Saremo tutti amici,
saremo mille voci,
un coro che cantando cancellerà
le lingue e le distanze,
non conteranno niente.
Sapete, non dovrei mai guardare le partite di calcio, che a vedere come gioca la nostra nazionale mi cadono le braccia, e pensare che di calcio nemmeno me ne intendo. Ma in realtà non sono qui per parlarvi della partita. Oggi sono stata a Villorba in cooperativa per il corso di laboratorio artistico a farmi dare due tre idee, che poi sono più o meno quelle che avevo già. Dovrò darci una sistemata, ma quelle sono le idee olimpiche. Ah, già, non vi ho detto che il tema di quest’anno è: “olimpiadi in fattoria”, quindi olimpiadi e animali, e un giorno andiamo anche all’ippodromo. Per il resto non so niente di preciso, dobbiamo ancora parlarne bene.
Alla fine il tizio con cui avevo fatto il colloquio lunedì mi ha richiamata oggi pomeriggio per dirmi che gli è arrivata una cifra astronomica di IMU da pagare e quindi per un paio di mesi deve arrangiarsi senza segretaria perché non ci sta dentro, e che magari ne riparliamo più avanti. Non so se l’IMU sia una scusa, ma potrebbe anche essere vero, dato che tra casa e capannone e tutto il resto mi pare di aver visto che è una gran estensione di fabbricati. In sostanza almeno adesso so che sono libera di dedicarmi ai centri estivi senza altre rogne, e senza stare in sospeso con altra gente.
In questi giorni ho avuto delle grandi visioni della festa finale, tutte assolutamente coreografiche e tutte assolutamente non fattibili, specialmente senza la Ele, che io mi inciampo anche solo a fare due passi. Però davvero, erano belle. Cose tipo dividere i bochie in 5 gruppi con le magliette dei colori dei cerchi della bandiera e poi far entrare un sesto gruppo di tedofori con le fiaccole che avremo costruito durante i laboratori, e dietro appendere tutta una riga di bandierine di tutti gli stati, anche quelle fatte durante i laboratori, e poi chiamare i bochie uno a uno e consegnargli la famosa medaglia di cartone che si saranno costruiti sempre al laboratorio (Salgareda 2012, famosa sede olimpica). Sono una visionaria, lo so, ma il fatto è che le idee non mancano, il problema casomai è realizzarle.
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