giovedì 11 settembre 2014

Cinque autori che vorrei che fossero miei amici per la pelle

Nella puntata precedente: Cinque svampite letterarie che prenderei a badilate sulla testa.

Il titolo completo di questa puntata è "Cinque autori che vorrei che fossero miei amici per la pelle per poterli chiamare al telefono tutte le volte che mi gira", e riconoscerete di certo la citazione di Holden Caulfield (considerato che Holden mi sta antipatico, sono anche magnanima a concedergli una citazione nel mio blog, oltretutto il giorno del 4° compleblog). Comunque, veniamo a noi. I cinque fortunati sono:
#1 John Green
Lo amo. Se non fosse già sposato, andrei di corsa in America ad accaparrarmelo io, se non altro leggerei i suoi libri in super-anteprima. Trovate la recensione di Teorema Catherine qui.
#2 Kathy Reichs
Uhuh, ossa. Cadaveri, autopsie. Ryan. L'ultimo libro mi ha lasciata un po' così, ma Kathy Reichs mi dà sempre grandi soddisfazioni.
#3 Andrea Vitali
Anobii mi dice che ho già letto 10 libri suoi, e dire che fino a dicembre a momenti non sapevo neanche chi fosse.
#4 Neil Gaiman
Neil è Neil, niente da fare.
#5 J.K. Rowling
La amo con tutti i nomi che vuole mettersi (tipo Robert Galbratih) e con tutti i personaggi che vuole inventarsi, anche se la chiamerei principalmente per farmi raccontare qualche altra storia su Harry. La recensione di Harry Potter è qui e di Il richiamo del cuculo è qui.
Altri che vorrei mettere in lista:
- Oliver Sacks: con lui parlerei volentieri anche di medicina
- Roald Dahl: l'avrei messo nella lista, ma è morto nel 1990
- Francesco Dimitri: mi sa che è uno un po' strano, ma i libri non sono male (recensione di Alice nel paese della vaporità qui).
- Carlos Ruiz Zafón: <3
Nella prossima puntata: Cinque personaggi antipatici (ma proprio antipatici da morire).

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