È un altro pomeriggio noioso in biblioteca. Ogni tanto viene dentro qualcuno, ma sono già le quattro e si saranno viste sì e no otto persone. La gente arriva tutta sul tardi, tipo dalle cinque e mezza in poi. In realtà non mi secca più di tanto se non c'è gente, almeno posso cazeggiare allegramente con otto schede di internet aperte, che se solo mi sogno di farlo a casa mi esplode il computer.Sto aspettando che arrivi Marco, sempre se arriverà, con le foto di sabato. Dobbiamo fare dieci postazioni e lui ha scattato grossomodo centocinquanta foto. A parte il fatto che probabilmente neanche ci ricorderemo tutte dove sono, anche sceglierle sarà un casino.
A proposito di foto, ieri sera ho mostrato a mio padre quelle che avevo fatto nel pomeriggio, e quando mi ha detto "belle, brava" in quelle due parole c'era sottintesa l'intera frase "a cosa ti serve una macchina nuova e costosa quando riesci già a fare foto belle con quella che hai?". Ho fatto finta di non cogliere.
Ho fame, e nell'armadio non c'è niente, e comunque non dovrei mangiare perché ho un didietro enorme come una balena (cit.), cosa di cui tendo a fregarmene e a strafogarmi lo stesso. Un paio di pancakes col miele adesso ci starebbero proprio bene, ma potrei anche accontentarmi di una fetta di pancarrè con la marmellata.
Per di più, un'altra cosa che mi lascia perplessa, è che la famosa gita a forse-Rimini, è a Rimini solo per la mostra "da Vermeer a Kandinsky", e poi nel pomeriggio si va a San Marino. Certo l'accoppiata San Marino+macchina fotografica nuova è decisamente allettante, però a dire il vero a me interessava di più passare del tempo a Rimini e non per via della mostra. Bah, ci penserò.
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