Continuo a pensare che non avrò mai più tredici anni.[1]
Note
1^ Ovviamente non avrò più tredici anni, non ho più tredici anni da quattordici anni, ma sentire Somewhere I belong era esattamente come tornare a quando ero giovane e stupida e Chester mi piaceva, e mi piaceva anche Mike, e non riuscivo mai a ricordarmi qual era Brad, quale Phoenix e quale Rob (Brad è quello con le cuffie, ma gli altri due non mi ricordavo mai cosa suonavano e buonanotte). Era esattamente lasciare che la musica pensasse al mio posto, e se penso a tutte le volte in cui ero incasinata i Linkin Park saltavano fuori sempre, o li cercavo di proposito o lo shuffle in un modo o nell'altro me li faceva arrivare alle orecchie, e alzando adeguatamente il volume tutto tornava ad essere piccolo e un po' meno difficile. Dopotutto, quando gli altri cantano dei loro demoni e scopri che qualche volta assomigliano ai tuoi, ti senti un po' meno di merda.
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