Torno con Abbasso la ciccia perché non so più cos'altro inventarmi.
Stamattina pesavo 59,8 kg.
Sarebbe a dire che ho buttato in vacca tutto il duro lavoro della vita. Mi sono fatta in quattro per perdere 12 kg (in qualche fortunato giorno ero arrivata addirittura a pesarne 50 o 51) e adesso li ho quasi ripresi. Ogni mattina, quando mi peso e vedo che va su a vista d'occhio, quasi mi auguro di essere incinta, che almeno sarebbe un motivo valido per star diventando una balena (no, non sono incinta, e francamente per il momento non è neanche il caso).
Il fatto è che stavo già ingrassando un po' mentre stavo in fabbrica, perché tutto sommato stavo in piedi otto ore ma ero quasi ferma, il grosso del movimento lo facevo con le braccia, e non alzavo cose particolarmente pesanti da farmi fare ginnastica, e poi in mensa si mangiava bene. E figurarsi se io mi privo della pasta. Tutto raga, tutto, ma la pasta no. Da quando abito con Dav ho tagliato perfino il pane, perché non vale la pena di andare al panificio e quindi usiamo quello a fette, e giuro che mangio massimo due fette al giorno, e principalmente per pulire il piatto. Del tipo che se mi capita di mangiare dai miei, mia madre dopo un po' mi requisisce il pane dalle mani (e fa bene) perché altrimenti io lo finisco tutto, non perché ho fame ma perché è pane (ditemi che non sono l'unica).
La verità è che io ho voglia di mangiare. Non ho fame, è quello il fatto. Ho VOGLIA DI MANGIARE, che sarebbe a dire quando non è la pancia che ti dice "nutrimi", ma è la testa. È la testa che mi dice "c'è il pandoro, le merendine, i marshmallow, le sottilette, la coca coca e tutto il ben di dio del cesto di Natale eccetera", e io vorrei non ascoltarla, ma poi cedo perché è più facile stare ad aspettare Dav con la pancia piena. È più facile fare finta di niente e infilzare un marshmallow sullo stuzzicadenti per scaldarlo sul fornello. È più facile stare col culo sul divano invece che uscire a fare una passeggiata, specialmente ora che non so neanche dove andare perché la strada principale è pericolosa e la ciclabile inizia due chilometri più avanti, specialmente ora che ho una Switch e Zelda botw e una tv 65 pollici che mi torna comoda per sbavare su Link.
Se mangiassi solo quando ho fame, non mangerei mai. Neanche se mi alzo la mattina alle dieci e mezza e vado dritta al pranzo (per risparmiare 500 calorie della merendina), in quell'ora e mezza che aspetto non sento la pancia lagnarsi perché non le sto dando da mangiare. Perché non ne ha bisogno, ha un sacco di ciccia su cui sostentarsi.
Alla fine di ottobre avevo iniziato a scrivermi tutto ciò che mangiavo (la volta scorsa aveva funzionato, perché le cose "sbagliate" vano evidenziate e così l'obiettivo è avere una bella lista corta e pulita, ossia non ingozzarsi) ma dopo una decina di giorni mi sono stufata e mi sono tuffata nei cereali o nella maionese, non so. Mi sono arresa, come se fosse una possibilità. Come se nuotare nella Nutella fosse la soluzione ai rotoli di ciccia che sto nascondendo sotto la felpa.
Non lo è.
Non lo è, e io lo so, ma non so neanche cosa fare. Io ho voglia di mangiare, come a Jesolo quando mi alzavo a farmi gli spaghetti alle due di notte perché mi sentivo vuota e cercavo di riempirmi col cibo, solo che ora neanche gli spaghetti alle due di notte mi danno soddisfazione. Nel senso, la pasta da sempre soddisfazione, ma non mi fa sentire meglio. Né i biscotti, né le merendine, né il torrone, né i cereali, né il surimi coi fagioli e i peperoni, a volte neanche il panino col pomodoro. Mangio, e quando ho finito vorrei mangiare ancora perché non mi ha dato soddisfazione. Così finisce che 1. ho mangiato e non mi sono tirata su e 2. mi sento pure peggio perché so che domani mattina dovrò montare sulla bilancia e peserò di più (potrei non salirci, ma non cambierebbe molto).
Voi lo sapete, l'ho sempre detto chiaramente, non mi interessa essere una modella. Non me ne frega di entrare in una 38 e di avere delle gambe come stuzzicadenti e delle cosce che non si toccano neanche per sbaglio, non me ne frega di tutto ciò. Vorrei semplicemente essere normale, e anche se vista così non sembro particolarmente grassa, io mi sento enorme e non va bene. Si presume che a trent'anni una abbia fatto pace col suo corpo, ma non è così. Avevo fatto pace col mio corpo quando pesavo 55kg, che non erano in ogni caso il mio peso forma (a quanto pare dovrebbe essere 52) ma erano accettabili. Entravo nelle braghe, non dovevo preoccuparmi per la taglia delle magliette (qualche volta entravo in una S, non capitava da quando avevo tipo 12 anni), ero perfino andata al mare col costume. Nel senso, non coi pantaloncini.
E comunque, al netto delle paranoie sui vestiti, non posso pesare 60 kg perché mi fanno male i piedi e le ginocchia a tenermi su. Farà ridere, ma già ho problemi di postura per conto mio, ci mancano solo chili extra da farci pesare sopra. Giuro che a volte al lavoro volevo appoggiare il culo (e non potevo) perché mi facevano male i talloni a starci sopra.
La cosa peggiore di tutta la faccenda è che, finché stavo dai miei, non avevo libero accesso alle schifezze. Nel senso, al massimo rubacchiavo qualche merendina, una sottiletta, cose così, perché mia madre non faceva entrare in casa cose tipo le patatine e la coca cola e altra roba che ti ingrassi solo a guardarle la confezione. Adesso, col fatto che la spesa ce la facciamo e ce la godiamo, è molto più facile che nella credenza ci sia la coca cola (ne tengo un po' per le emergenze, tipo il mal di testa[1]) o le croccantelle o i marshmallow e cose così, perciò quando le hai sottomano è pure più facile mangiarle. La soluzione sarebbe non comprarle, e lo so perfettamente, ma non avere assolutamente niente da sbocconcellare mi manda ancora più fuori.
Note
^1 Giuro che è vero, in alcuni soggetti (tipo io) la caffeina aiuta per il mal di testa, e siccome non bevo caffè, la coca cola è la scelta più veloce. Ovviamente non sempre funziona, il più delle volte poi devo ricorrere alle pastiglie (che contengono caffeina, oltre ad altri principi attivi che mi stendono ma siccome funzionano amen).
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