Attenzione: anticipazioni sulla trama.
Katy, una ragazza diciassettenne che (da non credere!) tiene un blog letterario si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia. Che ci volete fare, è cresciuta in Florida. Un bel (?) giorno però incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo (e ti pareva) del suo giovane vicino di casa: Daemon Black. Poi quell'incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma un giorno Daemon salva Katy da un’inspiegabile aggressione, bloccando il tempo con un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Katy, senza volerlo, c’è dentro fino al collo. L’unico modo per sopravvivere è stare incollata a Daemon (e ti pareva, di nuovo). Sempre che non si ammazzino prima, a suon di insulti...
Un bel giorno, Jennifer L.
Armentrout si è seduta alla sua scrivania e si è detta: oggi mi va di scrivere
un libro. No, anzi, facciamo una serie, è più proficua. E ha iniziato a
spremersi le meningi per inventarsi qualche bel personaggio mai usato e non
stereotipato. Anzi, non solo i personaggi, perfino la storia non doveva mai
essere stata raccontata. Ha scelto così di narrare una storia di simil-fantascienza
in cui una ragazza che si crede un cesso si innamora (forse) di un ragazzo che
è bello come [inserire paragone adeguato, fate voi], il quale però all'inizio
non vede l’ora di prenderla a calci nel didietro perché per qualche motivo le
sta sulle scatole ancora prima di averla vista. Ovviamente il ragazzo strafigo non è umano. E così la zia Jennifer ha perso in
considerazione i ragni radioattivi, la kriptonite e il vampirismo, ma
accidenti, erano già stati usati in altri libri. Tutti. Specialmente il vampirismo. Allora, cosa inventarsi? Mumble, mumble. Oh sì, facciamo che
sono degli alieni fatti di luce che vengono da un pianeta a millanta anni luce
dalla terra. Giusto.
Quindi, mister figo all’inizio
dice a miss cretina che lei deve girare al largo da lui, da sua sorella e
possibilmente anche da tutte le altre forme di vita nel raggio di cento chilometri,
salvo rimangiarsi tutto due pagine dopo, quando la invita a fare il bagno con
lui al lago. Seminudi. D’accordo.
Naturalmente a miss
cretina mister figo piace da morire ma non sia mai che lo
ammette, così ci sorbiamo trecentocinquanta pagine in cui i due non fanno altro
che beccarsi a vicenda, prendersi e mollarsi, e avvicinarsi con la faccia a mezzo
centimetro l'uno dall'altra ma senza mai baciarsi, quando è palese che sono due
cretini che non aspettano altro.
Ah, sì, dimenticavo che
ogni tanto saltano fuori gli alieni cattivi (e beh, cosa credevate, se ci sono
quelli buoni ci sono anche quelli cattivi, no?) e ovviamente se la prendono con
miss cretina per vendicarsi del fatto che mister figo ha ammazzato uno di loro
(vi ricorda niente? Bella e James?).
Insomma, due stelle per lo
sforzo di aver pensato agli alieni, che per il resto ho praticamente riletto
Twilight (e non sto qui a raccontarvi tutte le somiglianze, che forse ci
metterei meno a elencarvi le differenze. Ammesso che ce ne siano).
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