mercoledì 8 aprile 2020

Cronache dalla quarantena/2

Avevo già perso il conto dei giorni il mese scorso, quindi non chiedetemi da quanto sto in casa.
Le cose procedono lentamente come sempre, c'è un bel sole e non si può fare un cavolo. In realtà io non sono una di quelle che con le belle giornate correrebbero al mare, sono più il tipo che apre un po' la finestra ed è sufficiente per arieggiare la casa, anche perché mettermi al sole significa tornare dentro rossa come le aragoste e non mi pare il caso.
Due weekend fa abbiamo tagliato l'erba del giardino, che non è tanto grande ma bisogna comunque starci dietro, e siccome avevamo solo il decespugliatore, Dav tagliava e io dietro a rastrellare l'erba. Il giorno dopo le gambe stavano divorziando dal resto del corpo, e non so neanche perché, mi sarei aspettata una cosa del genere dalle spalle casomai, ma non dalle gambe. Tra l'altro, dovremmo anche seminare i fiori ma non abbiamo ancora deciso dove e finirà che neanche quest'anno escono dalla busta (e poi li possiamo anche buttare mi sa).
Ieri dovevo andare in farmacia perché avevo finito lo zerinol (il mio mal di testa inizia a cambiare, e siccome lo zerinol contiene antistaminico mi aiuta quando inizia a farmi gonfiare e lacrimare l'occhio, e dopo aver letto delle cose sulle cefalee a grappolo ho iniziato a pensare che le mie sinusiti anomale non siano altro che grappoli, anche se forse è un po' azzardata come ipotesi, senza aver parlato con un neurologo) e invece di mettere fuori la macchina per fare quattro chilometri scarsi (tra andata e ritorno) ho preso la bici. C'era bel tempo e in venti minuti me la sono cavata, ma giuro che ad ogni macchina che mi sorpassava mi sentivo una ladra per il solo fatto di essere uscita di casa.
Sabato abbiamo fatto la pizza (non so neanche con che botta di culo ci siamo accaparrati un sacco di farina) e abbiamo scoperto che:
1. la caraffa graduata che avevo comprato quando eravamo a Jesolo è falsata. Tu misuri 300 di farina e poi sono neanche 250. L'abbiamo scoperto per caso perché Dav ha pensato di metterla sulla bilancia. Ora capisco perché la pasta della pizza era sempre poca.
2. la lievitazione di 24 ore con mezzo chilo di farina e 8 grammi di lievito (pari a 1/3 di cubetto, alla faccia di quelli che ne comprano dieci) funziona alla grande, e poi non devi neanche berci sopra un litro d'acqua. L'unica rottura è che dopo 12 ore devi fargli le pieghe, e ancora dopo altre 6-7, ma dovreste vedere come lievita. Mia madre ha sempre fatto la pizza con un cubetto/una busta e la faceva lievitare tranquillamente un pomeriggio (mettiamo 5-6 ore, non una come sta scritto su certe buste) ma questa è tutta un'altra cosa.
Dav sta imparando a cucinare, il che è un bene in generale. Si faceva già prendere dalla carne quando la domenica ci buttiamo su le braciole con la polenta, ma sta iniziando a sperimentare anche cose nuove. Una sera si è fatto una frittata che pareva una pizza e quando l'ha assaggiata era tipo "questa è una delle cose migliori che abbia mai cucinato" (il che potrebbe essere sia un bene che un male, dipende da che livello partite).
Io avevo una sfoglia prossima alla scadenza e delle mele che stavano cercando di farsi strada verso il bidone dell'umido e andavano fermate, così le ho tagliate a pezzi, le ho buttate dentro la sfoglia, l'ho chiusa tipo sofficino (era rotonda) e l'ho infilata nel forno. Tutte le volte che mi sono impegnata, mi sono usciti strudel più opinabili perché magari erano esplose fuori le mele o cose del genere.
In ogni caso, tra una pizza e uno strudel, sto continuando a dimagrire. Francamente non so neanche come faccio, perché se fosse per me mangerei il frigo intero tipo Tazmania. Ho l'app che mi tiene in riga.
Stamattina pesavo 56,9 kg.
Sono una delle poche persone che in quarantena sta dimagrendo, mi sa.

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