martedì 18 dicembre 2012

Ricordi di presepi passati

Tradizionalmente le decorazioni di natale si fanno l’otto dicembre, o almeno così dicono tutti. Io sono abbastanza sicura che alla fine ognuno le fa quando ha tempo. Io, per esempio, mi sono messa oggi. Avrei potuto iniziare anche prima, ma non avevo voglia. Non è che non mi piaccia mettermi a montare l’albero, a controllare se le lucette funzionano o se si sono suicidate durante l’estate, nascondere tutti i metri di prolunga lungo il battiscopa e cose del genere, ma non è più emozionante. Quando ero piccola, far stare in piedi l’albero, coprire il vaso con la carta crespa rossa, metterci su le palline, inscoccettare le spine tutte insieme, andare a muschio per il presepio era tutto bello. Perché poi, l’albero era sempre quello, le cose che ci appendiamo hanno come minimo la mia stessa età, la vera opera di alta architettura era il presepio. Mettevamo un bancale (quanto sarà lungo un bancale, un metro?) per fare la base e poi varie scatole e pezzi di legno e altra roba per fare la montagna dove c’era la grotta. Penso venisse una cosa lunga circa un metro e mezzo. Poi iniziavamo un mese prima a mettere via i sacchetti del pane, quelli grandi marroni perché ci servivano per le montagne e prendevamo su cesti di muschio da sotto al pino in giardino (e non solo) e riattaccavamo il cotone in cima alle casette di cartone, tagliavamo la stagnola per fare i fiumi e laghi, e se negli ovetti Kinder trovavo delle pecore o dei cani li mettevo in parte per aggiungerli al gregge (penso di avere più pecore che altre statuine). Tutte le estati quando andavo in montagna tornavo a casa con le tasche piene di sassi, anche grossi, e ho finito per averne due scatole (del gelato da un kg) che mi servono appositamente per il presepio. E poi, quando tutto era pronto, muschio e sabbia per terra e statuette posizionate, ci davamo una bella infarinata, perché per qualche strano motivo a natale doveva esserci la neve.
Adesso abbiamo abolito il bancale, il muschio, i metri di montagna, le casette di cartone con sopra la neve e la farina. Non c’è più spazio per permetterci di occupare due metri quadri di stanza con albero e presepio. Devo farlo sopra una cassapanca che sarà poco più di mezzo metro, e metà spazio lo occupa la capanna da sola. Per il suolo uso solamente la carta marrone che vendono per fare le montagne e qualche sasso (le due scatole le ho ancora).
Un po’ mi manca il presepio chilometrico, a dire il vero.
 
Natale 2001
Natale 2012

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