Alieni in Italia –
Invasione fredda è un eBook di Fabrizia Pizzuti (la trovate su aNobii col nick “la Debellatrice”, e
più in generale in internet come “Avstron”).
Attenzione:
anticipazioni sulla trama.
L’Europa è invasa da
alieni replicanti che, prendendo le sembianze e il posto di un umano (questo mi
ricorda quel film da cui escono le copie dai baccelloni, che non so come si
intitola perché non sono una patita di fantascienza e non l’ho mai visto, anche
se effettivamente non credo che questi alieni escano da lì), cercano di
accoppiarsi con gli umani per creare degli ibridi. Per toglierseli dai piedi, l’Unione
Europea ha inviato delle task-force di debellatori, provenienti in particolare
dalla Scandinavia. Uno di questi è Erik (a quanto pare, il più figo di tutti), e
Betta, che lo aveva chiamato per far fuori un alieno che aveva preso le
sembianze della madre, lo invita a restare. In seguito Erik le propone di
prendere il brevetto di debellatrice e di diventare sua socia.
Betta si applica, e non
solo allo studio degli alieni e di come farli fuori. Potrei dirvi che Betta si
è innamorata di Erik, ma lei negherebbe. In ogni caso, finiscono spesso per
dormire nello stesso letto (eccetera, eccetera. Non vorrete mica che vi
racconti per filo e per segno cosa combinano, vero?). Da quando sta con Betta,
Erik sembra molto più rilassato, ma le cose precipitano quando vengono chiamati
a ispezionare una grossa tana. Dentro, oltre ai soliti alieni col sangue
giallo, quelli che vengono ridotti in poltiglia a martellate, ci sono anche dei
guerrieri. E qualcos’altro. Qualcosa di cui è meglio non parlare. Erik e gli
altri vengono attaccati e finiscono in ospedale, e qui scopriamo la sua storia,
di come è diventato debellatore. Per un po’ tutto tace, finché un giorno i tre
grandi capi dell’esplorazione iniziano a ficcare il naso a proposito del
qualcosa-che-non-deve-essere-nominato nella tana. Erik è diviso tra il voler
scoprire che cosa hanno in mente quei tipi e la versione che ha concordato con
gli altri.
La pressione però è tanta.
Betta si sente in colpa per un ragazzo ammazzato dagli alieni, ed Erik medita
di tornare in Svezia per un lavoro di consulenza. Betta acconsente, e cerca
così un nuovo aiutante per continuare a martellare gli alieni in assenza del
Vichingo. Serena si aggiunge alla squadra.
Se devo essere sincera, la
fantascienza non è il mio genere. Gli alieni non mi dicono niente, gli svedesi
non sono il mio tipo di ragazzo ideale (ho dei problemi? Pazienza). Perfino Betta
è così gentile che prende gli alieni a martellate (questa forse non la
capirete).
Ho letto questo libro
penso trenta volte, a pezzi, più volte gli stessi pezzi, sistemando e
correggendo in anteprima la storia di Erik e Betta, facendo battute,
inorridendo, infuriandomi, chiedendomi cosa le passava per la testa a volte. L’ho
letto, l’ho corretto, l’ho visto crescere. È un libro che, solo per questo, non
posso schifare completamente. Ogni volta che lo leggevo, che rileggevo, c’era
qualcosa di cambiato, qualche particolare che andava al suo posto. Un passo in
più verso il libro.
Ho dato chances ad autori ben
più analfabeti, persone che scrivono peggio del bambino a cui do ripetizioni
(il che è tutto dire, visto che di solito devo correggere pesantemente i suoi
temi), quindi trovarsi in mano un libro scritto bene già da subito è una
goduria, veramente. Una libridine.
Solo di una cosa vi
avverto: se siete i tipici lettori-videogiocatori resterete delusi, perché non
c’è il boss. Sì, avete capito bene, niente boss finale con cui ammucchiare una valanga
di punti e passare ai titoli di coda coi crediti. Niente boss alieno da
martellare, prendete nota.
Vorrei anche ricordarvi che
si tratta di un ebook illustrato, con magnifici disegni di Lorenzo
Daddi, che quasi ti viene da chiederti perché non farne una graphic novel.
Trovate un sacco di altre
informazioni (serie, niente sviolinate) sul sito dedicato http://alieninitalia.wordpress.com
e su http://www.etereabooks.com/catalogo/alieni-italia.
Provatelo.
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