Per la serie “sputtaniamoci pubblicamente”, ho iniziato a fare la valigia. Che poi, io posso iniziare anche una settimana prima, farmi la lista delle cose importanti e robe del genere e poi rendermi conto a metà strada (o peggio, all’arrivo) che mi sono dimenticata qualcosa di fondamentale. Tipo stanotte ho sognato che mi ero dimenticata il caricabatterie del cellulare e anche quello della macchina fotografica. Infatti sono corsa a metterli dentro immediatamente.
Insomma mia madre ha detto che un sacco di gente ha un trolley come il mio e ci fa stare vestiti per una settimana più lenzuola e asciugamani e tutto il resto. Evidentemente, o lei conosce solo maschi, oppure io non sono in grado di fare la valigia, perché sono arrivata al livello della cerniera quando ancora dovevo iniziare a mettere i vestiti. Grazie a Dio ha l’estensibile sul coperchio, ma lo stesso per chiuderla credo che dovrò fare una magia tipo quella di Hermione per allargare la borsetta o qualcosa del genere. Sì, perché è pur sempre montagna e il tempo fa quello che vuole, quindi ci ho messo dentro una felpa grossa e un fina e un maglione (mia madre, non guardate me) e i pantaloni lunghi e quelli al ginocchio e i calzini corti e quelli lunghi e tutto così, e quindi grazie al cavolo che poi non si chiude.
Non parliamo nemmeno dello zaino, che mi sono portata via solo due libri (male che vada c’è una biblio da qualche parte) ma ancora è pieno di tutto, stracci e guanti e detersivo e cose del genere. Non so le vettovaglie dove le metterò (certo, perché essendo sabato 2 giugno festa, abbisogno di cibo per almeno due giorni, altro che andarlo a comprare lì), per non parlare di dove farò stare gli scarponi. Presumo sparsi per la macchina.