Buon quasi-2016 a tutti, ed eccoci con le recensioni-lampo di dicembre. Non è stato un mese proficuo perché alla fine leggo solo nei weekend, ma fatevi lo stesso ispirare da questi titoli.
Attenzione: possibili anticipazioni sulle trame.
Patrick Ness - Sette minuti dopo la mezzanotte êêêê
Come al solito i titoli italiani sono tradotti aprendo a caso il vocabolario, comunque stavolta può passare, perché è esattamente sette minuti dopo la mezzanotte che succede. Sette minuti dopo la mezzanotte, il mostro arriva, con le sembianza del tasso che Conor vede fuori dalla sua finestra. E ogni notte gli racconta una storia, fino a quando toccherà a Conor raccontare la sua.
Francamente mi scocciano un po' tutti questi libri in cui qualcuno sta tirando gli ultimi, in cui si spera che si salvi e tutto, magari per mano
del mostro o di qualche altro genere di miracolo o magia o quello che è.
Le storie sono fra tutte le cose più selvagge. Le storie inseguono, predano e mordono.
Oliver Sacks - Vedere voci, un viaggio nel mondo dei sordi êêêê
Zio Oliver ♥
Molto interessante, sia perché la sordità non è un argomento di cui in genere si parla, sia per come funziona il cervello (la qual cosa mi affascina sempre).
Romolo Giovanni Capuano - 111 errori di traduzione che hanno cambiato il mondo êêê
La prima metà circa, è molto diciamo "eretica", parla di errori di traduzione della Bibbia, anche molto pesanti, che se praticamente sovvertirebbero tutta la religione.
Il resto parla di errori di traduzione di interpreti e cose così, che francamente mi pare strano, con le cavolate che sono venute fuori, che ci siano state solo due guerre mondiali.
Jenny Han - Tutte le volte che ho scritto ti amo (To all the boys I've loved before #1) êêêê
Pensavo (anzi, ne ero sicura) che alla fine Lara Jean si sarebbe messa con Josh, dopo che per anni gli aveva sbavato dietro. Pensavo (anzi, ne ero sicura) che si sarebbe stancata presto di Peter, visto che lui è tutto l'opposto di Josh e visto che la sua ex non li perde d'occhio un secondo (io non potrei stare con uno con la sua ex che ci controlla col binocolo cosa facciamo e magari poi lui anche la va a trovare, ma scherziamo?). Invece la fine (che poi non è una vera fine, perché ovviamente siamo al cospetto di una serie) mi ha lasciata un po' perplessa, da una parte capivo la sua scelta (più o meno), ma dall'altra avrei fatto volare dalla finestra il Kobo (ma meglio di no, povero caro, l'ho anche pagato un mucchio di soldi) perché non era il finale che volevo. Zia Jenny, fuori il prossimo che devo sapere cosa succede poi.
David Almond - Skellig êêê
Non lo so, probabilmente l'idea era buona ma non mi ha detto granché. Prima Skellig non vuole avere a che fare con nessuno, poi quando lo spostano magicamente è molto più gentile e tutto. Mi pare un po' una scemenza. Se uno vuole farsi aiutare, secondo me coglie tutte le occasioni, non quelle che gli vanno bene.
Maggie Stiefvater - Sinner (I lupi di Mercy Falls #4) êêê
Spero vivamente che questo sia davvero l'ultimo, perché non sopporterei un altro libro di pare di Isabel, e di Cole che non dovrebbe essere lupo ma prova in tutti i modi ad esserlo.
Lei è a dir poco insopportabile, si crede come se fosse mezzo metro al di sopra di tutti gli altri e prova in tutti i modi a non farsi toccare dai sentimenti (qualsiasi tipo di sentimenti) perché sennò pensa che andrebbe in pezzi o chissà cosa. Dio, magari andasse in pezzi. È così che funziona, sennò sei boh, una scultura di ghiaccio?
E lui, che insiste a voler dimostrare che non è più il Cole di una volta e che le corre dietro come un cagnolino e tutto. Cioè, dalle un bel calcione sul didietro. Visto che fa finta di non volerti, che non ti abbia.
Tre stelle, mi ha fatto troppo salire il crimine.
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