sabato 2 novembre 2013

Hunger Games, il libro e il film

Non più di un mese fa, mi sono bevuta in tre pomeriggi Hunger Games e seguiti.
Per chi non la conoscesse, eccovi la trama (del primo).
Attenzione, anticipazioni!
Nel distretto 12, come in tutta Panem, è il giorno della mietitura, ossia il giorno in cui vengono estratti i nomi dei tributi che andranno a combattere agli Hunger Games a Capitol City. I due tributi che partono dal 12 sono Katniss Everdeen, offertasi volontaria al posto della sorella, e Peeta Mellark, il figlio del fornaio. Secondo le regole degli Hunger Games, dei 24 tributi solo uno sarà il vincitore, ossia quello che per ultimo resterà vivo nell'arena.
Ogni coppia di tributi ha un mentore, ossia un vincitore delle edizioni passate, e il mentore di Katniss e Peeta è un ubriacone di nome Haymitch. Appare subito chiaro che Haymitch, abituato a veder vincere i ragazzi dei distretti più ricchi, non è abituato ad aiutare i suoi tributi, ma Katniss e Peeta si dimostrano combattivi, e Haymitch decide di aiutarli a restare vivi nell'arena. Ma che succede? Durante l'intervista pre-Hunger Games, Peeta rivela di essere innamorato di Katinss, molto innamorato e da molto tempo. Il pubblico ormai li adora. Ma le regole sono chiare, solo uno sopravvive. Finché, nel corso dei giochi, la regola viene cambiata. Se entrambi i tributi sopravvissuti alla fine dei giochi sono dello stesso distretto, possono essere incoronati entrambi vincitori. Peccato solo che Katniss e Peeta si sono persi di vista e che lui è gravemente ferito...

Ho subito pensato che PER FORTUNA non avevo fatto l’errore di vedere il film prima di leggerlo. Adesso però, dopo essermi gustata tutti tre i volumi in sequenza, l’ho preso e l’ho guardato, e sono anche rimasta abbastanza contenta, visto che di solito i libri meravigliosi vengono scannati per farli entrare nel film.
Hunger Games è abbastanza fedele, anche se ovviamente hanno dovuto tagliare tutti i pensieri di Katiniss, e facevano comodo (almeno lei non è come Bella Swan che si fa tre pare in un pensiero). Non è neanche particolarmente sanguinoso, pensavo peggio visto muoiono in ventidue.
Peeta mi è piaciuto molto, a differenza della tipa che fa Katniss, il che è abbastanza assurdo, visto che nel libro l’avevo trovato alquanto detestabile. Evidentemente, il fatto che sia carino depone a suo favore (e, Dio, ha tre anni meno di me. com’è possibile che io sia già così vecchia?). anche Haymitch non è male. Effie Trinket (quella che pesca i nomi e li accompagna a Capitol City, per capirci) è assolutamente ridicola (oserei quasi dire imbarazzante), come più o meno tutti quelli di Capitol City. Caesar Flickerman (il presentatore) è quasi come nel libro, quindi bel lavoro. Seneca Crane, il primo stratega, ha una barba inquietante. Spero fosse finta, o disegnata. Seneca nel libro non c’è. Si scopre nel secondo che il primo stratega non è più lui, perché è morto (impiccato, a quanto pare).
I boschi di Panem assomigliano terribilmente a quelli di Twilight, o forse tutti i boschi sono uguali. E poi, ho passato due giorni a chiedermi dove avevo già visto Gale, perché all’inizio pensavo fosse uno dei lupi di Twilight, ma poi mi sono pensata che era il moroso di Miley Cyrus in L’ultima canzone.
Ma non vi ho parlato di Katniss! La verità è che non so cosa dirvi di lei. Nel libro mi era piaciuta a tratti, delle pagine buone e delle altre in cui avrei fatto un falò di lei, Gale, Peeta e tutti gli altri tributi e strateghi. Come dite, Gale non è nell’arena? Lo so, ma chi se ne frega.
La tipa che interpreta Katniss (ahah, non so il nome, l’ho letto tredici volte su Wikipedia ma non me lo ricordo) è molto Katinss. Rozza, incavolata, cattiva. Non fa un sorriso neanche a morire per tre quarti di film (a parte che, quando sorride nella scena finale al distretto 12, ha la faccia ancora più da cretina) e poi sbaciucchia Peeta moribondo nella grotta come se potesse mancarle il respiro (sapete quella canzone di Mika che dice “all I need is the love you breathe, put your lips on me and I can live under water”?). Personalmente in quel momento avrei voluto esserci io. Tanto, da kat a Katniss cosa cambia? È solo un “-niss” in più xD
Per tutto il resto del tempo, che ci resti pure lei ad ammazzarsi.

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