tag:blogger.com,1999:blog-34328964045898062902024-02-14T21:54:52.527+01:00macchie d'inchiostrokathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.comBlogger750125tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-49260354368613616612023-11-01T16:44:00.001+01:002023-11-01T16:44:10.514+01:00Il piano alimentare<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Indovinate un po'?</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Il mio valore non dipende da un numero sulla bilancia.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Il mio umore non dipende da un numero sulla bilancia.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">E invece.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Circa tre settimane fa, d'accordo con Stefania, sono andata a fare una visita nutrizionistica. Diciamo che<span style="background-color: white;"><span style="color: #141323;"><span style="white-space-collapse: preserve;"> è andata così così. La tipa ha misurato la composizione corporea con la sua macchina ed è venuto fuori che la massa magra non è tantissima ma è accettabile, ma la massa grassa è oltre la sezione verde (40 kg magri e 20 kg grassi, per capirci). Non avevo dubbi ovviamente. Quindi ha detto che sarebbe una buona idea mettere un po' di muscoli, e i muscoli si mettono coi pesi (e non serviva me lo dicesse, ste cose le so perfettamente ma faccio finta di niente). Ha detto che se non mi va di andare in palestra ci sono dei video su YouTube e mi ha anche consigliato un'app. Credo abbia capito che non deve pressarmi tutto in un colpo, ha detto di darci un'occhiata intanto. Alla fine comunque la mattina pesavo 59.4 e da lei pesavo 60.2 (che stregoneria è mai questa?)</span></span></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white; color: #141323; white-space-collapse: preserve;">Il venerdì successivo </span><span style="background-color: white;"><span style="color: #141323;"><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;">è arrivato il mio piano alimentare. La prima volta che l'ho letto mi veniva da piangere. 50 grammi di pasta. Con 50 grammi di pasta non si copre neanche il fondo del piatto. Parlando di volume, probabilmente mangio molto più di prima (d'altronde tra pranzo e cena ho 400 grammi di verdura, che è pure un casino starci </span><span style="white-space-collapse: preserve;">dietro</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;">) ma parlando di soddisfazione siamo un po' bassi. Sto cercando di seguire tutto meglio che posso, pesando al grammo e cercando di non mangiarmi cose a caso (un paio di volte ho "sforato" ma diciamo in modo </span><span style="white-space-collapse: preserve;">intelligente</span> <span style="white-space-collapse: preserve;">perché</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> mi sono versata del mango a cubetti dal congelatore quindi almeno era frutta e non Nutella). Devo tornare alla fine della prossima settimana.</span></span></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #141323; font-family: georgia;"><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;">All'inizio non capivo bene come fare per cucinarmi. Nel senso, sapevo che dovevo mettere x grammi di questo e x grammi di quello e la verdura, ma non è che ho tutto questo spazio di manovra. A parte la verdura che è libera, i carboidrati e le proteine sono </span><span style="white-space-collapse: preserve;">abbastanza</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> fissi, quindi lei dice che in linea teorica se volessi metterne due insieme basterebbe dimezzare entrambe (tipo, se ho due uova o 100 di </span><span style="white-space-collapse: preserve;">Philadelphia</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> e voglio farmi la frittata, faccio un uovo e 50 di </span><span style="white-space-collapse: preserve;">Philadelphia</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;">), ma se ho 60 grammi di pane o 50 di pasta e alla fine </span><span style="white-space-collapse: preserve;">voglio</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> pulire il piatto, o buttavo meno pasta o mi attacco. Che poi, meno pasta di così non so.</span></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #141323; font-family: georgia;"><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;">Adesso ci ho un po' preso la mano, e ringrazio ogni volta che so cucinare perché sennò penso che sarei ancora a mangiare pane e formaggino pranzo e cena (a volte è buono, eh. Col pane tostato magari). Oggi a pranzo ho fatto una pasta che non so bene se era una zuppa, una vellutata o un sugo molto abbondante. Avevo 50 grammi di tubi integrali, 200 di zucca butternut (zucca violina per gli italofoni) cotta e frullata e 120 di lenticchie (già pronte) buttate sopra. Assurdo ma era buona. E a me la zucca non piace neanche tanto, è troppo dolce. L'ho </span><span style="white-space-collapse: preserve;">presa</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> solo </span><span style="white-space-collapse: preserve;">perché</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> era in sconto al negozio.</span></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #141323; font-family: georgia;"><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;">Per domani da portare via ho una scatola con 50 di riso, circa 100 e 100 di carote e verza e 110 di ceci. Si lessa il riso, si mettono in padella carote, verza e un po' di cipolla, un filo d'olio, mezzo </span><span style="white-space-collapse: preserve;">bicchiere</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> d'</span><span style="white-space-collapse: preserve;">acqua</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> e si fa andare un po' finche si ammorbidisce. Sale e pepe. Aggiungi i ceci e il riso, mescoli, impiatti. Sta roba sta benissimo in un involtino di pasta fillo, ma siccome non posso è buona anche da sola. Con un po' di salsa di soia, magari. Io non posso ma se </span><span style="white-space-collapse: preserve;">voi</span><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"> potete...</span></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #141323; font-family: georgia;"><span style="font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white; color: #141323; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: georgia;">Vorrei veramente farcela, vorrei tra 6 mesi o quando finisce la scuola o non so, girarmi indietro e vedere cosa sono diventata. Vorrei finalmente sbattere in faccia alla gente (*coff* a mia madre *coff*) che sono magra. Vorrei potermi mettere i vestiti che ora non posso neanche guardare. Però dall'altro lato temo di fallire miseramente, di finire per mangiarmi tutto quello che trovo perché ciò che c'è nella dieta non mi dà soddisfazione, di ingrassare ancora, di deludere tutti. Questa non è solo la mia crociata.</span></span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-17006756394667617152023-09-01T16:19:00.006+02:002023-09-01T16:19:39.493+02:00L'anno nuovo<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Più lavoro nelle scuole e più mi convinco che capodanno dovrebbe essere il primo settembre e non il primo gennaio. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Non è a gennaio che si ricomincia o si parte con qualcosa di nuovo. Non è a gennaio che si comprano quaderni per il gusto di sniffarli, che si tirano fuori gli zaini, che si temperano le matite.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Settembre è il momento.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Stamattina ho pensato come al solito che l'Espresso per Hogwarts era partito di nuovo senza di me. E se lo volete sapere, non è neanche l'unica cosa che è partita lasciandomi a terra. Non ho preso il ruolo per esattamente UN (1) posto. Ero centoventesima in graduatoria, non che mi aspettassi davvero di prenderlo al primo anno ma sperare non faceva male. Hanno assegnato 119 ruoli. <sup>[1]</sup> Quando l'ho visto mi sono messa a ridere. Dav mi ha guardata pensando che la mia sanità mentale fosse andata a fanculo definitivamente. Ha detto che lui sarebbe stato incazzato, altro che ridere. Normalmente sarei stata incazzata anche io, sarebbe stata un'ottima cosa non dover fare un altro anno da precaria, ma quest'ultimo periodo è stato un tale casino e schifo e tutto, che essere fuori per un posto è stata veramente la cosa più assurda che poteva capitare. Ridevo perché era così assurdo che non mi veniva neanche da incazzarmi. E poi lo so che nelle graduatorie statali c'è sempre del karma in omaggio. Sono stata in abbastanza graduatorie da rendermi conto che è il posto in cui il karma si manifesta meglio. Potete dire quello che volete ma sono convinta che sia così, sennò certe cose non si spiegano.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Comunque morale della favola ho perso il ruolo qua a Salga per un cazzo di niente e ho preso la nomina di prima fascia sempre qua a Salga. Quindi le cose alla fine quadrano. Ditemi che non c'è lo zampino del karma qua.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho avuto la mail con la notizia ieri pomeriggio poco prima di collegarmi con Stefania, infatti quando lei ha fatto l'accesso io stavo ancora guardando la tabella per controllare di non aver avuto una visione.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Si inizia lunedì, il che significa che ho esattamente tre giorni di stacco. Ieri ho finito a Oderzo e se tutto va bene non ci devo più tornare. Un sacco di strada risparmiata e di soldi e di benzina e gas e tutto. E tempo. Vediamo dove mi metteranno qua a Salga, perché due plessi sarebbero a un paio di chilometri da casa e potrei andarci addirittura in bici. Altri soldi risparmiati, e anche qualche caloria extra usata.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Non voglio farmi già film e ansie, ma spero che vada bene (anche perché sono lì fino al 31 agosto).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Note</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><sup>^1</sup> Ovviamente non assegnano ruoli a tutti i posti disponibili, quindi 119 è un numero completamente arbitrario. Non è che non l'ho preso perché erano finiti i posti. Non l'ho preso perché si sono fermati lì.</span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-47275555592226959122023-06-17T13:52:00.103+02:002023-06-17T13:52:00.145+02:00Il numero sulla bilancia/2<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA<br /></span><span style="font-family: georgia;">Se vi sembra di avere un déjà-vu è perché lo avete davvero. Non è la prima volta che inizio un post con questa frase, e probabilmente non sarà neanche l'ultima.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Mi viene da ridere, se non fosse che non c'è niente di divertente, perché nell'altro post dicevo che speravo di arrivare a 56 per giugno, cosa vuoi che siano tre chili scarsi. Sono fattibili. Morale della favola, invece che perderli, i tre chili li ho messi.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Stamattina pesavo 62,2 kg e non so neanche come ho fatto a non lanciare la bilancia dalla terrazza e non farmi venire un breakdown. Probabilmente è che non avevo tempo perché dovevo andare al lavoro.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">In terapia stiamo parlando un bel po' di questa faccenda, d'altronde non dico che sia alla base di tutto, ma sicuramente fa la sua buona parte. Stefania ha detto che ho due scelte (e lei ovviamente non parteggia per nessuna delle due perché gli psicoterapeuti non si sbilanciano mai. Ti serve un consiglio? Cazzi tuoi ci devi arrivare) e sono 1. si fa un lavoro per accettarmi così come sono oppure 2. si fa un lavoro per arrivare dove voglio arrivare.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">La cosa assurda è che io vorrei fare entrambi, nel senso che vorrei accettare me stessa per come sono, in modo che ogni volta non devo avere un breakdown, ma vorrei ovviamente perdere sti cazzo di chili perché so che lo posso fare, so che l'ho già fatto, so che mi fanno meno male la schiena e le ginocchia e i piedi e anche perché certi vestiti se sei un sacco di patate ti stanno male e non c'è niente da fare.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sì, sto parlando di vestiti.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Non c'è niente da fare, continuano a stare ai primi posti tra i miei motivi.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">L'altra settimana all'ultimo giorno di scuola abbiamo fatto un po' di festa e sono venuti i genitori (nonni, zii, fratelli e parenti tutti ovviamente) a vedere la mostra/recita dei bambini. Tutto molto bello, ma non è questo che vi voglio raccontare. A un certo punto, tra la ressa di gente che cercava di entrare nella stanza (che era palesemente piccola, ma quella è) ho visto questa tipa. Non so neanche se poteva essere una madre o una sorella, non ho idea di quanti anni potesse avere (20 come 40 probabilmente) e mi sono trovata per un attimo (o anche due) a fissarla in modo maleducato perché aveva un paio di pantaloni neri con vita ad altezza Fantozzi e una canottiera bianca infilata dentro (o forse dipinta addosso). La circonferenza della sua vita era credo la stessa della mia coscia (meno di 60 cm perché mi sono misurata l'altro giorno). Era anche abbastanza alta. Ho stimato in quel momento che non potesse pesare più di 40 chili vestita.