lunedì 7 novembre 2011

Il nome che detesto

Per qualche stupido motivo, nel tuo cervello sei convinta che i fratelli piccoli rimangano sempre piccoli, invece giri l'occhio un attimo e quando torni a guardarli non li riconosci più.
Sono gelosa come una scimmia, perché Marco ha una nuova fiamma, che non si sa bene quanto sia ricambiato e che noi tutte vecchiarde disapproviamo. Lui non ci ascolta, oppure lo fa ma non ci dà retta, che io trovo una cosa stupida ma che è ampiamente giustificabile perché io ero uguale spiccicata. Solo che io ero anche un pochino più innamorata di lui, e anche da un po' più tempo.
Voglio dire, ho perso il conto delle tipe di cui mi ha parlato da quando ha messo piede alle superiori (per non parlare di quelle che mi raccontava mentre cercava di venire fuori dalle medie), e sono convinta che non ce ne sia stata nemmeno una di cui era davvero innamorato cotto, intendo a quel grado in cui si fanno le vere cavolate, si cammina alti da terra mezzo metro e quando ti arriva un suo messaggio ti si stampa in faccia un sorriso ebete che potresti vincere un premio.
Tra l'altro la tipa ha anche un nome che io associo per definizione a delle persone stupide (o forse è un caso, ma la gran parte di quelle che conosco che lo portano sono stupide o almeno si comportano come tali).
Sono irrazionalmente gelosa, come lo ero da piccola quando mia madre guardava gli altri bembini, che potendo l'avrei presa di peso e portata via. E sono malvagia, spero che piova tutta la settimana e che non si vedano, spero che lei sia ancora persa per il suo ex, cose del genere. Oggi gli ho perfino detto che ci arrabbiamo perché vuole più bene a lei che a noi, che siamo le sue vecchiarde e che deve ascoltare quando lo consigliamo, se non vuole restare col culo per terra. Ma so che stiamo parlando col muro, e che è meglio preparare il cucchiaino per quando dovremo raccoglierlo. Solo che, come minimo, la prima cosa che diremo sarà "te l'avevo detto". Questo se lo merita proprio.

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