Siamo tornati da una settimana ma ho l'impressione che non siamo davvero tornati. O forse è solo che siamo pronti a ripartire, anche se non sappiamo quando potremo farlo.
Io dopo una settimana devo ancora svuotare lo zaino, sta lì sopra la sedia della scrivania (o per terra, se devo sedermi) ed è ancora pieno di roba che prima o poi forse tirerò fuori solo nel momento in cui mi servirà (o mi servirà lo zaino, chi lo sa). Devo ancora riordinare le magliette e i jeans (ho messo tutto nel cassetto, ma non bene) e non mi va di farlo, come se idealmente fossero già piegati per la prossima valigia. Dav oggi mi ha detto che sta portando le maglie di suo fratello perché la sua roba è ancora tutta nella valigia e la valigia è ancora lì chiusa come quando è scesa dal furgone domenica.
Non sono una a cui piace viaggiare, non partirei mai per l'estero e cose del genere, e probabilmente neanche per chissà quale città laggiù, ma tornare a casa è stata dura, è stata davvero dura. Un po' perché dopo sei mesi che vivi insieme ti sei abituato a fare certe cose e tornare a vivere uno per parte bene o male è lo stesso un po' un trauma, un po' perché per una volta nella vita vorrei davvero uscire dal bunker e non vorrei perdere l'occasione e tornare indietro, e un po' perché nonostante tutto Jesolo era diventata un po' casa.
Ora tocca ricominciare tutto di nuovo, a partire dal trovarci un lavoro preferibilmente serio e mettere via qualche soldo, per poterci permettere di guardarci intorno e trovare un posto per noi. Vorrei fare l'ottimista, vorrei dirmi che a Jesolo ci ho messo esattamente 16 giorni a trovare il primo lavoro e 38 per trovare il secondo e il terzo (poi il fatto che i primi due non siano andati è un altro conto, mi secca di più per il secondo per il quale ho perso un sacco di tempo e di opportunità, ma dopotutto il terzo mi ha fatta incassare ed essere a casa a pranzo, e non è una cosa da poco quando in due si hanno gli orari sfasati di tre ore e rischi di non incrociarti mai). Posso anche dirmelo, e posso cercare di essere ottimista, ma non sono sicura che qui andrà altrettanto bene e altrettanto in fretta, mi servirebbe una botta di culo bella grossa.
La verità comunque è che per la prima volta nella vita voglio defilarmi, voglio fare dei progetti grossi, voglio che le cose girino dal lato giusto, perché ne ho bisogno (e chi lo sa, magari un po' anche me lo merito).