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">L'ho invidiata.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Mi vergogno (solo un po') a dirlo, ma l'ho invidiata tantissimo. Al netto che un corpo così ha probabilmente tanti problemi quanto un corpo sovrappeso/obeso, l'unica cosa che ho pensato è stata tipo "omg questa può portare la taglia 10 anni anche se ne ha (boh) 35". Io non portavo la taglia 10 anni neanche quando avevo 10 anni tipo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Tra l'altro la settimana scorsa mi sono comprata una gonna (su *coff* Shein perché costava *coff* tipo 8 euro) e mi pare che mi stia quasi bene. Spero di mettermela perché me la merito. A volte quando dico che mi merito di mettere un qualsiasi vestito mi pare di essere ai tempi in cui stavo con lo Scemo, che credeva mi vestissi per lui. No bello mio, tu non hai capito niente, io mi vesto per me. Le ragazze (e anche i ragazzi, tutti) dovrebbero vestirsi per sé stesse, non per il primo deficiente che passa.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Comunque stiamo divagando.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Siccome siamo sempre al pun</span><span style="font-family: georgia;">to in cui mi devo liberare di quel 6, l'altro giorno ho avuto un'idea stramba. Instagram mi ha proposto (totalmente a caso) una serie di reel di ciccioni che saltano la corda, e diciamo che alcuni saltano anche a livelli decenti, per essere grassi. Comunque questi tipi dicono che saltare la corda li ha fatti dimagrire, che la loro mobilità è migliorata e altre cose del genere. Mi sono detta: senti kat, di corde nei hai due. Da piccola sapevi saltare, fare anche l'incrociato e il salto girando la corda all'indietro (con un po' di fortuna) quindi boh che cazzo ti costa. Prova. Sei una polenta, ma prova.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho provato. Primo tentativo: tre salti e poi mi sono incastrata.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Inciampo di continuo perché la coordinazione non fa parte di me.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Mi dimentico di respirare perché se conto i salti non riesco a fare due cose in contemporanea.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">La ginnastica mi fa schifo in generale (e lo sapete).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Però sto perseverando, e in 5 giorni sono già arrivata a 37 salti senza piantarmi. Non resisto molto di più in realtà perché poi iniziano a farmi male le gambe e non ho più aria perciò devo fermarmi a rifiatare un attimo, ma <i>sto perseverando</i>. Non so se alla fine della fiera servirà a qualcosa. Non diventerò come i pugili che fanno diecimila salti senza neanche alzarsi da terra, ma pensare che sto facendo qualcosa è un po' tipo placebo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Stefania dice che è una buona idea, per ora. Dice anche che poi ci dovrei mettere un po' di altri esercizi (ha capito che in palestra non ci andrò mai, ma dice che magari i video di Youtube vanno meglio che niente) e che se mi fa sentire più sicura posso anche conteggiare le calorie sull'app (perché io so che se non lo faccio, prima di cena spuntinando qua e là mi sono già mangiata 500 calorie gratis e fanculo il deficit).</span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Questo (come molti degli altri sul peso in realtà) è più che altro un post per me, ma se lo leggete e avete qualcosa di <i>gentile</i> da dire potete accomodarvi.</span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-32972174489848506962023-03-29T17:40:00.001+02:002023-03-29T17:40:12.157+02:00Ondate<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sto con Dav da sei anni e mezzo. Questa è un'info random che vi butto là solo perché ho guardato la data. Non sono qua per questo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sono qua perché ogni tanto vengo a darvi dei cenni di vita, che poi si traducono in post chilometrici perché inizio a divagare come James Joyce che alla fine della frase non sa più cos'aveva scritto all'inizio (e no, non ho letto niente di Joyce, a parte gli spezzoni sull'antologia a scuola, ma mi sono bastati).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho iniziato ad andare in terapia. La mia terapista si chiama Stefania. Sono stata matchata dal sito, come dicevo nel post precedente, ma mi pare che ci abbia abbastanza azzeccato. Abbiamo iniziato a fare un percorso che non so ancora bene che direzione prenderà, perché i miei problemi sono molti e su molti livelli, alcuni sono in bella mostra e altri si scolano drink all'angoscia nei peggiori bar del mio cervello. Un po' come quelli di tutti credo, ma non potrei giurarci.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Stiamo parlando anche della ciccia. Chissà di uscire da questo buco nero.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sabato pesavo 58,8 kg.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Vorrei riuscire ad andare a 56 per la fine della scuola. Tre chili scarsi in due mesi mi sembrano una cosa ragionevole. Tre etti alla settimana. Fattibile.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho appuntamento dal dentista per i prossimi sette lunedì tipo, perché vai per una cosa e te ne trovano altre quattro, ma pazienza. Togliamoci anche questa.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">A giugno devono buttare giù la scuola (dopo la fine delle lezioni) quindi non so ancora che fine farò quel mesetto prima di riuscire ad andare in ferie. Probabilmente tutto il tempo da Tiziana, chissà. Aiuto.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Domani devo slittare il turno (solo di un un quarto d'ora per fortuna), venerdì devo andare a rinegoziare la polizza della macchina, lunedì sono dal dentista, martedì ancora non so se ci sono cose in agguato, mercoledì devo fare pomeriggio così mi è saltata anche l'impronta per i plantari. Vedo le ondate di rotture di palle che mi vengono incontro e invece di surfarle una ad una, vorrei solo farmi sommergere e buonanotte al secchio.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Almeno sabato domenica e lunedì si sta a casa (e ho già pronto l'uovo).</span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-4472541995553211052023-02-04T18:15:00.006+01:002023-02-04T18:18:23.312+01:00Dottori<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sono uscita dall'impasse e sono andata dalla dottoressa a farmi staccare qualche impegnativa.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">In realtà me le sono fatte staccare mentre ero lì per farmi dare qualche giorno di malattia dopo che mi ero alzata un lunedì con la tendinite al piede, ma fa lo stesso.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sono andata dal neurologo (hello emicrania, my old friend). Erano in tre, due dottoresse e il primario. Mi hanno fatto un sacco di domande e poi mi hanno fatto fare la passeggiata in riga, punte, talloni, occhi chiusi, toccati il naso, stringimi le dita. Quel tipo di cose da neurologi che si vedono anche nei film. Poi il primario ha detto che posso continuare con le medicine che già mi facevo vendere di straforo in farmacia (ci vorrebbe la ricetta, ma in realtà fanno tante storie e poi ti venderebbero pure la nonna). Almeno ora che me l'ha avallata, la mia dottoressa deve staccarla. Ha detto anche che per sicurezza non sarebbe una brutta idea fare una risonanza al cervello, quindi mi sono messa in lista d'attesa col SSN (perché sarò pure ricca secondo l'INPS, ma non è che ho 500+ euro da tirare fuori così sull'unghia).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho prenotato l'oculista e il primo posto libero è ad agosto. Credo che chiamerò la clinica dove andavo di solito e mi pagherò la visita.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho prenotato l'ortopedico e ci vado tra 10 giorni. Mi preparo a sborsare una non meglio precisata cifra (temo intorno ai 150/200) per i miei nuovi plantari. La schiena ringrazia, il portafoglio meno.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">E ultimo, ma non meno importante, ho deciso di andare in terapia per l'ansia (o forse per l'autostima, credo che parta tutto da lì). Siccome fioriscono un sacco di servizi online che promettono di semplificarti la vita matchandoti con lo psicologo migliore per te, ne ho scelto uno che aveva buone recensioni e mi sono iscritta. Ho fatto il questionario, mi hanno matchata con una dottoressa e mercoledì ho il colloquio conoscitivo. Spero vada bene.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">In verità non so bene cosa aspettarmi perché credo di essere andata da uno psicologo quando avevo sugli otto anni (non me l'hanno mai presentato come tale, ma col senno di poi non credo che potesse essere altro). Questo tipo si chiamava Silvio e andavamo tutte le settimane da lui a Treviso con la corriera (mia madre odia più di me guidare, e francamente a Treviso non guiderei nemmeno io), poi a volte mi faceva fare delle cose in studio e altre volte mi portava fuori a fare delle passeggiate. Non so neanche bene quale fosse il suo scopo. Credo avesse a che fare col farmi interagire con la gente, ma non saprei di preciso. Dovrei provare a chiedere ai miei. Mh, magari domani chiamo mia madre e glielo chiedo, tanto è domenica e ho i minuti.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Parlando d'altro, sto di nuovo lavorando a Oderzo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">L'avevo detto a Dav quando era l'ora delle convocazioni: "se c'è posto dalla Annamaria io torno là".</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Mi chiama la tipa della segreteria, ciao come stai, solite cose, e le dico: "dimmi un po', cos'hai?"</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">"Allora ho un 31 agosto Parise/Colfrancui..."</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">"DAMMELO"</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">"Sei sicura?"</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">"Sìne, io torno dalla Annamaria"</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Poi sono tre giorni qua e tre là, ma ragazzi sono due primarie e non dover andare alle medie è un tale sollievo.</span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-3544248520941318472022-09-06T15:38:00.008+02:002022-09-06T15:38:59.189+02:00Il numero sulla bilancia (e altri problemi)<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"> IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA<br /> IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA<br /> IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA<br /> IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA<br /> IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA<br /> IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA<br /> IL MIO VALORE NON DIPENDE DA UN NUMERO SULLA BILANCIA</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sì, sono ancora incastrata a 60.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Questa è probabilmente l'ultima settimana di ferie, anche se sarebbe più corretto chiamarla disoccupazione perché è quello che è. Tra questa settimana e la prossima inizieranno ad arrivare le convocazioni delle scuole e io dovrò andare nel panico a cercare di capire quale mi conviene accettare come orario, distanza da casa, tempo che devo passare in macchina, enormità della scuola dove dovrò andare e cose del genere.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Prima mi è arrivata una mail da Maserada (dove sono 139esima quindi non credo che sarei presa in ogni caso) con credo tre o quattro posti alle elementari (due dei quali su due sedi) e uno alle medie. Le elementari avrebbero le 7h12 col sabato a casa, che sarebbe il mio sogno, ma in ogni caso Maserada è troppo lontano. Mi mangerei mezzo stipendio solo ad andare e tornare, per non parlare ovviamente del tempo buttato a guidare (sì, odio ancora guidare e non posso farci niente). Staremo a vedere chi altri convoca.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Vorrei lamentarmi del peso ma sono sempre le stesse cose, ho passato metà dell'estate in deficit e metà in normocalorica (che poi per me normocalorica è comunque fare la fame perché non posso andare più su di 1400) e non ho perso un grammo, dovrei mangiare più proteine ma la carne mi fa schifo, mi sono comprata un bidone di proteine in polvere ma mi passa la voglia di mescolarle perché non si sciolgono mai e restano sempre a blocchi anche se le frullo col minipimer.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Dovrei muovermi, <i>lo so</i>, ma odio lo sport e sono una polenta, odio il caldo e odio sudare e odio faticare e capite bene che con queste premesse è anche un po' difficile che io riesca ad aumentare il dispendio energetico. Conto sul fatto che camminerò al lavoro (anche se l'anno scorso non è che sia servito a molto).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Dovrei andare dalla mia dottoressa a farle staccare un mazzo di impegnative, tipo per l'oculista che con questi occhiali non vedo più dall'occhio destro (e devo guidare, che bello, fortuna che il sinistro compensa), per l'ortopedico perché i plantari sono finiti e camminarci sopra un altro anni mi pare un po' troppo ottimista (e camminare senza non è fattibile) e per il ginecologo perché boh dopo dodici anni un'occhiatina alla mia PCOS forse è il caso di darla.