per forza che poi mi vengono i problemi) anche se stavolta la protagonista (Audrey) sta cercando di venirne fuori (e ce la fa). Avrei gradito sapere anche la causa scatenante di preciso, ma la zia Sophie l'ha allegramente saltata. Si intuisce qualcosa, ma niente di dettagliato.
Comunque, carino, anche da ragazzine (magari non depresse, ecco).

mercoledì 1 luglio 2015

News lampo

Ho (di nuovo) il computer in riparazione, e entrando col cellulare blogger mi da errore, quindi ci si rivede quando torna indietro.
Intanto, io vado a fare i corsi del servizio civile (mi hanno anche dato la maglietta!).
Adieu.