lunedì 20 aprile 2020

Cronache dalla quarantena/4 - il cuscino di piume

Dormo su un cuscino di piume. Letteralmente. Ci dormo da anni e sono comoda, posso arrotolarlo e ammucchiarlo nella forma che mi pare piu comoda, e posso sprofondarci dentro col lato della faccia che mi fa male quando ho il mal di testa.
Comunque, è da un po' che notavo che uscivano un po' troppe piume, me le trovavo piantate nella federa e direttamente nella faccia, e non è che si dorma tanto bene quando hai una cosa che ti punge ma non la trovi. Oggi, mentre cambiavo le lenzuola, ho pensato di mettere il cuscino ad arieggiare (mia madre lo metteva al sole perché diceva che scioglieva i grumi di piume) e appena ho aperto la cerniera della sottofedera (o come si chiama, sta tra il cuscino e la federa su cui dormi) per dare un'occhiata, mi sono resa conto che c'erano un sacco di piume sparse che non dovevano esserci. Ho chiamato la madre per un consulto. La madre era tipo "sarà saltata la cucitura di un angolo, apri tutto, vedi dov'è e sistemarla". Apro tutto e scopro che non è saltata nessuna cucitura, ma che si è direttamente strappato il centro del cuscino. Un buco di dieci centimetri buoni. Grazie al cazzo che uscivano le piume.
Quindi riassumendo, piume nel cuscino, piume fuori dal cuscino, piume nella sottofedera, piume sul pavimento, piume ovunque perché sono elettriche e basta guardarle che si appiccicano ovunque.
Alla fine della fiera ho ricacciato dentro più piume che potevo, dopodiché ho fatto una bella sutura al cuscino (uno studente del primo anno di medicina l'avrebbe fatta meglio ma io non so cucire bene e non ho neanche pazienza) e quando finirà il lockdown mi procurerò un nuovo pezzo di tela apposita per spostarci le piume e fare un cuscino nuovo (madre dixit).
Non ci si annoia mai. 

lunedì 13 aprile 2020

Cronache dalla quarantena/3 - kommt die Polizei

Inizio ad avere paura di uscire. Non che sia una di quelle che cercano di evadere con tutti i mezzi, anzi, sto dentro il più possibile, ma so che in settimana dovrò per forza andare a fare la spesa e anche passare a procurarmi una busta grande in cartoleria e poi andare in posta a spedire delle carte che per ovvi motivi di mobilità non posso portare a Treviso a mano.
La sola idea di dover uscire di casa, seppure per i comprovati motivi di necessità che vi ho appena illustrato, mi sta già facendo venire l'ansia. Più che del contagio, ho il terrore di trovare la polizia. Che in linea teorica non dovrebbe avere niente da contestarmi, ma non si sa mai. Io sono quel tipo di persona che vede le luci blu da un chilometro di distanza e si fa già prendere un infarto così per sicurezza, anche se so di avere la patente e il libretto con l'adesivo aggiornato della residenza, la cintura, le scarpe allacciate, i denti lavati, i capelli pettinati, la maschera e i guanti e le mani pulite come per entrare in sala operatoria (15 stagioni di ER saranno servite a qualcosa, le mani me le sapevo lavare prima che ce lo insegnasse la Barbara su canale cinque).
A differenza di molta gente che se ne frega, la polizia per me è sempre stata uno spauracchio, ancora prima che iniziassi a guidare, il che dovrebbe essere un bene, nel senso che dovrebbero incentivarti a comportarti bene in generale. La Frau da cui stavamo quando siamo andati in Germania con la scuola amava dire "kommt die Polizei" (arriva la polizia) per sottolineare che da loro a uno sgarro corrisponde la venuta della polizia (come dovrebbe essere ovvio).
Io sono in questo mood quando penso che devo uscire. Mi immagino che sto andando a procurarmi del cibo e che kommt die Polizei. Dopodiché kommt l'ansia.