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sulla faccenda della PCOS (sindrome dell'ovaio policistico) c'è da aprire una parentesi, prima che mi diciate "in che senso 12 anni che non ci vai?". Nel 2009 sono finita in ospedale un sabato notte di dicembre (intorno a quel periodo in cui qualcuno ha lanciato un Duomo in miniatura in faccia al Berlusca) perché pensavo di avere l'appendicite. Al pronto soccorso mi hanno detto che non c'era infezione ma che il giorno dopo mi avrebbe vista il chirurgo per sicurezza. Nel frattempo digiuno, antidolorifici a caso, compagne di stanza con 34 punti per una colecistectomia e cose del genere. Il terzo giorno mi hanno mandata a casa senza farmi niente, prenotandomi un'ecografia. Vado a fare l'ecografia. Il tizio dice che lui non vede niente di strano ma che non vede neanche l'ovaia destra e che boh magari è quello il problema. La mia dottorezza mi manda dal ginecologo per capire come mai in 20 anni nessuno s'è accorto che manca un'ovaia (spoiler: non manca).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Vado dal ginecologo che in soldoni mi trova una cisti di 4 cm sopra l'ovaia <i>sinistra</i>. Ma a me faceva male a destra, era la destra che non si vedeva, cos'è sta cosa? Non lo so, ma qua se non la facciamo sgonfiare c'è il rischio che esploda, signora, quattro centimetri, come ha fatto a non accorgersi! Seguono domande di rito per capire se ho la PCOS. Ciclo regolare? Mai avuto. Ciclo doloroso? No, neanche me ne accorgo. In che senso? Nel senso che non so quando mi vengono e neanche mi fanno male per annunciarsi. Molto strano. Beh senta, almeno una cosa buona, eh. Acne? Beh a vent'anni direi che me la sono quasi cavata.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Va bene dai, ti prescrivo la pillola e vediamo come va. Il mese prossimo torni e vediamo se la cisti ci è sgonfiata. Se funziona, continui e siamo a posto.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Il mese dopo è tutto a posto. Il ciclo (falso) è un orologio svizzero, il ginecologo dice bon, se hai problemi prima passa dalla tua dottoressa, per me la faccenda è risolta.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Io non mi sono fatta tanti problemi in verità, ho continuato a prenderla e ciao. Solo che ora stiamo pensando di avere un bambino (più avanti, che io passo in prima fascia l'anno prossimo) e ovviamente la dovrò interrompere, quindi mi serve sapere come la mettiamo. So già che mi arriverà un cazziatone, se è un medico competente, ma pazienza.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Parentesi chiusa.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Non voglio neanche cominciare a parlare di quanto mi spaventa l'inverno che sta venendo avanti, la storia del gas, le bollette che sono già astronomiche (l'enel mi ha mandato 270 euro da pagare e siamo in due, e non facciamo neanche festa) e tutto il resto (compresa la politica).</span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-23195852252965326472022-04-05T18:20:00.006+02:002022-04-05T18:20:49.043+02:00Quasi Pasqua<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sono stanca e sono grassa.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Pasqua perché non ne posso più del lavoro, ho mal di schiena, ho quasi finito le suole delle scarpe (ma quelle mi devono bastare fino a giugno perché non prendo un nuovo paio di scarpe per un mese e mezzo di lavoro) e pure la pazienza.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Allo stesso tempo <i>temo</i> le vacanze di Pasqua perché ho un uovo di un chilo già pronto sulla credenza e non posso permettermi di mangiarlo se non voglio diventare ancora più larga di così.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia;">È sempre lo stesso problema: smetto di contare quello che mangio e tutto va a farsi fottere. E dire che al lavoro faccio i chilometri, non è che me ne sto tutto il tempo seduta sopra alle chiappe. Ci sono certe mattine alle medie (che già è un edificio enorme di suo) che a metà turno mi sono già cuccata 6-7000 passi così gratis e devo ancora iniziare a pulire.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia;">Ci sono giorni in cui vorrei dire "ma chemmefrega, sono destinata ad essere grassa lo stesso, almeno mi godo il cibo e mi sfondo", ma non è un buon atteggiamento.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia;">Il mese scorso (il 15 marzo) c'è stata la giornata dei DCA (disturbi del comportamento alimentare) e ho letto vari post su face e Insta e più leggevo e più ero tipo "oh mio dio, ho questo e pure quest'altro", anche se probabilmente non è vero. Nello stesso momento, leggendo testimonianze di (ex) anoressici, sono caduta nel tranello di pensare "che invidia, come fate a non mangiarvi il frigo, che volontà di ferro avete?". <i>LO SO</i> che è un pensiero sbagliatissimo e non è neanche giustificabile, ma entrate un secondo nella mia testa e immaginate di riuscire a non mangiare e vedere la bilancia che scende e le magliette che ti vanno larghe.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia;">Anoressici, perdonatemi per avere questi pensieri orribili.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia;">Morale della favola, mi alzo la mattina e vorrei mangiarmi la credenza, conto quello che mangio, preparo i tre pranzi dei tre pomeriggi con la bilancia (un po' per fare tre scatole uguali perché cucino tutto in un giorno e un po' per sapere effettivamente quanto sto mangiando), cammino diecimila passi solo al lavoro, lavo letteralmente otto o nove stanze ogni giorno (le mie spalle e la mia schiena ringraziano quel cazzo di mocio da tirare) e ancora riesco a ingrassare.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia;">CHE STREGONERIA è MAI QUESTA?</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white;">Raga io sono veramente stanca. E sono demoralizzata.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white;">Ok allora lo so che vengo qua sul blog per lamentarmi, ma non ho molto altro da dire, finché le giornate si riducono a alzati-lavora-vieni a casa-Animal Crossing-cena-dormi, più delle belle emicranie omaggio. Giusto ieri sera ne avevo una (perché era lunedì immagino) e alle otto e mezza mi ero stancata di soffrire e sono andata a stendermi. Ho dormito tipo 10 ore. Almeno stamattina ero riposata.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><span style="background-color: white;">Ah comunque ora capisco quelli che "Animal Crossing mi ha salvato durante la pandemia".</span></span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-9263840872525342092022-01-03T10:25:00.005+01:002022-04-05T18:21:11.657+02:00Cosa vuoi che sia<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0HaFE893LUoKWnXcI5YRtaSRwBGKDJafTnqARxwW_eglLBEgXVqlrPcqVm7lNY5wjExoC-u83yeP-tjgr_ufA4I5Y13mGES9BYGRu0tl8nCfWe7WTTxH0n8eX_dTYAaJ4ce1DA1IIHVMtODnV4Y1YOJ2hFzHKcYhE6jmeTw0DMzOu-14Nq_5w7mEWmQ=s608" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="608" data-original-width="608" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0HaFE893LUoKWnXcI5YRtaSRwBGKDJafTnqARxwW_eglLBEgXVqlrPcqVm7lNY5wjExoC-u83yeP-tjgr_ufA4I5Y13mGES9BYGRu0tl8nCfWe7WTTxH0n8eX_dTYAaJ4ce1DA1IIHVMtODnV4Y1YOJ2hFzHKcYhE6jmeTw0DMzOu-14Nq_5w7mEWmQ=w200-h200" width="200" /></a></div>Scusate ma torno dopo tutto questo tempo principalmente per lamentarmi. Ah, ma il blog è mio e posso fare quello che voglio.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Recentemente ho iniziato a giocare ad Animal Crossing New Horizons, perché Sam l'aveva preso ma non ci giocava e ce l'ha passato per vedere se a noi interessava. Ovviamente è stato requisito dalla polizia dei videogiochi (io) e lui non lo vedrà mai più. Per farvela breve, di questo capitolo di AC esiste un DLC chiamato Happy Home Paradise in cui puoi arredare le case vacanza dei villager e degli npc (quindi al di fuori della tua isola). Se volete i dettagli del gioco, wikipedia è la vostra salvezza, potete accomodarvi.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Fatto sta che ieri sera stavo guardando le nuove creazioni dei giocatori caricate sull'NBC (Network belle case), in cui puoi esporre un massimo di 10 design e gli altri possono non solo vedere la foto ma anche entrare a visitare la casa che hai creato, e succede che per caso mi imbatto in una casa per Marco e Mirco letteralmente <i>identica</i> a quella che avevo disegnato io qualche giorno fa. E quando dico identica, intendo proprio identica, perfino i colori dei mobili e il titolo. L'unica cosa cosa che questa persona non ha potuto copiare è stato il giardino, perché non l'avevo fotografato.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Comunque, vedo che la casa è identica, mi girano le palle, vado nel gruppo Face di Animal Crossing e chiedo se secondo loro è possibile far togliere un design dall'NBC perché fondamentalmente qualcuno lo ha copiato pari pari dalle foto che avevo postato e lo sta spacciando come suo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Non l'avessi mai fatto.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho ricevuto risposte tipo:</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">- una volta che hai messo le cose su internet sono di tutti <span style="font-size: x-small;">(beh oddio)</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">- vabbè ma se l'ha copiato vuol dire che era bello, dovresti essere contenta <span style="font-size: x-small;">(immagino che contenta saresti tu se qualcuno ti avesse copiato pari pari non so, la tesi di laurea, e spacciata per sua)</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">- magari era un bambino, i bambini copiano <span style="font-size: x-small;">(certo, ma credo che su AC ci stiano coi genitori, e anche io da piccola copiavo cose ma ci mettevo un po' del mio perché è lì che sta la differenza)</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">- non è mica una gara <span style="font-size: x-small;">(e quindi?)</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">- tutti abbiamo copiato su AC <span style="font-size: x-small;">(vero in parte, ma di solito si tratta di pezzettini di isola, non di un intero design, e poi a meno che non lo ricrei pari pari è più ispirarsi, per non parlare del fatto che chi carica le ispirazioni su pinterest e simili lo fa perché altri le prendano)</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">e la peggiore, perché dimostra che il problema di fondo è sempre quello, che si parli di una casa in un videogioco o di qualcuno che ruba ben altro, o di una pacca sul culo (sì, pensateci)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">- COSA VUOI CHE SIA</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">"Cosa vuoi che sia" è il modo più orrendo di minimizzare una cosa che a te pare niente ma che per qualcun altro magari è importante. Questo genere di pensiero è così schifosamente diffuso che mi lascia basita. E raga, pazienza per la casa (anche se ora mi è anche passata la voglia di arredare per un po'), ma se non ci togliamo dalla testa questo tipo di ragionamenti saremo sempre al punto di partenza.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Alla fine ho prima chiuso e poi anche cancellato il post, perché vedere tutta la gente che metteva mi piace alle risposte di cui sopra mi infastidiva se possibile più ancora del "furto". Non avevo postato per avere ragione (anche se qualche ragazza si è trovata d'accordo con me) ma per avere un consiglio sensato. Era meglio se venivo a sfogarmi direttamente qua, evitavo di incontrare come al solito il peggio della gente che legittima le cose fatte su internet come se fosse la terra di nessuno e ti da del rompicoglioni se provi a sottolineare che non è una bella cosa.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Più avanti vi farò un post riassunto di cosa succede nella vita vera, giuro.</span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-12425549323528204642021-06-24T10:41:00.007+02:002021-06-24T10:43:50.412+02:00So hot<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">A casa dei miei dormivo sul pavimento.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Non nel senso che eravamo così pezzenti da non avere un letto, ma perché avevo caldo e caldo e ancora caldo. Nel letto mi pareva di andare a fuoco, nonostante la finestra aperta e tutto, quindi mi mettevo sul pavimento.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">A casa dei miei non c'è il condizionatore, e io sinceramente mi chiedo come facevamo. Mia madre non fa testo, perché lei non ha caldo neanche sotto al sole (penso che abbia dei geni di lucertola) ma io e mio padre siamo quel tipo di persone che con un grado in più già le vedi con la faccia viola e affaticate che cercano un filo d'aria davanti al quale piazzarsi.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">L'anno scorso nella casa vecchia siamo arrivati ad avere 32 gradi. Però era agosto.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Quest'anno, quassù al secondo piano, abbiamo già tranquillamente 29 gradi abbondanti, ed è appena giugno. Raga è appena iniziata l'estate e io già non ne posso più. La vera anticamera dell'inferno è l'estate in pianura padana, con l'umidità che praticamente non respiri aria ma acqua.