martedì 3 luglio 2012

Quelli che al centro estivo si divertono

Domani è appena il terzo giorno di centro estivo e ho già collezionato innumerevoli perle. E pensate che non abbiamo ancora iniziato a distribuire la posta.
Ieri mentre pensavamo al nome della squadra ho detto ai bambini che poi dovevamo inventare anche un motto e, come c’era da immaginarsi, mi hanno chiesto cos’è un motto. Vi giuro che non mi sono neanche resa conto di aver risposto “niente, è un matto col botto” fino a che non avevo finito di dirlo. Naturalmente non l’hanno capita, ma dopotutto Il re leone è uscito dieci anni prima che nascessero.
(Per chi di voi non l’ha capita, ecco il dialogo:
[Timon e Pumbaa cantano l’inizio di Hakuna Matata]
Simba: hakuna matata?
Pumbaa: è il nostro motto.
Simba: cos’è un motto?
Timon: niente, è un matto col botto!
[Timon e Pumbaa ridono])
Poi come al solito è partita la solita riga di domande: quanti anni hai maestra, qual è il tuo colore preferito, che numero di scarpe porti, hai un fratello, di che colore sono le tue mutande, qual è il tuo codice fiscale. Anzi, no, l’ultima ancora non me l’hanno fatta.
Oggi, coi piccoli, c’è stata una gara di errori di ortografia, tra cui spiccano laVoratorio, laboraTTorio e sGultura. Per fortuna me ne sono accorta prima che colorassero. Mi sa che io alla fine della prima elementare non face più di questi errori, comunque vabbè.
Ma il clou è stato quando stavano colorando con le tempere. Ho detto: attenti a non rovesciare il bicchiere dell’acqua, e ovviamente tre secondi dopo qualcuno ci ha sbattuto addosso e ha lavato tavolo e pavimento. Allora la mia aiutante, che è in classe con Marco, si è messa a dire “eine Katastrophe!” come dice sempre la loro prof di tedesco quando sbagliano qualcosa. Io l’ho ripetuto, in modo ancora più tedesco, memore di tutte le volte che l'ho sentito dire da Marco in biblio e ci siamo messe a ridere come due sceme e tutti i bambini ci guardavano e noi non riuscivamo a fermarci.
Insomma, la verità è che lì dentro quelli che si divertono un mondo siamo noi.

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