Domani e domenica in nonsoquante piazze italiane si possono comprare le orchidee dell'Unicef per calare a ZERO il numero dei bambini che muoiono in Africa. Forse avete visto il tivvù la pubblicità con Lino Banfi. Bene, io sono incastrata a vendere orchidee, cosa che detesto e che pur di non mettermi mi farei personalmente un buco e mi ci metterei dentro, però come al solito hanno incastrato noi del centro giovani. E come se non bastasse, domani pomeriggio, in contemporanea con le orchidee, c'è la cerimonia di insediamento del nuovo prete e di conseguenza tutte le associazioni avranno il loro banchetto nel piazzale della chiesa per leccargli il didietro come va di moda fare qui a Salga.
Tra l'altro, queste maledette orchidee vengono la modica cifra di 15 euro l'una, nel senso che se l'offerta è minore niente pianta. Ora, capisco che sia per una buona causa, però sinceramente trovo che, essendo piante piccole che dal fiorista paghi 5 euro, quando ne dai 10 dovresti avere diritto a portartela via. Perché sopratutto, credo che nessuno sia disposto a dare 15 euro per una pianta. Forse li dà per fare del bene, ma non per la pianta. E sul vademecum dei volontari (che gli altri devono ancora leggere, tra l'altro) è specificato che non si può neanche scrivere quanto costano.
Piuttosto di fare queste figuracce, voglio morire prima di domani pomeriggio alle cinque.
nonostante il prezzo criminale delle orchidee, io l'ultima volta che ne ho comprata una mi sono complimentata per il lavoro che stavano facendo.
RispondiEliminaMi auguro che ne incontrerai uno pure tu.