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Qua si dorme nel letto, ma col ventilatore puntato. Che non fa il miracolo, ma piuttosto di niente ci si accontenta (per ora, poi cercheremo di mettere il condizionatore, dato che Dav suda pure le unghie dei piedi anche a stare fermo).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ogni estate non faccio che dire "l'anno scorso non faceva così caldo" e sono sempre più sicura che non sia una lamentela ma una constatazione.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Gli unici che se la godono sono i cactus sul terrazzo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv_jq8JeAqq8Cuffq4EdbtW1dM8-huLrTeM9zs1bcXe6b4pI6049f-hV1Dj7ZrEc5Bi_cxGolx8xs5bM5OaudiS7ma59WWF7D8YtehChc4nYg-FW5qPnUfDsFfTW5OvlNKfyn1De61NB9c/s1440/201981926_4322393261117165_4015965973202184560_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1316" data-original-width="1440" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv_jq8JeAqq8Cuffq4EdbtW1dM8-huLrTeM9zs1bcXe6b4pI6049f-hV1Dj7ZrEc5Bi_cxGolx8xs5bM5OaudiS7ma59WWF7D8YtehChc4nYg-FW5qPnUfDsFfTW5OvlNKfyn1De61NB9c/s320/201981926_4322393261117165_4015965973202184560_n.jpg" width="320" /></a></div></span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-60951041587155323952021-06-15T18:23:00.007+02:002021-06-15T18:26:01.585+02:00Siamo alle solite<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Siamo alle solite.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Sono in ferie, per non dire che sono disoccupata (nel senso, fino al 30 giugno sono assunta, sto facendo le ferie che mi avanzavano, ma alla fine delle ferie sarò disoccupata e quindi mi sento già col culo a terra anche se sono pagata per altri 15 giorni).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Sono grassa, per non dire che rotolo (poi ci torniamo).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ho caldo, ma è giugno e cos'altro ci si può aspettare. Al secondo piano senza condizionatore, poi, tanto fresco non può essere.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Il gatto ha imparato che in giardino non c'è niente di terribile e può andarci tranquillamente, così ora ogni mattina inizia a miagolare alla porta perché vuole scendere (s'intende anche alle cinque della mattina, dipende come gli gira) e per sfinimento poi lo porto giù (la fregatura è che mi devo fare due piani di scale ogni volta perché non basta aprirgli la porta qua sopra, devo aprire anche il portone perché beh, è un gatto. Non può tirarselo da solo).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Davide si sta cuccando un'altra stagione a Jesolo dove aveva lavorato gli anni scorsi, quindi io passo la maggior parte del mio tempo ad aspettare che torni a casa (so che non dovrei farlo, che mi dovrei fare gli affaracci miei senza stare là a guardare l'orologio, ma a volte è proprio difficile).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Comunque torniamo a me che rotolo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Domenica ho avuto un bruttissimo breakdown perché era da un po' che evitavo di pesarmi (e c'era un motivo) e alla fine la bilancia mi ha segnato 60.2kg. Potete solo immaginare cos'è stato vedere di nuovo il 6. Per quanto razionalmente io sappia che è psicologico, 59.9 non mi spaventa come 60, è lo stesso meccanismo dei prezzi. In ogni caso, mi ero ripromessa di non vedere mai più i sessanta (al massimo quando aspetterò un bambino) quindi mi sono sentita veramente male. Oltre ai vari "ho buttato tutto nel cesso" che già mi dicevo mentre lavoravo (altra cosa strana, sono riuscita a ingrassarmi lavorando, con scale dappertutto, con classi da pulire da cima a fondo in tempi stretti e tutto) mi è proprio cascato il soffitto addosso. So che il peso ha fluttuazioni, so che dovevo andare al bagno, so che quello che dice la bilancia non è scolpito sulla pietra, ma non potevo evitare di concentrarmi su quel cazzo di 6.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Morale della favola, rieccomi con la app per le calorie a cercare di non farmi fuori il frigo intero.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Dav dice che non dovrei farla così grossa perché dopotutto le magliette e i vestiti di quando pesavo 55 kg o meno mi entrano ancora, ed è vero, ma continua ad essere dentro alla mia testa. So che mi entrano, ma mi fanno salame e io non voglio. Potete dirmi finché volete che è un costrutto sociale, ma non posso evitare di vedermi enorme. Di vedere le maglie che mi tirano. Non posso sopportare l'idea di dovermi mettere una L perché sta per LARGA e io non voglio essere larga. Certo, certo, un sacco di taglie sono sballate, io stessa ho nell'armadio magliette XS, S e M che sovrapposte sono tutte uguali, ma mettere la XS mi fa sentire molto meglio, anche se nessuno deve vedere l'etichetta. Solite cose psicologiche. E se volete farvi due risate, ieri stavo uscendo per andare in farmacia in bici (è più o meno un chilometro e mezzo, non volevo togliere il telo dalla macchina e mi faceva anche comodo fare un po' di movimento) e mi sono tolta i pantaloncini da casa per mettermi degli short di jeans, di quelli a metà coscia per intenderci. Non al ginocchio, quelli più corti. Scendendo le scale con le gambe di fuori, per un minuto mi è venuto da ridere perché sono qua che mi preoccupo dei chili e dei rotoli di ciccia e poi me ne vado in giro con gli shorts. Capitemi, non è che mi pare particolarmente strano, l'ho sempre fatto, ma così come mi preoccupo della ciccia che sta venti centimetri più in su, avrebbe senso preoccuparsi anche delle cosce. Nel senso, o tutto o niente.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">La cosa che mi urta di più è che se parlo con qualcuno (tipo la gente che lavorava con me, per dirvene qualcuna) la prima cosa che dicono è una di queste:</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">1. ma grassa dove?</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">2. ma ti sei guardata bene? Io posso dire che sono grassa, ma tu guarda che gambette che hai</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">3. ma se hai la faccia così magra</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">4. ma dai grassa, hai delle curve</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ora. Io non pretendo che mi si dica HAI RAGIONE GUARDA CHE SCHIFO DI ROTOLI DI CICCIA. Però vorrei che se una persona ti dice che si sente in un certo modo, si potesse accettare la sua visione, specialmente se non sei uno psicologo (o un nutrizionista in questo caso).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Che io abbia dei chili in più è oggettivo. Non sono obesa, e stando al BMI non sono neanche sovrappeso, ma so che forma ho con otto chili di meno (anche con cinque) ed è di gran lunga migliore di quella di adesso.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Che io a trentun'anni non mi sia ancora accettata sarà anche vero, ma niente dovrebbe farvi pensare che se a voi sembro a posto così, allora dobbiate dirmelo per forza, perché non mi state aiutando.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Ci sarebbe un lungo capitolo anche sui vestiti e sulla gente che porta con disinvoltura roba che io non metterei manco se fossi magra come mia madre, ma per oggi lasciamo perdere.</span></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-36119206233038395802021-03-07T10:15:00.004+01:002021-03-07T10:38:21.774+01:00Recap<div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Raga mi vergogno giusto un po'. L'ultimo post è di giugno. IL fatto è, come al solito, che <i>so</i> che dovrei passare di qua a scrivere qualcosa, anche solo per il gusto di farlo, ma poi trovo dell'altro da fare. Ogni cazzo di volta. E parliamo anche di cose stupide, mica sempre di impegni importanti.<br /></span><span style="font-family: georgia;">Comunque, breve riassunto della mia (triste?) vita finora (e possibili divagazioni sventramitiche)<sup>[1]</sup>.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">A giugno dell'anno scorso, quando gioivo con voi per la foto della bilancia (sono ingrassata di nuovo ovviamente), si iniziava a delineare un nuovo trasloco, in una casa finalmente di proprietà. Taglierò corto sulle rotture di palle riguardo a geometri, notai, l'istituto per le case popolari che deteneva ancora il diritto di prelazione (pur avendo venduto ai precedenti proprietari ma siamo in Italia) e che abbiamo dovuto rincorrere per quasi due mesi per avere le carte del nulla osta e cose del genere. Vi dirò solo che a luglio abbiamo iniziato a smontare l'appartamento nuovo pezzo per pezzo, a partire dalla cucina che c'era dentro che era letteralmente caramellata. Giuro, le parti bianche erano color caramello e altrettanto appiccicose. La cucina caramellata ha incontrato il suo destino all'ecocentro, insieme ad altri pezzi di arredamento opinabili (e altrettanto caramellati, io non so cosa combinassero i Bangla che c'erano dentro prima, si vede che dipende da quello che cucinano, boh).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Quindi luglio e agosto se ne sono andati tra un mobile e l'altro, una carta e l'altra e qualche bestemmia.</span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk9J8EH_SasL0Y09AZbZvNABLwU3x_Jo3zCJ8zVQGXMiPjwwhy6QAhf_eQ8azZxwKPQNTBaEqsThQPuS6CmdEhISmH5OoFvCJ5zxLGYBT3HLbhJcxR9MLXNYnquEGfkPwFP5pAjr4ZuujS/s2048/CollageMaker_20210101_112117510%255B1%255D.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk9J8EH_SasL0Y09AZbZvNABLwU3x_Jo3zCJ8zVQGXMiPjwwhy6QAhf_eQ8azZxwKPQNTBaEqsThQPuS6CmdEhISmH5OoFvCJ5zxLGYBT3HLbhJcxR9MLXNYnquEGfkPwFP5pAjr4ZuujS/w200-h200/CollageMaker_20210101_112117510%255B1%255D.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: georgia;">A settembre mi è stato rinviato il rogito di circa due settimane (sempre per colpa dei signori case popolari, eccetera) e indovinate? L'hanno fissato praticamente il mio secondo giorno di lavoro. Del tipo, non posso mancare al rogito perché devo firmarlo, ma non posso neanche mancare al lavoro perché ho appena iniziato e in ogni caso non è bene. Alla fine sono andata, ho firmato e sono corsa al lavoro. Ho preso una convocazione per il personale ATA (vi ricordate la famosa domanda che avevo fatto, su cui ho perso un sacco di tempo perché avevano sbagliato a copiare i dati eccetera? Ecco, quella) che scade il 30 giugno, a Ponte di Piave. 30 ore alla settimana, cazzi e mazzi ma intanto è un lavoro. E credetemi che la famosa frase "le bidelle non fanno un tubo" è quanto di più sbagliato potete dire. Specialmente in tempo di Covid, che bisogna pulire ogni singola gamba del banco e ogni singola piastrella del pavimento, del muro e del soffitto. Comunque lasciamo stare perché se inizio a parlare del lavoro non è più finita (diciamo che ci sono un sacco di cose migliorabili, sia come organizzazione sia come tutto il resto).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Il 29 ottobre, dopo che gli imbianchini avevano finito di grattare e il piastrellista di piastrellare il bagno di riserva e l'idraulico di - ah, no, l'idraulico in realtà non ha ancora finito neanche <i>adesso</i>, sono arrivati i traslocatori che in neanche cinque ore hanno completamente smontato la casa vecchia, spostato tutto e completamente rimontato la casa nuova. Poi a dicembre con calma (siamo un po' in ritardo, signora, ma sa, è il Covid) sono arrivate anche le finestre nuove e abbiamo smesso di sentire gli spifferoni. Dopotutto se entri in un'appartamento del 1978 praticamente mai sistemato, un po' di gelo te lo devi aspettare.</span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCfiNN6uM-TNZKR5SiFUlUbuVFYbKz76mfNQqmgIjTqJCZByEpwg6qOkgnzQwcA9YDMDTWEGvjeqwHoxyZp5b1kwj9P_qSY2hyphenhyphenNQWhPi1WaEl4XX_hitUuTME2G5itJ12P3c1WLHVF0xVv/s2048/CollageMaker_20210101_112944011%255B1%255D.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCfiNN6uM-TNZKR5SiFUlUbuVFYbKz76mfNQqmgIjTqJCZByEpwg6qOkgnzQwcA9YDMDTWEGvjeqwHoxyZp5b1kwj9P_qSY2hyphenhyphenNQWhPi1WaEl4XX_hitUuTME2G5itJ12P3c1WLHVF0xVv/w200-h200/CollageMaker_20210101_112944011%255B1%255D.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: georgia;">E quindi niente, ora stiamo quassù, al secondo (e ultimo) piano di un condominio di quattro unità (di cui una vuota), col gatto che vorrebbe uscire ma che quando lo porto giù in giardino inizia a lamentarsi ancora quando siamo sulle scale perché non gli va.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">La scuola continua a restare aperta, alla faccia dei catastrofisti (abbiamo avuto in tutto l'anno due classi in quarantena, insieme tra l'altro, quindi totale 10 giorni), io come personale scolastico sono stata vaccinata (la prima dose intanto, per la seconda non si sa ancora, dicono fino a 12 settimane di stacco che vorrebbe dire a maggio) ma ovviamente con questo non è che me ne vado in giro a sputazzare, mascherina e mani e tutto come prima.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Per il momento si naviga a vista fino al 30 giugno, e poi ci inventeremo qualcosa. Almeno non dobbiamo più pagare l'affitto.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: georgia;">Note</span></div><div style="text-align: left;"><div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: georgia;">^1 “Questa tecnica consente all’autore di intervenire in un punto qualsiasi della sua opera, a seconda di come gli gira, per commentarla, fornire insegnamenti, lamentarsi… In sintesi: per divagare. Lo so che l’idea non vi piace, ma quel che conta è che piace a <em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">me</em>.