sabato 12 gennaio 2013

Rintronamento

Ultimamente vengo a casa dalla biblio che sono più distrutta di quando ero alle superiori e avevo sei ore, di cui magari tre di compito (di economia, per esempio). Vengo a casa che vorrei strisciare fino alla camera e seppellirmi sotto le coperte, al calduccio, e dormire, che la testa mi pesa come se ci avessi copra un cesto pieno di roba, in stile donna africana al mercato.
Sono così rincoglionita che non so più cosa dico e cosa invece mi tengo per me, mi mangio le unghie come una pazza (e dire che le mie unghie sono già più corte delle dita) e non riesco a non tenere le mani nei capelli per giocherellarci. Inoltre, ascolto della musica che non sentivo da tempo immemore, tipo quelle di Meteora dei Linkin Park. Ho avuto anche una regressione alla cassetta del 36° zecchino d’oro (1993) che sono più o meno tutte canzoni che non riesco a cantare senza rischiare di prendere una stecca, perché non ho più la voce di quando avevo quattro anni.
Mia madre poi, che non è  mai contenta, mi ha detto di smetterla di lagnarmi, che pare che sono io ad avere il mondo sulle spalle. Ce l’ho, infatti. Ce l’ho quando devo spiegare un problema di geometria tre volte a una persona che fa finta di ascoltarmi ma intanto pensa agli One Direction o che ne so io, ce l’ho quando in biblio ci sono trecento persone che mi chiedono le cose e io invece vorrei stare con l’unica che mi sta aspettando, quindi finisco per fare la ragazza multitasking, battendo il prestito mentre rispondo all’alta persona che mi chiede se c’è un libro e mentre ascolto l’altra ancora che mi parla e penso a cosa rispondere, e intanto guardo chi mi aspetta. Tutto questo si conclude con una grossa confusione nel mio cervello, ed è strano perché ci sono giorni che sono più sotto pressione di così, tipo la mefitica settimana della consegna dei libri di testo, che è paragonabile al primo giorno di saldi, che alle due e dieci c’è già la coda e noi per entrare a lavorare dobbiamo sgomitare e se devi fare la pipì te la tieni, perché non c’è tempo per andare in bagno.
Stanotte ho dormito quasi dodici ore, con la speranza di svegliarmi un po’ meno cretina degli altri giorni, ma mi sa che non ha funzionato perché sono rintronata come al solito.

4 commenti:

  1. ... non è che è in arrivo un'influenza? :D

    Scherzi a parte... per la biblio dovrebbero pagarti, lo sai?
    Tifo per te!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, con mio padre che scatarra in giro per la casa potrebbe anche darsi, ma credo di no perché è ormai una settimana e a questo punto me la sarei già presa. Quanto a pagarmi, non ne parliamo neanche -.-"

      Elimina
  2. "Ce l’ho quando devo spiegare un problema di geometria tre volte a una persona che fa finta di ascoltarmi ma intanto pensa agli One Direction o che ne so io" ..I know that feel, bro.
    Coraggio, kat, serve solo una pausa al cervello.

    RispondiElimina