mercoledì 8 aprile 2020

Cronache dalla quarantena/2

Avevo già perso il conto dei giorni il mese scorso, quindi non chiedetemi da quanto sto in casa.
Le cose procedono lentamente come sempre, c'è un bel sole e non si può fare un cavolo. In realtà io non sono una di quelle che con le belle giornate correrebbero al mare, sono più il tipo che apre un po' la finestra ed è sufficiente per arieggiare la casa, anche perché mettermi al sole significa tornare dentro rossa come le aragoste e non mi pare il caso.
Due weekend fa abbiamo tagliato l'erba del giardino, che non è tanto grande ma bisogna comunque starci dietro, e siccome avevamo solo il decespugliatore, Dav tagliava e io dietro a rastrellare l'erba. Il giorno dopo le gambe stavano divorziando dal resto del corpo, e non so neanche perché, mi sarei aspettata una cosa del genere dalle spalle casomai, ma non dalle gambe. Tra l'altro, dovremmo anche seminare i fiori ma non abbiamo ancora deciso dove e finirà che neanche quest'anno escono dalla busta (e poi li possiamo anche buttare mi sa).
Ieri dovevo andare in farmacia perché avevo finito lo zerinol (il mio mal di testa inizia a cambiare, e siccome lo zerinol contiene antistaminico mi aiuta quando inizia a farmi gonfiare e lacrimare l'occhio, e dopo aver letto delle cose sulle cefalee a grappolo ho iniziato a pensare che le mie sinusiti anomale non siano altro che grappoli, anche se forse è un po' azzardata come ipotesi, senza aver parlato con un neurologo) e invece di mettere fuori la macchina per fare quattro chilometri scarsi (tra andata e ritorno) ho preso la bici. C'era bel tempo e in venti minuti me la sono cavata, ma giuro che ad ogni macchina che mi sorpassava mi sentivo una ladra per il solo fatto di essere uscita di casa.
Sabato abbiamo fatto la pizza (non so neanche con che botta di culo ci siamo accaparrati un sacco di farina) e abbiamo scoperto che:
1. la caraffa graduata che avevo comprato quando eravamo a Jesolo è falsata. Tu misuri 300 di farina e poi sono neanche 250. L'abbiamo scoperto per caso perché Dav ha pensato di metterla sulla bilancia. Ora capisco perché la pasta della pizza era sempre poca.
2. la lievitazione di 24 ore con mezzo chilo di farina e 8 grammi di lievito (pari a 1/3 di cubetto, alla faccia di quelli che ne comprano dieci) funziona alla grande, e poi non devi neanche berci sopra un litro d'acqua. L'unica rottura è che dopo 12 ore devi fargli le pieghe, e ancora dopo altre 6-7, ma dovreste vedere come lievita. Mia madre ha sempre fatto la pizza con un cubetto/una busta e la faceva lievitare tranquillamente un pomeriggio (mettiamo 5-6 ore, non una come sta scritto su certe buste) ma questa è tutta un'altra cosa.
Dav sta imparando a cucinare, il che è un bene in generale. Si faceva già prendere dalla carne quando la domenica ci buttiamo su le braciole con la polenta, ma sta iniziando a sperimentare anche cose nuove. Una sera si è fatto una frittata che pareva una pizza e quando l'ha assaggiata era tipo "questa è una delle cose migliori che abbia mai cucinato" (il che potrebbe essere sia un bene che un male, dipende da che livello partite).
Io avevo una sfoglia prossima alla scadenza e delle mele che stavano cercando di farsi strada verso il bidone dell'umido e andavano fermate, così le ho tagliate a pezzi, le ho buttate dentro la sfoglia, l'ho chiusa tipo sofficino (era rotonda) e l'ho infilata nel forno. Tutte le volte che mi sono impegnata, mi sono usciti strudel più opinabili perché magari erano esplose fuori le mele o cose del genere.
In ogni caso, tra una pizza e uno strudel, sto continuando a dimagrire. Francamente non so neanche come faccio, perché se fosse per me mangerei il frigo intero tipo Tazmania. Ho l'app che mi tiene in riga.
Stamattina pesavo 56,9 kg.
Sono una delle poche persone che in quarantena sta dimagrendo, mi sa.