venerdì 10 luglio 2015

Socializzazione

Il mio gruppo di corso di servizio civile è un po’ una classe. Siamo 23, e francamente mi pare di essere tornata a scuola. Il numero di persone è adeguato, e anche l’orario assurdo a cui mi tocca alzarmi la mattina lo è.
Ovviamente, in ogni classe che si rispetti ci sono certi soggetti, tipo quello che rompe le scatole. Quello non manca mai. La cosa più assurda è che l’avevo individuato subito il primo giorno, quando eravamo tutti cento nella stessa stanza. Non sapevo che saremo stati nella stessa classe, ma che era un rompiballe l’ho saputo subito. Ho l’impressione di avere un certo occhio per determinati tipi di persone.
Io socializzo il minimo sindacale, anche se quando parto a parlare di qualcosa è anche possibile che io faccia dei gran discorsi che non si adattano al “minimo sindacale”, ma è così. Diciamo che difficilmente sono io a voler fare amicizia. Non è che mi interessi più di tanto, quando ho il mio amico computer. Comunque ho scoperto che a gran parte degli altri 22 piace essere fotografati, per cui giovedì ho portato la macchina fotografica e ho scattato un po’. Ho ricevuto una gran quantità di pollici su Face e un sacco di complimenti del tipo “bella macchina” e “belle foto”, nonché domande assortite sul “ti piace fotografare, quanto costa la macchina, hai fatto dei corsi”.
Quindi dopotutto ok, attenzioni e spolliciamenti danno soddisfazione. Lunedì socializzerò un altro po’.

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