martedì 21 giugno 2011

Notte prima degli esami

Notte di lacrime e preghiere
la matematica non sarà mai il mio mestiere.

Domani mattina alle otto e mezza scatta l'ora x, temuta da tutto il quinto anno delle superiori. Io sono fuori da tre anni, e se devo dire la verità non è che sia stato poi così un trauma fare quella stupida maturità. Ricordo che ho ripassato tutto il libro di italiano in un pomeriggio, col cappuccio della felpa tirato su e probabilmente ondeggiando come gli arabi quando leggono il corano seduti per terra. Ricordo che la Bahlke ci aveva diffidati dal fare il tema libero e che era uscita una traccia a proposito del sessantesimo della costituzione (e mi sono beccata quella per togliermi dalle scatole il professore di diritto). Ricordo che avevo scommesso di prendere 15 nella seconda prova come in simulazione e che in terza prova spagnolo era di un'assurdità mai vista. Ricordo che per noi matematica era una barzelletta, nel senso che ridevamo per non piangere e che tecnica turistica da 6 ore la settimana avevamo smesso di studiarla a gennaio, quando avevamo saputo che non sarebbe stata in seconda prova. Anche perché il libro era pesantissimo, quindi lasciarlo nell'armadietto a scuola era molto più comodo che portarselo sempre dietro e fare gli esercizi per casa (eravamo una classe di disgraziati, lo so). Ricordo che quando sono usciti i risultati degli scritti ho calcolato che con 41 punti + 17 crediti ero praticamente già fuori perché scena muta all'orale erano lo stesso 14 punti (o 17?). Ricordo che ero innamorata ed ero talmente fuori che non so come ho fatto a ripassare tutto per l'orale, perché continuavo ad avere la testa da un'altra parte.
La verità è che se sei sopravissuto a 5 anni di verifiche e interrogazioni, la maturità non è altro che un'altra verifica. Sì, è su tutto il programma, ma se hai sempre seguito qualcosa riesci a tirarlo fuori, no? Le tracce dei temi sono talmente lunghe e piene di roba che praticamente il tema è già pronto, basta ricomporlo.
E tra l'altro, la famosa canzone di Venditti non porta particolarmente sfiga, io l'ho ascoltata la notte prima della maturità.
Forza, maturandi, siamo tutti con voi.

1 commento:

  1. Ciao, capito qui per caso (sei passata sulla mia libreria aNobii) e vedo che il tuo blog mi piace tantissimo!
    Ti linko sul mio http://dilhaniheemba.blogspot.com/

    Io sono Dilhani, ma blogger non ne vuole sapere di lasciarmi commentare con il mio nick!

    ps. per come sta Sheila adesso (mi riferisco al libro di Torey Hayden) leggi qui
    http://www.torey-hayden.com/italia/una-bambina.htm

    RispondiElimina