<br /></span><span style="font-family: georgia;">[…] Perché non provate invece a immaginare, almeno una volta, fino a che punto il problema di delineare i caratteri, la necessità di far succedere qualcosa, l’articolazione del dialogo e l’obbligo descrittivo possano rompere le scatole a un autore? […] La voglia che lo piglia ogni tanto di allentare la tensione, di fregarsene bellamente della coerenza narrativa e della forma artistica per dedicarsi alla pura e semplice chiacchiera?”<br /></span><span style="font-family: georgia;">(Idelfonso de’ Sventramitis)</span></span></div></div>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com031040 Campobernardo TV, Italia45.6897794 12.537903417.379545563821154 -22.618346600000002 74.000013236178845 47.6941534tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-75971055866025652672020-06-18T10:04:00.001+02:002020-06-18T10:04:24.996+02:00Abbasso la ciccia/12<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allego prova fotografica dei progressi perché, considerato che mi mangerei il frigo tutto intero, non ci credo neanche io.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKYbQs9kyLs4r22lvYwBAyk_ZOfvno7-9X2PdwTqMoqGAvTxr_74LuKgwoO4gLO50SSuxkSQDEw4VR9NshErawQWoJqwPYujElQRHLGg_lXIqcaJu7HsSfPMsTHp02un_aocaPhIoLm55/s1600/IMG_20200618_084156.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKYbQs9kyLs4r22lvYwBAyk_ZOfvno7-9X2PdwTqMoqGAvTxr_74LuKgwoO4gLO50SSuxkSQDEw4VR9NshErawQWoJqwPYujElQRHLGg_lXIqcaJu7HsSfPMsTHp02un_aocaPhIoLm55/s320/IMG_20200618_084156.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In ogni caso, la strada è ancora tutta in salita e mi immagino che dovrò andare avanti tutta la vita a fare i conti delle calorie che mangio perché basta distrarsi un attimo per buttare tutto nel cesso di nuovo.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A volte penso che dovrei andare a farmi vedere perché faccio come i ciccioni del dottor Nowzaradan che mangiano per compensazione (non ai loro livelli ovviamente) perché abbuffarsi li fa sentire felici e dimenticare i loro problemi. La cosa che mi chiedo è cosa dovrei compensare, visto che non mi viene in mente nessun trauma da dover processare.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-59505495216147838642020-04-20T14:32:00.001+02:002020-04-20T14:35:18.753+02:00Cronache dalla quarantena/4 - il cuscino di piume<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dormo su un cuscino di piume. Letteralmente. Ci dormo da anni e sono comoda, posso arrotolarlo e ammucchiarlo nella forma che mi pare piu comoda, e posso sprofondarci dentro col lato della faccia che mi fa male quando ho il mal di testa.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Comunque, è da un po' che notavo che uscivano un po' troppe piume, me le trovavo piantate nella federa e direttamente nella faccia, e non è che si dorma tanto bene quando hai una cosa che ti punge ma non la trovi. Oggi, mentre cambiavo le lenzuola, ho pensato di mettere il cuscino ad arieggiare (mia madre lo metteva al sole perché diceva che scioglieva i grumi di piume) e appena ho aperto la cerniera della sottofedera (o come si chiama, sta tra il cuscino e la federa su cui dormi) per dare un'occhiata, mi sono resa conto che c'erano un sacco di piume sparse che non dovevano esserci. Ho chiamato la madre per un consulto. La madre era tipo "sarà saltata la cucitura di un angolo, apri tutto, vedi dov'è e sistemarla". Apro tutto e scopro che non è saltata nessuna cucitura, ma che si è direttamente strappato il centro del cuscino. Un buco di dieci centimetri buoni. Grazie al cazzo che uscivano le piume.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quindi riassumendo, piume nel cuscino, piume fuori dal cuscino, piume nella sottofedera, piume sul pavimento, piume ovunque perché sono elettriche e basta guardarle che si appiccicano ovunque.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alla fine della fiera ho ricacciato dentro più piume che potevo, dopodiché ho fatto una bella sutura al cuscino (uno studente del primo anno di medicina l'avrebbe fatta meglio ma io non so cucire bene e non ho neanche pazienza) e quando finirà il lockdown mi procurerò un nuovo pezzo di tela apposita per spostarci le piume e fare un cuscino nuovo (madre dixit).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non ci si annoia mai. </span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-20396191385795276112020-04-13T18:00:00.000+02:002020-04-13T18:00:39.492+02:00Cronache dalla quarantena/3 - kommt die Polizei<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Inizio ad avere paura di uscire. Non che sia una di quelle che cercano di evadere con tutti i mezzi, anzi, sto dentro il più possibile, ma so che in settimana dovrò per forza andare a fare la spesa e anche passare a procurarmi una busta grande in cartoleria e poi andare in posta a spedire delle carte che per ovvi motivi di mobilità non posso portare a Treviso a mano.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La sola idea di dover uscire di casa, seppure per i comprovati motivi di necessità che vi ho appena illustrato, mi sta già facendo venire l'ansia. Più che del contagio, ho il terrore di trovare la polizia. Che in linea teorica non dovrebbe avere niente da contestarmi, ma non si sa mai. Io sono quel tipo di persona che vede le luci blu da un chilometro di distanza e si fa già prendere un infarto così per sicurezza, anche se so di avere la patente e il libretto con l'adesivo aggiornato della residenza, la cintura, le scarpe allacciate, i denti lavati, i capelli pettinati, la maschera e i guanti e le mani pulite come per entrare in sala operatoria (15 stagioni di ER saranno servite a qualcosa, le mani me le sapevo lavare prima che ce lo insegnasse la Barbara su canale cinque).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A differenza di molta gente che se ne frega, la polizia per me è sempre stata uno spauracchio, ancora prima che iniziassi a guidare, il che dovrebbe essere un bene, nel senso che dovrebbero incentivarti a comportarti bene in generale. La Frau da cui stavamo quando siamo andati in Germania con la scuola amava dire "kommt die Polizei" (arriva la polizia) per sottolineare che da loro a uno sgarro corrisponde la venuta della polizia (come dovrebbe essere ovvio).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Io sono in questo mood quando penso che devo uscire. Mi immagino che sto andando a procurarmi del cibo e che kommt die Polizei. Dopodiché kommt l'ansia.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-60142245774486613522020-04-08T16:15:00.001+02:002020-04-08T16:19:36.306+02:00Cronache dalla quarantena/2<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Avevo già perso il conto dei giorni il mese scorso, quindi non chiedetemi da quanto sto in casa.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le cose procedono lentamente come sempre, c'è un bel sole e non si può fare un cavolo. In realtà io non sono una di quelle che con le belle giornate correrebbero al mare, sono più il tipo che apre un po' la finestra ed è sufficiente per arieggiare la casa, anche perché mettermi al sole significa tornare dentro rossa come le aragoste e non mi pare il caso.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Due weekend fa abbiamo tagliato l'erba del giardino, che non è tanto grande ma bisogna comunque starci dietro, e siccome avevamo solo il decespugliatore, Dav tagliava e io dietro a rastrellare l'erba. Il giorno dopo le gambe stavano divorziando dal resto del corpo, e non so neanche perché, mi sarei aspettata una cosa del genere dalle spalle casomai, ma non dalle gambe. Tra l'altro, dovremmo anche seminare i fiori ma non abbiamo ancora deciso dove e finirà che neanche quest'anno escono dalla busta (e poi li possiamo anche buttare mi sa).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ieri dovevo andare in farmacia perché avevo finito lo zerinol (il mio mal di testa inizia a cambiare, e siccome lo zerinol contiene antistaminico mi aiuta quando inizia a farmi gonfiare e lacrimare l'occhio, e dopo aver letto delle cose sulle cefalee a grappolo ho iniziato a pensare che le mie sinusiti anomale non siano altro che grappoli, anche se forse è un po' azzardata come ipotesi, senza aver parlato con un neurologo) e invece di mettere fuori la macchina per fare quattro chilometri scarsi (tra andata e ritorno) ho preso la bici. C'era bel tempo e in venti minuti me la sono cavata, ma giuro che ad ogni macchina che mi sorpassava mi sentivo una ladra per il solo fatto di essere uscita di casa.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sabato abbiamo fatto la pizza (non so neanche con che botta di culo ci siamo accaparrati un sacco di farina) e abbiamo scoperto che:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">1. la caraffa graduata che avevo comprato quando eravamo a Jesolo è falsata. Tu misuri 300 di farina e poi sono neanche 250. L'abbiamo scoperto per caso perché Dav ha pensato di metterla sulla bilancia. Ora capisco perché la pasta della pizza era sempre poca.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">2. la lievitazione di 24 ore con mezzo chilo di farina e 8 grammi di lievito (pari a 1/3 di cubetto, alla faccia di quelli che ne comprano dieci) funziona alla grande, e poi non devi neanche berci sopra un litro d'acqua. L'unica rottura è che dopo 12 ore devi fargli le pieghe, e ancora dopo altre 6-7, ma dovreste vedere come lievita. Mia madre ha sempre fatto la pizza con un cubetto/una busta e la faceva lievitare tranquillamente un pomeriggio (mettiamo 5-6 ore, non una come sta scritto su certe buste) ma questa è tutta un'altra cosa.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dav sta imparando a cucinare, il che è un bene in generale. Si faceva già prendere dalla carne quando la domenica ci buttiamo su le braciole con la polenta, ma sta iniziando a sperimentare anche cose nuove. Una sera si è fatto una frittata che pareva una pizza e quando l'ha assaggiata era tipo "questa è una delle cose migliori che abbia mai cucinato" (il che potrebbe essere sia un bene che un male, dipende da che livello partite).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Io avevo una sfoglia prossima alla scadenza e delle mele che stavano cercando di farsi strada verso il bidone dell'umido e andavano fermate, così le ho tagliate a pezzi, le ho buttate dentro la sfoglia, l'ho chiusa tipo sofficino (era rotonda) e l'ho infilata nel forno. Tutte le volte che mi sono impegnata, mi sono usciti strudel più opinabili perché magari erano esplose fuori le mele o cose del genere.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In ogni caso, tra una pizza e uno strudel, sto continuando a dimagrire. Francamente non so neanche come faccio, perché se fosse per me mangerei il frigo intero tipo Tazmania. Ho l'app che mi tiene in riga.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Stamattina pesavo 56,9 kg.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sono una delle poche persone che in quarantena sta dimagrendo, mi sa.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-75351583970673688902020-03-14T20:54:00.001+01:002020-03-14T20:54:50.077+01:00Cronache dalla quarantena<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Zona rossa, giorno boh. Le fonti esterne dicono 6, io non saprei, sarà che stavo in semi-isolamento già da un po' prima che uscissero i vari decreti che ci hanno blindati in casa (la qual cosa in realtà è molto relativa, visto che a quanto pare un sacco di gente se ne frega e va dove vuole a fare cose che non dovrebbero fare. Spero che ci sia la polizia e che vi fermino e vi mettano una multa che fa provincia).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'altro giorno ho fatto una sortita per fare un po' di spesa e francamente ho capito perché la gente ha fatto le code davanti ai supermercati. Dico la verità, a Salga ci sono due negozi in tutto, e un più piccolo dell'altro. Ho scartato quello più piccolo e ho fatto rotta verso quello un po' più grande perché, essendo leggermente più fuori mano (l'altro è in centro), mi aspettavo che ci fosse meno gente (e anche più assortimento). La verità è che il parcheggio era pieno, e vi giuro che io non l'ho mai visto così pieno neanche vent'anni fa quando non c'erano centri commerciali a una distanza ragionevole e quella era l'unica scelta. La verità è che il banco della verdura sembrava preso d'assalto dalle locuste, zero banane, zero arance, tre cespi di insalata, sette mele. Non sto scherzando, e non sto esagerando. Quindi, eliminata dalla lista la verdura non pervenuta, mi restava poco altro da prendere (la spesa di roba non deperibile/congelabile l'avevamo fatta prima del decreto). In tutto ciò, niente uova, poco latte, zero carta igienica. Ho chiesto alla commessa dove stavano le uova perché è una di quelle cose che non riesco mai a trovare nei negozi in cui vado poco. Mi ha detto "non sono arrivate". A quanto pare, i buchi sugli scaffali non erano un problema di gente che fa incetta, quanto dei rifornimenti che non arrivano. Francamente la cosa mi spaventa un po', non tanto per la paura di morire di fame (non sono così fuori) ma più che altro perché se la situazione persiste devo piegarmi ad andare in un altro negozio, più grosso, fuori dal comune e non vorrei mai che ci fosse la polizia a fermarmi. Voglio dire, non è che sto andando a divertirmi, e se mi fermano al ritorno posso anche mostrargli la spesa nel bagagliaio casomai, ma non si può mai dire. Io 200 euro di multa non me li posso permettere.