sabato 4 febbraio 2023

Dottori

Sono uscita dall'impasse e sono andata dalla dottoressa a farmi staccare qualche impegnativa.
In realtà me le sono fatte staccare mentre ero lì per farmi dare qualche giorno di malattia dopo che mi ero alzata un lunedì con la tendinite al piede, ma fa lo stesso.
Sono andata dal neurologo (hello emicrania, my old friend). Erano in tre, due dottoresse e il primario. Mi hanno fatto un sacco di domande e poi mi hanno fatto fare la passeggiata in riga, punte, talloni, occhi chiusi, toccati il naso, stringimi le dita. Quel tipo di cose da neurologi che si vedono anche nei film. Poi il primario ha detto che posso continuare con le medicine che già mi facevo vendere di straforo in farmacia (ci vorrebbe la ricetta, ma in realtà fanno tante storie e poi ti venderebbero pure la nonna). Almeno ora che me l'ha avallata, la mia dottoressa deve staccarla. Ha detto anche che per sicurezza non sarebbe una brutta idea fare una risonanza al cervello, quindi mi sono messa in lista d'attesa col SSN (perché sarò pure ricca secondo l'INPS, ma non è che ho 500+ euro da tirare fuori così sull'unghia).
Ho prenotato l'oculista e il primo posto libero è ad agosto. Credo che chiamerò la clinica dove andavo di solito e mi pagherò la visita.
Ho prenotato l'ortopedico e ci vado tra 10 giorni. Mi preparo a sborsare una non meglio precisata cifra (temo intorno ai 150/200) per i miei nuovi plantari. La schiena ringrazia, il portafoglio meno.
E ultimo, ma non meno importante, ho deciso di andare in terapia per l'ansia (o forse per l'autostima, credo che parta tutto da lì). Siccome fioriscono un sacco di servizi online che promettono di semplificarti la vita matchandoti con lo psicologo migliore per te, ne ho scelto uno che aveva buone recensioni e mi sono iscritta. Ho fatto il questionario, mi hanno matchata con una dottoressa e mercoledì ho il colloquio conoscitivo. Spero vada bene.
In verità non so bene cosa aspettarmi perché credo di essere andata da uno psicologo quando avevo sugli otto anni (non me l'hanno mai presentato come tale, ma col senno di poi non credo che potesse essere altro). Questo tipo si chiamava Silvio e andavamo tutte le settimane da lui a Treviso con la corriera (mia madre odia più di me guidare, e francamente a Treviso non guiderei nemmeno io), poi a volte mi faceva fare delle cose in studio e altre volte mi portava fuori a fare delle passeggiate. Non so neanche bene quale fosse il suo scopo. Credo avesse a che fare col farmi interagire con la gente, ma non saprei di preciso. Dovrei provare a chiedere ai miei. Mh, magari domani chiamo mia madre e glielo chiedo, tanto è domenica e ho i minuti.
Parlando d'altro, sto di nuovo lavorando a Oderzo.
L'avevo detto a Dav quando era l'ora delle convocazioni: "se c'è posto dalla Annamaria io torno là".
Mi chiama la tipa della segreteria, ciao come stai, solite cose, e le dico: "dimmi un po', cos'hai?"
"Allora ho un 31 agosto Parise/Colfrancui..."
"DAMMELO"
"Sei sicura?"
"Sìne, io torno dalla Annamaria"
Poi sono tre giorni qua e tre là, ma ragazzi sono due primarie e non dover andare alle medie è un tale sollievo.