È un periodo un po’ schifo. Dopo la sfaticata con le orchidee dell’altra sera e dopo essermi infuriata con Marco oggi per la nonsoquantesima volta in tre giorni, mi pare che vada un po’ tutto a rotoli. Forse non è vero, forse è solo un'impressione, tuttavia non riesco a levarmela di dosso. Basta dire che è più meno tutta la sera che mi sono rifugiata nei Linkin Park, il che equivale a dire che è nera forte. L'ultima volta che sono stata così in buca era fine luglio, che avevo una specie di nostalgia dei centri estivi e qualcos'altro di mescolato insieme. Non è che sia passato tanto tempo.
Stamattina siamo stati alle medie a fare proseliti per il centro giovani, ma giuro che tre quarti li avrei buttati giù dalla finestra, perché sono di una maleducazione unica, che ti chiedono le cose perché non vedono l'ora di perdere tempo e poi quando gli rispondi non stanno neanche ad ascoltarti. Infatti uno di questi signorini l'ho anche sgridato, e come minimo.
Tra l'altro, questo lunedì delle fiere alle medie, me ne ha ricordato un altro, di otto anni fa. Che forse è stato l'inizio di qualcosa, e forse, invece, l'inizio della fine.
Domani sera inizio un corso di autodifesa. A dire il vero, mi è già passata la voglia ancora prima di cominciare. Spero solo di non prenderne tante.
E per complicarmi la vita ancora un po', oltre alle rogne assortite del centro giovani che lasciamo perdere, oggi è anche arrivata la busta con il questionario del censimento. Mio padre lo farà scrivere a me, e mi sta già venendo male. Oltre alle domande assurde, si raccomandano di fare il 4 aperto sopra (saranno 10 anni che non lo faccio più) e l'1 senza la sbarretta sotto. Che se non sto attenta vedrete come li sbaglio.
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