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per il resto, stare a casa non mi secca più di tanto, e poi c'è anche Dav (prima ci stavo da sola, e io sono brava a stare da sola). Face e Insta sono pieni di consigli su cosa fare mentre siamo rinchiusi, e certi magari non sono neanche così male, ma noi per il momento facciamo le solite cose. Io ho ricominciato Zelda botw, cancellando un salvataggio al 100% da 400 ore di lavoro. Mannaggia alla Nintendo che non fa più gli slot multipli. In più casomai ho anche Super Mario Odyssey da finire (ed eventualmente ricominciare), Pokemon let's go e Spyro. Il mio oculista ringrazia.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ho anche una camionata di ebook sul Kobo, e so che devo smettere di scaricare e attaccare a leggere, ma poi non lo faccio mai. Ora sto leggendo <i>Una finestra vistalago</i> di Andrea Vitali perché l'altro giorno si poteva <a href="https://www.illibraio.it/una-finestra-vistalago-andrea-vitali-1324004">scaricare gratis da Il Libraio</a>. Leggo da due giorni e sono solo a tre quarti.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In più, sto cercando di dimagrire, anche se è tutto tranne che facile, specialmente essendo chiusa dentro in compagnia di un frigo semipieno. Comunque ho scaricato un'app per tenere traccia delle calorie che mangio e devo dire che mi sta aiutando. Nel senso, sapevo già da prima che esageravo con gli spuntini e che mangiavo cose abbinate a caso che non avrei smaltito neanche scalando il Kilimangiaro, ma vederlo segnato mi aiuta. Sapere quanto posso/devo mangiare è comodo, specialmente se ho il languorino e devo scegliere tra la merendina e lo yogurt (è un esempio, so che lo yogurt fa meglio ma se mi avanzano per dire 300 calorie prima di andare a dormire, mi permetto 200 calorie di merendina invece che 130 di yogurt, perché mi danno più soddisfazione). Probabilmente il ragionamento è sbagliato, nel senso che ieri per esempio ho passeggiato avanti e indietro in tondo nel giardino per venti minuti come una tigre in gabbia pensando che quelle calorie che bruciavo avrei potuto mangiarle in più. Del tipo, non mi muovo per calare ma per potermi strafogare meglio. Detta così, inizio a pensare di avere qualche tipo di disturbo alimentare.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In ogni caso, stamattina pesavo 57,5 kg. Sto andando avanti lentamente, ma sto andando.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dalla quarantena per ora è tutto. Altre notizie prossimamente (forse).</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-63513722864450945882020-01-31T17:40:00.000+01:002020-04-02T02:36:34.985+02:00Denti & co<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La prossima settimana devo andare a togliermi un dente del giudizio. Oscillo tra "non vedo l'ora di estirparlo così non devo più togliermi la roba che ci resta incastrata quando mangio" (per ora non mi fa male, almeno) e "argh non ci voglio andare".</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ed è il terzo, ormai dovrei essere zen visto che in linea generale so come funziona, e che non fa né male né niente, e che dopo un paio di giorni di budini e yogurtini torna tutto a posto, ma sono ansiosa e so quasi per certo che la mattina stessa succederanno queste cose:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ore 5.30 sveglia la prima volta con giramenti di pancia ansiosi e gita al bagno</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ore 5.50-7.59 provo a dormire un altro po' ma con altre gite al bagno sempre per il motivo di prima</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ore 8.00 mi arrendo e comunque suona la sveglia quindi tanto vale alzarmi e prepararmi (forse altri giramenti in omaggio, dipende)</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ore 9.30 entrerò e mi siederò, il dentista dirà qualcosa di simpatico/tranquillizzante, io continuerò a tremacchiare, se se lo ricorda mi chiederà se ho portato la musica, altrimenti io la tirerò fuori lo stesso, aspetterò che mi punga e poi mi metterò le cuffiette e fingerò di non esserci per la mezz'ora successiva, dopodiché mi farò incartare il mio dente (o ciò che ne resta, dipende se viene via intero), saluti e baci.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'unica cosa buona è che dopo me ne rimane solo uno, e per il momento è ancora incluso.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Stamattina pesavo 58,4 kg. Sta andando bene. Non alla grande, ma bene. Mi sto impegnando. </span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-22887684625302006802020-01-10T18:50:00.000+01:002020-01-10T18:50:57.757+01:00Abbasso la ciccia/11<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Torno con <i>Abbasso la ciccia </i>perché non so più cos'altro inventarmi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Stamattina pesavo 59,8 kg.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sarebbe a dire che ho buttato in vacca tutto il duro lavoro della vita. Mi sono fatta in quattro per perdere 12 kg (in qualche fortunato giorno ero arrivata addirittura a pesarne 50 o 51) e adesso li ho quasi ripresi. Ogni mattina, quando mi peso e vedo che va su a vista d'occhio, quasi mi auguro di essere incinta, che almeno sarebbe un motivo valido per star diventando una balena (no, non sono incinta, e francamente per il momento non è neanche il caso).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il fatto è che stavo già ingrassando un po' mentre stavo in fabbrica, perché tutto sommato stavo in piedi otto ore ma ero quasi ferma, il grosso del movimento lo facevo con le braccia, e non alzavo cose particolarmente pesanti da farmi fare ginnastica, e poi in mensa si mangiava bene. E figurarsi se io mi privo della pasta. Tutto raga, tutto, ma la pasta no. Da quando abito con Dav ho tagliato perfino il pane, perché non vale la pena di andare al panificio e quindi usiamo quello a fette, e giuro che mangio massimo due fette al giorno, e principalmente per pulire il piatto. Del tipo che se mi capita di mangiare dai miei, mia madre dopo un po' mi requisisce il pane dalle mani (e fa bene) perché altrimenti io lo finisco tutto, non perché ho fame ma perché è pane (ditemi che non sono l'unica).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La verità è che io ho <i>voglia di mangiare</i>. Non ho fame, è quello il fatto. Ho VOGLIA DI MANGIARE, che sarebbe a dire quando non è la pancia che ti dice "nutrimi", ma è la testa. </span><span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">È</span></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> la testa che mi dice "c'è il pandoro, le merendine, i marshmallow, le sottilette, la coca coca e tutto il ben di dio del cesto di Natale eccetera", e io vorrei non ascoltarla, ma poi cedo perché è più facile stare ad aspettare Dav con la pancia piena. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">È più facile fare finta di niente e infilzare un marshmallow sullo stuzzicadenti per scaldarlo sul fornello. </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">È più facile stare col culo sul divano invece che uscire a fare una passeggiata, specialmente ora che non so neanche dove andare perché la strada principale è pericolosa e la ciclabile inizia due chilometri più avanti, specialmente ora che ho una Switch e Zelda botw e una tv 65 pollici che mi torna comoda per sbavare su Link.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Se mangiassi solo quando ho fame, non mangerei mai. Neanche se mi alzo la mattina alle dieci e mezza e vado dritta al pranzo (per risparmiare 500 calorie della merendina), in quell'ora e mezza che aspetto non sento la pancia lagnarsi perché non le sto dando da mangiare. Perché non ne ha bisogno, ha un sacco di ciccia su cui sostentarsi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alla fine di ottobre avevo iniziato a scrivermi tutto ciò che mangiavo (la volta scorsa aveva funzionato, perché le cose "sbagliate" vano evidenziate e così l'obiettivo è avere una bella lista corta e pulita, ossia non ingozzarsi) ma dopo una decina di giorni mi sono stufata e mi sono tuffata nei cereali o nella maionese, non so. Mi sono arresa, come se fosse una possibilità. Come se nuotare nella Nutella fosse la soluzione ai rotoli di ciccia che sto nascondendo sotto la felpa.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non lo è.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non lo è, e io lo so, ma non so neanche cosa fare. Io ho voglia di mangiare, come a Jesolo quando mi alzavo a farmi gli spaghetti alle due di notte perché mi sentivo vuota e cercavo di riempirmi col cibo, solo che ora neanche gli spaghetti alle due di notte mi danno soddisfazione. Nel senso, la pasta da <i>sempre </i>soddisfazione, ma non mi fa sentire meglio. Né i biscotti, né le merendine, né il torrone, né i cereali, né il surimi coi fagioli e i peperoni, a volte neanche il panino col pomodoro. Mangio, e quando ho finito vorrei mangiare ancora perché non mi ha dato soddisfazione. Così finisce che 1. ho mangiato e non mi sono tirata su e 2. mi sento pure peggio perché so che domani mattina dovrò montare sulla bilancia e peserò di più (potrei non salirci, ma non cambierebbe molto).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Voi lo sapete, l'ho sempre detto chiaramente, non mi interessa essere una modella. Non me ne frega di entrare in una 38 e di avere delle gambe come stuzzicadenti e delle cosce che non si toccano neanche per sbaglio, non me ne frega di tutto ciò. Vorrei semplicemente essere normale, e anche se vista così non sembro particolarmente grassa, io mi sento enorme e non va bene. Si presume che a trent'anni una abbia fatto pace col suo corpo, ma non è così. Avevo fatto pace col mio corpo quando pesavo 55kg, che non erano in ogni caso il mio peso forma (a quanto pare dovrebbe essere 52) ma erano accettabili. Entravo nelle braghe, non dovevo preoccuparmi per la taglia delle magliette (qualche volta entravo in una S, non capitava da quando avevo tipo 12 anni), ero perfino andata al mare col costume. Nel senso, non coi pantaloncini.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E comunque, al netto delle paranoie sui vestiti, non posso pesare 60 kg perché mi fanno male i piedi e le ginocchia a tenermi su. Farà ridere, ma già ho problemi di postura per conto mio, ci mancano solo chili extra da farci pesare sopra. Giuro che a volte al lavoro volevo appoggiare il culo (e non potevo) perché mi facevano male i talloni a starci sopra.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La cosa peggiore di tutta la faccenda è che, finché stavo dai miei, non avevo libero accesso alle schifezze. Nel senso, al massimo rubacchiavo qualche merendina, una sottiletta, cose così, perché mia madre non faceva entrare in casa cose tipo le patatine e la coca cola e altra roba che ti ingrassi solo a guardarle la confezione. Adesso, col fatto che la spesa ce la facciamo e ce la godiamo, è molto più facile che nella credenza ci sia la coca cola (ne tengo un po' per le emergenze, tipo il mal di testa<sup>[1]</sup>) o le croccantelle o i marshmallow e cose così, perciò quando le hai sottomano è pure più facile mangiarle. La soluzione sarebbe non comprarle, e lo so perfettamente, ma non avere <i>assolutamente niente</i> da sbocconcellare mi manda ancora più fuori.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Note</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><sup>^1</sup> Giuro che è vero, in alcuni soggetti (tipo io) la caffeina aiuta per il mal di testa, e siccome non bevo caffè, la coca cola è la scelta più veloce. Ovviamente non sempre funziona, il più delle volte poi devo ricorrere alle pastiglie (che contengono caffeina, oltre ad altri principi attivi che mi stendono ma siccome funzionano amen).</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-57338027522406685622019-07-08T16:14:00.000+02:002019-07-08T16:19:35.774+02:00Vita<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Siamo alle solite, ossia contratto finito e stavolta anche un affitto da pagare.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho saputo che si può fare al domanda per la disoccupazione anche su internet, quindi oggi (ottavo giorno dalla scadenza del contratto, come da loro specificato) sono entrata nel sito dell'Inps, ho seguito i vari link e ho scoperto che secondo loro sto ancora lavorando in pizzeria, come se non mi fossi licenziata passando dal loro stesso sito <i>sei mesi fa</i>. Comunque ok, mettendo il codice della nuova azienda mi ha fatto inserire il nuovo posto di lavoro. Robe da matti. In ogni caso non ne ho fatto niente perché mi serve l'ultima busta paga e credo che arriverà da mercoledì, quindi riproverò (magari nel frattempo ce la fanno).