venerdì 23 agosto 2013

Recensioni: Shadowhunters - città di ossa

Shadowhunters – Città di ossa (The mortal instruments – City of bones) è un romanzo urban fantasy di Cassandra Clare.
Attenzione: anticipazioni sulla trama.
Clary Fray, una quindicenne newyorkese goffa e sfigata (lo dice lei, no? In più è anche nana e piatta) una sera decide di andare con il suo migliore amico, Simon (ancora più sfigato e goffo di lei), al Pandemonium, una discoteca di New York. Mentre ballano, Clary vede un ragazzo coi capelli blu, che per tutto il tempo in cui rimarrà nel libro non avrà mai un nome, entrare in un magazzino senza essersi accorto di essere seguito da altri giovani armati. Clary, che pensa di poter tenere testa a due tizi muniti di coltelli (e Dio solo sa cos’altro), entra anche lei nel magazzino e scopre che il tizio coi capelli blu è un demone e che gli altri sono Nephilim, che in teoria lei non dovrebbe riuscire a vedere, ma li vede. Vede anche il corpo del demone che sparisce nel nulla. Simon lo sfigato, arrivato coi rinforzi, la trova nel magazzino a guardare il muro come una deficiente.
Qualche giorno dopo, siccome Clary non è fortunata neanche un po’, un demone ha la meravigliosa idea di attaccare a casa sua, e guarda caso, Jace, uno dei ragazzi coi coltelli (che si fanno chiamare Shadowhunters, o Cacciatori), arriva a salvarla. La portano quindi all’Istituto, che è il luogo in cui vivono gli Shadowhunters di New York, e lì Clary scopre che anche sua madre era una Cacciatrice, anche se ha fatto di tutto per impedire che Clary lo sapesse, arrivando a cancellarle la memoria. La madre, intanto, è stata rapita e nessuno ha la minima idea di dove si trovi.
Con l’aiuto di Jace, Isabelle e Alec (il quale è gay, e Clary se ne accorge dopo tre minuti, invece Jace, che lo conosce da una vita non se n’è mai accorto, il che è francamente assurdo), trovano Magnus Bane, lo stregone che le ha periodicamente cancellato la memoria, che gliela fa riavere, e poi scoprono anche che Valentine, un cacciatore rinnegato che aveva sconvolto molti anni fa il Mondo Invisibile, sembra essere ritornato e a lui sembra essere legata la scomparsa di sua madre. Il piano di Valentine è quello di trovare la Coppa Mortale, un calice con il quale si possono creare nuovi cacciatori di demoni, per riportare la purezza nel mondo (non vi ricorda qualcosa?). C’è ovviamente qualcuno che fa il doppio gioco, e così Jace viene rapito e Clary, facendosi aiutare da un esercito di lupi mannari, vanno alla ricerca di Valentine. Lo trovano, ma lui fugge con la coppa, e lascia dietro di sé una rivelazione: Clary e Jace sono fratelli, e lui è il padre di entrambi. Ho omesso di dirvi che Clary e Jace si erano baciati due volte un centinaio di pagine prima. L’avrei strozzato.
Fine del primo libro.

Ci sono parti così dementi, che scriverci una recensione cattiva dovrebbe essere una passeggiata. Nelle prime sessanta pagine sono riuscita a trovare tre volte frasi che la Meyer aveva usato per descrivere Edward (come Edward chi, Edward Cullen, no? Chi altri ha i capelli color bronzo e gli occhi dorati e per di più, quando non ha niente da fare suona divinamente il pianoforte?), la porta del castello errante di Howl, la spada di Percy Jackson e poi un miliardo di citazioni (rivedute e corrette) di Harry Potter. Per primo c’è il demone che parla come il basilisco “uccidere, fare a pezzi, squartare”, poi più avanti c’è la signora Figg (Dorothea), la moto volante di Sirius, i Fratelli Silenti che fanno il legilimens, la foto dell’Ordine della Fenice… ops, ho sbagliato libro. Poi c'è di nuovo Percy Jackson, stavolta con la Foschia, i Doni della Morte, il Paiolo magico, Voldy...
E quando stanno combattendo contro il demone a casa di Dorothea, sono in tre Cacciatori e ce ne fosse uno che pensa che i demoni odiano il sole, no, deve intervenire Simon. Dio, che crudi.
Se voi vedeste il mio pdf (col cavolo che compravo anche il libro), scoprireste che è pieno di frasi evidenziate con le note a margine (virtuali) a proposito di cosa mi ricordava o di quanto assurdo è quello che sta succedendo. Il colpo di scena che sta alla base di tutto (il primo, poi in teoria, secondo lei, ce ne dovrebbero essere anche altri), l’ho capito con tipo ottanta pagine di anticipo. Era così ovvio che Jocelyn fosse sposata con Valentine. E per la logica di tutto questo, era ancora più ovvio che Clary fosse sua figlia, no? No, la zia Cassandra l’ha fatto passare come un colpo di scena memorabile. Il colpo di scena del secolo.
L’unica cosa buona, è che la scrittura è scorrevole.

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