Dimagrire è difficile. Qualsiasi idiota vi dica il contrario è idiota e pure bugiardo. Ci vogliono costanza e volontà, e magari anche un po’ di sostegno psicologico da parte della famiglia non sarebbe male. Sarebbe a dire che mentre tu ti trattieni non è carino da parte di tuo padre parlarti di cioccolata e caramelle.
Cerco di dimagrire da quando avevo 14 anni. Detta così, penso che vi immaginiate una ragazzina-balena, ma non è così. Cerco di dimagrire da otto anni e il peso di partenza è praticamente sempre lo stesso.
La prima volta che ho iniziato mi sono fatta un anno di palestra, che odiavo con tutta me stessa, e non ho buttato giù un grammo. Ero in seconda superiore.
Poi, scaduto l’abbonamento, in palestra non ci ho più messo piede. Mi sono comprata i roller. Ho iniziato a pattinare quasi tutti i pomeriggi, mi facevo quasi 5km di giro ogni giorno. Sembrava quasi andare tutto bene, ma era il periodo della terza superiore, in cui ho toccato il mio peso massimo: 66kg.
Ho continuato a pattinare. Alla fine della quarta pesavo 62kg. Non era molto, ma ero abbastanza contenta. Poi, mi vestivo tutta larga, con certe felpe enormi e cose del genere, quindi non si notava tanto. Il punto è che, pur muovendomi, continuavo a mangiare. Pattinavo, tornavo a casa e svuotavo il frigo. E tutto l’esercizio andava a farsi benedire.
Quando ho iniziato l’università a Venezia ho dovuto iniziare a camminare. Alla fine del primo anno ero arrivata a 58kg. Non ci credevo nemmeno io. Ero arrivata sotto ai 60 senza nemmeno patire la fame. Ma è durato poco. Pur continuando a camminare, i due anni successivi non ho perso un grammo, anzi, ero ingrassata di nuovo.
Quest’anno, in un solo mese di centro estivo (durante il quale in genere si dimagrisce) ho messo su 3kg. Non so neanche come ci sono riuscita.
Comunque prima o poi viene il momento in cui ti alzi la mattina e decidi che non puoi continuare ad allargarti, e che devi fare qualcosa. E siccome mi conosco e so che le merendine sono più buone dei sacrifici, che ho bisogno di auto-regolamentarmi e tenermi d’occhio e farmi fare esattamente quello che devo, ecco qui il mio nuovo appuntamento col blog: abbasso la ciccia (nel senso, anche, che se ne va). E non importa se a voi non interessa, serve a me per sputtanarmi pubblicamente e farmi lavorare.
E poi, volete mettere la gioia di poter scrivere “sono dimagrita”?
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