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Se le racconti in giro ste cose la gente non ti crede neanche, perché suona davvero ridicolo, ma dopotutto parliamo di un Paese in cui prima ti agevolano facendoti fare le cose sul sito e poi ti dicono che devi stamparne una copia e portarla a mano. Tanto valeva che ci andassi direttamente allora. Staremo a vedere come finisce sta storia (immagino non bene, o almeno con un paio di intoppi).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In ogni caso, ora vedremo cosa mi aspetta. Intanto spero che mi diano due soldi, e poi non so neanche io come al solito dove andare a sbattere la testa. Là in fabbrica il capo non ha mancato di sottolineare più volte che è contento di me, che stavo lavorando bene e cose varie, e che loro quando ricomincia la stagione delle tende (a volte anche prima) per prima cosa richiamano la gente degli anni precedenti, e che intende farsi vivo (come se dipendesse da lui, ma ci siamo capiti), quindi questa è una buona cosa, ma si parla che sicuramente non sarà prima di ottobre o anche novembre, da come mi hanno detto le altre signore che lavoravano là. Potrebbe essere addirittura anche gennaio, non si può dire.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutto sommato, a me non dispiacerebbe tornare là, perché finora di tutti i lavori dimmerda che ho passato era il meno dimmerda, con orari umani, la mensa, vicino a casa e tutto il resto, però tutto dipende da loro e non so nel frattempo cosa mi conviene fare. Nel senso, darò ovviamente un'occhiata in giro, metti che salta fuori qualcosa, è che mi seccherebbe magari essere assunta (precariamente) da qualche parte (magari peggiore) e poi boh, andarmene perché loro mi richiamano, o peggio restare incastrata perché non lo fanno.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Come sempre, i consigli sono benaccetti eccetera.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quanto al resto, a maggio io e Dav finalmente siamo riusciti a trasferirci, dopo aver aspettato i tempi biblici del'enel che ti fa mandare le carte via mail e poi non le legge, del gas che ci manda l'attivazione ma non toglie il sigillo, dei tipi della cucina che che la montano e non tirano neanche giù la spina del frigo dallo zoccolo (non dico collegarlo, ma almeno non incastrare la spina sotto al frigo non era male come idea). Ci abbiamo messo ancora meno a montarci tutti i mobili dell'Ikea a mano la sera dopo otto ore di lavoro.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Se volete sapere come funziona la convivenza, per il momento vi rimando a <a href="https://accendiunaluce.blogspot.com/2018/06/ce-la-caviamo.html">questo post</a> dell'anno scorso, che è abbastanza esemplificativo. Magari più avanti ho altro materiale in proposito.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjpZL8gfjmgfY4pj4uxWQJFcbeKmXFmiryOogtBox_q-0jEvTemcMzDpLSFl5TcEETSU5Ba_iF5kjJ-IVLlr27GOJEXbCKAumu2Pz8tSitRRWaaHqrc3FNOmNBgfkzWDcyiMHEXIbt2JS1/s1600/PSX_20190708_155232R.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1231" data-original-width="1231" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjpZL8gfjmgfY4pj4uxWQJFcbeKmXFmiryOogtBox_q-0jEvTemcMzDpLSFl5TcEETSU5Ba_iF5kjJ-IVLlr27GOJEXbCKAumu2Pz8tSitRRWaaHqrc3FNOmNBgfkzWDcyiMHEXIbt2JS1/s200/PSX_20190708_155232R.jpg" width="199" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Abbiamo anche un gatto, che praticamente abbiamo affittato con la casa. Nel senso, io credevo che fosse di qualcuno dei vicini, Dav dice che secondo lui è della padrona di casa che però abita a tipo 500 metri all'inizio della strada e qua vicino ha l'orto e il pollaio (sì raga, siamo in campagna) e che ha mollato qua anche i gatti come se niente fosse, e siccome questo ha iniziato a venire da noi alla fine gli abbiamo dato da mangiare e ce lo siamo fatto amico. Ora è sempre qua, quindi immagino che sia nostro per usucapione o qualcosa del genere.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-56782438933436148082019-03-23T14:42:00.000+01:002019-03-23T14:42:23.295+01:00Toccata e fuga<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Passo in fretta per dirvi due cose.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ho un lavoro (fino alla fine del mese per ora, ma sono fiduciosa) e presto se tutto va bene potrei avere anche una casa con Dav (in affitto chiaramente, perché aspetto che mia nonna mi lasci la parte dove abita lei, dato che ha 93 anni).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ulteriori news il mese prossimo (cioè tra una o due settimane credo) appena ci sono degli sviluppi.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Incrociate tutto l'incrociabile, grazie.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-7944002181045029892019-02-18T16:17:00.001+01:002019-02-18T16:18:22.030+01:00Overthinking<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>When I need motivation</i></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>my one solution is my queen</i></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>cause she stays strong</i></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>[...] oh I think that I found myself a cheerleader</i></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i>she is always right there when I need her.</i></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non so se avete presente il meme della signora confusa coi calcoli matematici sullo sfondo, ma io mi sento così tutte le volte che guardo gli annunci di lavoro e mi chiedo se troverò mai qualcosa che fa per me, se mai si accontenteranno e mi assumeranno, se mi chiameranno almeno per sentire cos'ho da dire. Mi sento così tutte le volte che, prima ancora di leggere l'annuncio per intero, guardo il luogo di lavoro e inizio a fare complicati calcoli in termini di strada e di orari dei turni e cose del genere e i conti non mi quadrano mai.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sarà che la matematica non è la mia materia, ma i conti non quadrano davvero mai.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitjwJYrbW_gyZBgAKWgLSsxxXAakIWx4vkm0RoFA_-WSCMe6NeLOQIwnh-7uDNhVPAwo5dGqtSOvyyjI0Hzutxl0uetvC7_iqvDSYMsJaRuHsOi2u5h3ywLYKjNsY62nuN_UmSRiea6jE-/s1600/ista.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="712" data-original-width="900" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitjwJYrbW_gyZBgAKWgLSsxxXAakIWx4vkm0RoFA_-WSCMe6NeLOQIwnh-7uDNhVPAwo5dGqtSOvyyjI0Hzutxl0uetvC7_iqvDSYMsJaRuHsOi2u5h3ywLYKjNsY62nuN_UmSRiea6jE-/s320/ista.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'altra sera scrollando su Insta c'era questa immagine che vi metto qua sotto, e improvvisamente ho capito un sacco di cose della mia vita (i conti continuano a non quadrare ma è un altro discorso), oserei quasi dire che le cose avevano improvvisamente un senso, questa impressione di avere un incudine appesa sulla testa appena faccio una mossa, questa sensazione di essere bloccata dal fatto di fare e contemporaneamente non fare le cose (nel senso, <i>so</i> che dovrei farle ma poi non lo faccio perché temo le conseguenze, pur sapendo che anche non farle porta delle conseguenze, di altro tipo ma pur sempre conseguenze, e qualche volta pure più temibili).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E pur avendo improvvisamente capito che non sono l'unica e che è tutto associato all'ansia (sempre lei, la stronza) e alle manie di perfezionismo che non so come contemporaneamente ho e non ho (voglio dire, guardatemi. Giro per casa in pigiama, sulla mia scrivania è praticamente esplosa una bomba e io continuo a buttarci sopra cose e occasionalmente a fare spazio spostandole di lato col braccio, e allo stesso tempo non accetto da me stessa niente che non sia quantomeno perfetto. Del tipo, se devo mettermi a parlare con uno in inglese, o ci parlo come se fossi appena uscita da Oxford o non ci parlo. Ovviamente questo si traduce praticamente sempre in <i>non ci parlo</i>, né ora né mai. Le figuracce non sono contemplate).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Credo che abbia a che fare con il fatto che i miei hanno passato tutti gli anni della scuola a mettermi in testa che studiare era il mio dovere e che bisognava fare bene (per cosa poi? Sono a casa come quelli che hanno preso 59 e un calcio in culo. Oppure peggio, loro magari lavorano pure) e sbuffavano se prendevo meno di distinto (che equivarrebbe a un 9 di adesso), anche se mia madre dice che non è vero. Come non è vero madre, facevate di quelle sceneggiate napoletane quando portavo a casa voti che non vi stavano bene che era tutto il pomeriggio una lotta per convincervi a firmare stocazzo di voto che altrimenti il giorno dopo era una crocetta per non aver firmato e poi avrei preso la nota che in loop non avreste voluto firmare eccetera. Che poi sta cosa di non firmare un voto che non ti sta bene non l'ho capita. Non è che devi accettarlo, una volta che la prof l'ha scritto te lo tieni, non è che se a mia madre non sta bene che io abbia preso buono e non distinto allora me lo cambia.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Comunque, lo sto facendo di nuovo. Sono partita da un problema e ce ne ho messi sopra altri sette. Dopotutto l'overthinking è sport nazionale per noi ansiosi. Siamo medaglie d'oro di overthinking.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-6223097389423610362019-02-02T17:52:00.001+01:002019-02-04T15:48:50.050+01:00News<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alla fine mi sono licenziata.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sì, mi sono licenziata con un preavviso di 17 giorni perché sono una brava persona e sono arrivata alla fine della settimana cuccandomi anche il weekend (fossi stata una stronza avrei finito al quindicesimo giorno, che era il venerdì e poi chi s'è visto s'è visto).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sono moderatamente felice perché so che non ci devo andare più, che non devo stare con l'angoscia di sentire la sveglia che mi ricorda di dovermi vestire e partire mentre per tutto il pomeriggio non ho fatto altro che guardare l'orologio per sapere quanto tempo mi restava, che non devo più alzare il telefono e sentire gente cagacazzi tipo "Sì, buonasera parla C" e rispondere "buona. sera. prego." dove al posto del buonasera sillabato ci stava un vaffanculo tuo e le tue pizze fantasiose del cazzo (tanto per capirci, questa persona non sapeva neanche cosa andava sopra alle sue stesse pizze che ordinava tutte le settimane uguali identiche. Quando si incartava iniziava a dirmi "si ma le pizze di C, i ragazzi sanno". Non so se capite il livello).</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sono moderatamente felice perché non mi devo più stressare per quello, ma in realtà ora mi stresso per altro. Ho mandato curriculum come se piovesse, mi sono iscritta in tutti i siti e ho inviato candidature per i posti più disparati (gli unici criteri sono: vicini, di giorno, senza clienti tra le palle). Questa settimana ho già fatto due colloqui alle agenzie perché tanto ormai o passi per di là o pochissime aziende si occupano da sole di trovarsi la gente (e di mettere gli annunci ovviamente) e mi hanno proposto due cose in due posti in cui fanno cibo (una pizze e una non si sa bene) e a me potrebbe anche andare di finire in fabbrica, ma avevo anche detto che avrei preferito lavorare <i>di giorno </i>e invece qua sono turni, non la notte ma turni lo stesso. Che sarebbe a dire che una settimana sì e una no toccherebbe fare 14-22 e siamo alle solite. Poi vabbè, per quello che ne so magari non si fanno neanche più sentire, o come al solito magari assumono qualcuno che ha <i>esperienza pluriennale </i>e cazzate varie.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Qualcosa salterà fuori, spero.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ho paura di dover tornare a Jesolo, e credetemi per quanto nella mia testa Jesolo sia il posto dove tutto è possibile, il paese dei balocchi, il posto da cui non avrei mai voluto tornare indietro, so che là finirei ad incastrarmi in un lavoro che <i>sicuramente</i> non voglio, con orari del cavolo come l'anno scorso, e per quanto significherebbe lo stesso vivere con Dav, non è quello che voglio. Non è il modo in cui deve succedere.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E ok, ditemi che sono choosy, come a suo tempo disse la famosa ministra, ma se devo fare un lavoro di merda, se devo vivere col mio ragazzo e non incrociarlo mai, se devo andarmene di casa e pagare l'affitto e le bollette e sopportare i vicini e tutto e non avere una gioia in cambio, faccio a meno. Resterò povera e tutto, ma almeno un po' di sanità mentale forse la conservo, in attesa della buona occasione.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-74194966424961052602019-01-08T16:58:00.003+01:002023-02-04T18:24:28.700+01:00Sono nella merda e mi servono consigli<div style="text-align: right;">
<i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Forse quello che volevo veramente era dimostrare che riuscivo a cavarmela, e guardandomi allo specchio avrei visto qualcuno che valeva.</span></i><br />
