sabato 6 novembre 2010

Ti prego, spéttolati

C'è una tipa al cg che è di una pettolaggine inaudita. Che quando la si nomina, si ha paura che salti fuori all'improvviso (della serie "lupus in fabulaaaargh!"), che non si è tranquilli nemmeno a casa, perché sa indirizzo e numero di telefono di tutti ed è capace di venire a tampinarti alle ore peggiori. No, non scherzo. Una specie di stalker, praticamente. Credo che il suo problema sia come quello di alcuni iperattivi con cui ho lavorato, fanno casino e parlano sempre perché hanno bisogno di farsi notare e di inserirsi nel gruppo. Ma da inserirsi a diventare a dir poco insopportabile, fa un po' di differenza. Oggi pomeriggio, ero in procinto di schiaffeggiarla, perché aveva passato il limite.
Poi, dopocena, ho avuto uno scambio di mail con mio fratello per informarlo sulle novità del pomeriggio, dato che non si era fatto vedere. E gli ho raccontato, giusto perché se ne renda conto. Io in effetti ho una teoria...

kat: devo capire se la D. è segretamente innamorata di te e di conseguenza è gelosa del fatto che siamo sempre appiccicati, oppure se semplicemente pensa che io abiti nel tuo armadio o sotto il tuo letto, perché non la smette di rompermi le palle a chiedermi di te.

marco: Cioè??? Racconta.. Cosa ti chiede di me? La potrei denunciare per violazione della privacy.
(come avrete capito, anche mio fratello è curioso come una scimmia)


kat: io la prenderei volentieri a schiaffoni, sono più efficaci di una denuncia...oggi non ho fatto neanche tempo di arrivare in stanza e levarmi il giubbotto che, come saluto, mi ha detto: "la tua TARMA non è ancora arrivata". Allora, due cose, signorina.
Numero uno, "tarma" è © mio, tu non ti puoi permettere di chiamare così mio fratello, a meno che io non ti dia il permesso. Eccomunque, per te (e per tutti gli altri) ha un nome proprio, quindi sei pregata di usare quello.
Numero due, me ne sono accorta che non c'è, porto gli occhiali per qualcosa. Che comunque, stai sicura che se era lì, la mia tarma, andavo a fargli un po' di fusa addosso. Alla faccia tua, imbecille di una ragazza.
Poi mi ha chiesto ottanta volte se non arrivavi, dov'eri, perché non c'eri, perché non venivi a mangiarti i muffin, ma sa che ci sono i muffin, vero? Che non se lo sia dimenticato...ah, no, figuarti se si dimentica la roba da mangiare, beh, e allora dov'è? Cazzo, sono la badante di Marco ioooooo?
(vedete che figa che sono, cito anche la Bibbia "sono forse io il custode di mio fratello?" Genesi 4,9)


marco: Ecco potevi dirglielo...

kat: mi pareva abbastanza intuitivo, anche senza dirglielo. Io continuo a pensare che sia gelosa come una scimmia, non trovo altre soluzioni sensate (a parte che, diciamocela tutta, con lei niente ha davvero senso).

I muffin che avevo portato sono spariti in un batter d'occhio, anche se non facevano una bella impressione perché in forno si erano mezzi sbrodolati fuori dallo stampino.

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