<i><i><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma mi sbagliavo, io non vedo niente.</span></i></i></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ciao, mi chiamo kat, ho 29 anni 2 mesi e 24 giorni e non sono felice.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Certo immagino che in giro per il mondo ci sia un sacco di gente che non è felice, probabilmente è addirittura la maggioranza, ma io sono una stronza egoista e ora voglio pensare a me.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non sono felice perché non so cosa fare della mia vita. Ho un lavoro che mi serve ma che detesto e che ogni giorno penso più o meno seriamente di lasciare. Ho un lavoro che mi serve ma che contribuisce in gran parte al mio umore nero, al mio precario stato di salute mentale e che mi provoca crisi di ansia con cadenza quasi giornaliera al solo pensiero di doverci andare. Certo immagino che quasi nessuno vada al lavoro tutto felice e contento, ma un conto è essere un po’ seccati e un conto è cercare non so dove la forza di strisciare alla macchina e guidare e una volta arrivata la forza di scendere ed entrare, e non girarmi davanti alla porta dell’armadietto e tornare da dove sono venuta.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Voglio dire, quando lavoravo all’asilo non è che facessi i salti di gioia all’idea di andare e sì, odiavo quell’ora e mezza in cui dovevo stare a sorvegliare i nani mentre dormivano, ma tutto sommato sapevo che avevo il tempo per fare le mie cose, che avevo gli ordini sulla scrivania sotto forma di post-it, che potevo fare le cose nell’ordine che mi pareva, che potevo distrarmi a chiacchierare un po’ con la cuoca quando preparavamo la sala mensa, che nessuna delle maestre si sarebbe mai azzardata ad arrabbiarsi con me, perché dopotutto facevo quello che dovevo (e a volte pure di più).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il lavoro di adesso lo odio. Non trovo una parola migliore. Odio il lavoro, odio il negozio, odio l’orario, odio aprire la porta e sentire l’odore di pizza e di fritto che aleggia anche nello spogliatoio, che mi investe appena entro, odio il congelatore che scricchiola ogni volta che lo apro, odio i cartoni della pizza che perdono un miliardo di pelucchi di cartone tipo nevicata, odio l’affettatrice che è sempre incrostata di prosciutto anche se la pulisco per mezzora, odio l’olio della friggitrice che si spande ovunque, odio le patatine, odio la pizza, odio la farina che per quanto spazzi continua a restare per terra e a farti scivolare, odio le pile di roba da lavare, odio la puzza di cibo che mi porto dietro giorno dopo giorno, non importa quanto mi lavo, ce l’ho addosso lo stesso, odio il capo che si arrabbia per niente e tira merda a destra e a manca, ma soprattutto odio i clienti. Li detesto. Quelli che vedo sempre, quelli che vedo una volta ogni tanto, quelli che entrano per la prima volta. Quelli di cui riconosco la voce al telefono, quelli che non so chi siano, quelli che manco si presentano. Quelli che ordinano una pizza tanto quanto quelli che ne ordinano dodici. Odio perfino quelli che passano davanti alla porta e prego in silenzio che non entrino. Non so se capite a che livello sono arrivata. Li odio e il più delle volte non so neanche come gestirli, specialmente quelli che mi entrano e ordinano la pizza sul momento. Non so cosa dirgli, non so cosa fargli, non so niente. Ogni tanto mi grippa il cervello e allora so che sarà merda a palate, anche se ultimamente il capo si sta un po’ tenendo (ma non so per quanto durerà). Il capo continua a dirmi di sorridere, cose così, dice che non sono a un funerale, ma si sbaglia, io <i>sono</i> a un funerale. Il mio, ogni benedetta sera che devo stare là. Non so cosa mi tiene dal mandare affanculo qualche cliente, così magari mi licenzia lui e via. Odio perfino il reminder automatico di maps che mi dice “x minuti per arrivare al lavoro, traffico scorrevole”. Devo trovare il modo di toglierlo.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Considero l’idea di licenziarmi circa cinquanta volte al giorno, considero come dire al capo che forse è meglio se inizia a guardarsi intorno per cercare un’altra persona perché non ho intenzione di fermarmi fino ad agosto, che prima di agosto potrei seriamente morire, potrei probabilmente impazzire, morire di asfissia perché l’ansia mi porta via l’aria e io non so come fare a respirare. Immaginatevi distesi a terra con un pianoforte appoggiato sopra di voi. Un pianoforte medio peserà sui duecento chili, chilo più chilo meno, e io ne peso 53, quindi fate voi i conti di quanto potrei resistere.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Allo stesso tempo so che licenziarmi è una pazzia, perché se davvero voglio andarmene da casa dei miei (sì, ovviamente sono ancora incastrata qua) devo avere un’entrata per pagare affitto e spese e tutto, e soprattutto perché ormai la gente non affitta a nessuno che non abbia in mano un contratto, preferibilmente indeterminato. Praticamente sono in una situazione paradossale per cui la banca mi tassa extra il conto corrente perché secondo loro sono ricca sfondata (secondo loro sopra i 5000 euro di deposito nel conto sei automaticamente Zio Paperone) e non posso farmene niente dei soldi perché sono troppo pochi (ovviamente) per comprarmi un posto dove andare e troppi per lasciarli là, e potrei pagarmi tranquillamente un anno di affitto (e più) anche da sola, ma nessuno mi darebbe niente perché senza un foglio di merda che certifica che entrano dei soldi è come se fossi una pezzente.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tra l’altro, anche ponendo che io mi licenzi, non so dove andare a sbattere la testa per trovare dell’altro. Primo perche non so chi cerca cosa, quali ditte e quali figure, e secondo perché nemmeno io so cosa voglio fare, anche se l’importante sarebbe non avere a che fare con la gente, perché veramente non so più cosa inventarmi per gestirla. La gente non mi è mai piaciuta, ma ultimamente la detesto proprio. Mi fa proprio stare male. Fate conto che non esco di casa se non per andare al lavoro, a messa (sì, devo continuare ad andarci finché sto dai miei) e da Dav. Il resto del tempo lo passo a dormire (o a cercare di dormire) o seduta nella stanza della caldaia facendo finta di non esserci e angosciandomi pensando che tra x ore dovrò andare al lavoro. Se avessi un euro per ogni minuto di ansia, potrei pagarmi l’aiuto psicologico di cui ho evidentemente bisogno.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ogni tanto (abbastanza spesso in realtà) penso che dovrei mollare tutto e andarmene a fare un'altra stagione, di nuovo a Jesolo, di nuovo noi due fuori dai piedi, e per un po’ l’idea sembra quasi buona, ma non lo è. Non lo è perché già l’idea di finire in un posto di merda mi preoccupa, e poi ci sarebbe la gente, e francamente sono anche stufa di lavorare di sera, di dover rientrare come un ninja mentre Dav dorme, di dovermene andare quando lui sta per rientrare. Vorrei che mangiassimo insieme almeno a cena, vorrei che ci alzassimo insieme (anche se lui a colazione è inavvicinabile), che partissimo alla stessa ora e che tornassimo più meno alla stessa ora, che potessimo avere del tempo per noi, ma finché uno lavora di giorno e l’altro di sera è impossibile. E credetemi, so che la famiglia del mulino bianco non esiste manco per il cavolo, che ce ne sarà forse una su un milione di famiglie, ma vorrei che fossimo una famiglia e non due persone che vivono nella stessa casa e che si vedono solo la notte. È per questo che devo andarmene, che devo trovare un lavoro di giorno, che devo trovare un posto dove possiamo stare insieme, un posto che sia casa. Non voglio finire come a casa mia che mio padre partiva molto presto la mattina perché aveva 45 minuti di strada per arrivare al lavoro, e tornava non prima delle sei e mezza della sera, e io e mia madre lo vedevamo in tutto tre ore alla sera, e non c’erano sabati che tenessero perché un po’ di ore di straordinario facevano comodo con una bambina. Non lo biasimo, ha fatto quello che doveva, ma non voglio che si ripeta questo copione. Non voglio che ci vediamo un paio d’ore. Non voglio che, se un giorno dovessimo avere dei bambini, ci vedano a rate anche loro.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non so cosa inventarmi.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qualsiasi consiglio è benaccetto, l'importante è che siano cose sensate e fattibili, non del tipo “molla tutto e vai a fare un viaggio rigenerante in Thailandia”, anche perché sapete benissimo che non ci andrei in ogni caso, neanche se le cose andassero bene.</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-84308938956363253462018-11-05T17:26:00.000+01:002018-11-05T17:26:10.763+01:00Lavoro!<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ho trovato un lavoro. Che poi il problema solito non è trovarlo ma farsi assumere, comunque stavolta sono stata assunta e almeno per un po' potrò stare tranquilla.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Si tratta di un part-time serale in una pizzeria da asporto come sostituzione di una maternità, ma è già qualcosa e la tipa che devo sostituire (e che non è ancora andata in maternità perché prima ho un mesetto in cui siamo insieme così mi insegna bene tutto quello che devo fare) è contenta perché ha detto che in una settimana ho già fatto grandi progressi. Ora, intendiamoci, non è che per prendere le telefonate con gli ordini e fare gli scontrini, friggere le patatine e mettere gli affettati a fine cottura sulla pizza ci voglia un master, però bisogna un po' prenderci mano, come in tutti i lavori. Lei comunque dice che sto andando bene, quindi ok.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Decisamente è molto meno pesante che a Jesolo (il che è solo bene).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora, pur essendo con un contratto determinato e tutto, mi sto guardando intorno per vedere se c'è qualche appartamento abbordabile in cui scappare, anche se tutto sta nel proprietario, visto che la maggior parte degli annunci specifica che vogliono solo gente con contratti indeterminati/a lungo termine. E dire che a me basterebbe un posto semi-provvisorio, visto che i miei hanno una bifamiliare e la metà in cui abita mia nonna immagino non sarà occupata per sempre (mia nonna ha 93 anni, per quanto sia longeva e tutto non vivrà in eterno manco lei).</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Poi vabbè, voi incrociate le dita. </span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">È</span></span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> arrivato il lavoro, speriamo che arrivi anche la casa.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">(E speriamo che pure Dav si dia una mossa.)</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3432896404589806290.post-22898833159018994112018-10-07T22:32:00.000+02:002018-10-08T15:58:23.551+02:00Non ancora tornati del tutto<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Siamo tornati da una settimana ma ho l'impressione che non siamo davvero tornati. O forse è solo che siamo pronti a ripartire, anche se non sappiamo quando potremo farlo.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Io dopo una settimana devo ancora svuotare lo zaino, sta lì sopra la sedia della scrivania (o per terra, se devo sedermi) ed è ancora pieno di roba che prima o poi forse tirerò fuori solo nel momento in cui mi servirà (o mi servirà lo zaino, chi lo sa). Devo ancora riordinare le magliette e i jeans (ho messo tutto nel cassetto, ma non bene) e non mi va di farlo, come se idealmente fossero già piegati per la prossima valigia. Dav oggi mi ha detto che sta portando le maglie di suo fratello perché la sua roba è ancora tutta nella valigia e la valigia è ancora lì chiusa come quando è scesa dal furgone domenica.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non sono una a cui piace viaggiare, non partirei mai per l'estero e cose del genere, e probabilmente neanche per chissà quale città laggiù, ma tornare a casa è stata dura, è stata davvero dura. Un po' perché dopo sei mesi che vivi insieme ti sei abituato a fare certe cose e tornare a vivere uno per parte bene o male è lo stesso un po' un trauma, un po' perché per una volta nella vita vorrei davvero uscire dal bunker e non vorrei perdere l'occasione e tornare indietro, e un po' perché nonostante tutto Jesolo era diventata un po' casa.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ora tocca ricominciare tutto di nuovo, a partire dal trovarci un lavoro preferibilmente serio e mettere via qualche soldo, per poterci permettere di guardarci intorno e trovare un posto per noi. Vorrei fare l'ottimista, vorrei dirmi che a Jesolo ci ho messo esattamente 16 giorni a trovare il primo lavoro e 38 per trovare il secondo e il terzo (poi il fatto che i primi due non siano andati è un altro conto, mi secca di più per il secondo per il quale ho perso un sacco di tempo e di opportunità, ma dopotutto il terzo mi ha fatta incassare ed essere a casa a pranzo, e non è una cosa da poco quando in due si hanno gli orari sfasati di tre ore e rischi di non incrociarti mai). Posso anche dirmelo, e posso cercare di essere ottimista, ma non sono sicura che qui andrà altrettanto bene e altrettanto in fretta, mi servirebbe una botta di culo bella grossa.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La verità comunque è che per la prima volta nella vita voglio defilarmi, voglio fare dei progetti grossi, voglio che le cose girino dal lato giusto, perché ne ho bisogno (e chi lo sa, magari un po' anche me lo merito).</span>kathttp://www.blogger.com/profile/05231307659012110143noreply@blogger.com0