martedì 30 dicembre 2014

Recensioni lampo (dicembre)

Manca un giorno e mezzo alla fine dell'anno e sono matematicamente certa di non riuscire a finire il libro che sto leggendo (Teaser tuesday qui), quindi vi posto già oggi le recensioni lampo di dicembre.
Per qualche strano motivo (la mia sssinusite, ecco qual è il motivo) questo mese ho letto vergognosamente poco. Comunque, mi è andata bene perché ho pescato quasi tutti libri buoni, dalle tre stelle in su (tranne uno).
Attenzione: possibili anticipazioni sulle trame.
Melissa Marr - Darkest mercy discordi armonie (Wicked lovely #5) êêê
L'ho letto giusto per il gusto di finire la serie. Tutto torna, e c'è anche una discreta carneficina, comunque niente di che. Forse ho 5-8 anni di troppo.
J. A. Redmerski - Il confine di un attimo (The edge of never #1) êêê 
Guardatevi dai ragazzi troppo fighi e troppo gentili, quasi di sicuro nascondono qualcosa.
Finale troppo tirato via.
Chissà il prossimo.
Cassandra Clare, Holly Black - L'anno di ferro (Magisterium #1) êêêê
La zia Cassandra non perde un colpo. Per quanto sia fin troppo facile dire MAGISTERIUM=HOGWARTS e CALL=HARRY (così come amiamo paragonare tutti i simil-vampiri a twilight), si legge tutto d'un fiato, come gli Shadowhunters. Aspetto il seguente (e credo che leggerò qualcosa anche di Holly Black, nel frattempo).
Teaser tuesady qui.
Andrea Vitali - Biglietto, signorina êêêê 
Andrea Vitali. Geniale come sempre.
Maxence Fermine - Neve êêê
Praticamente una grande poesia, che francamente non è esattamente il mio genere preferito. Molto giapponese e delicato, se non altro si legge molto in fretta.
Ed ecco il mio haiku sul libro (spero che vada bene, dovrebbero essere 17 sillabe, ma non so se anche ogni verso deve avere un numero di sillabe preciso):
Né monaco né soldato
voleva esser,
ma poeta.
Sarah Butler - L'amore in un giorno di pioggia êê
No. L'idea forse non era male ma, a parte che hanno ucciso il titolo, mi ha fatto venire il latte alle ginocchia.
Gabrielle Zevin - La misura della felicità êêêê
Questo è il genere di libro che la copertina mi dice PRENDIMIPRENDIMIPRENDIMI! Sì, i libri parlano, oppure sono io che sono fusa. Fate voi. Poi, il protagonista lavora in una libreria, e quindi, tombola.
Teaser tuesday qui.
John Williams - Stoner êêêê
Stoner è un di quei libri che tutti ne parlano e tu ti dici: bah, bubbole (cit.), poi finisce che lo devi leggere. In verità, non succede niente di niente, un po' come in Un giorno questo dolore ti sarà utile (qui la recensione, se volete), va avanti così come niente fosse, però non riesci a smettere di leggere.
Melissa Hill - All'improvviso a New York êêêê
La copertina ♥ (molto natalizia)
Il titolo italiano, bah.
Ben congegnato, comunque. Quando l'ho preso su (al posto di Storia di una ladra di libri, che era già prenotato da qualcun altro) pensavo fosse il tipico libro da sediamoci-davanti-al-caminetto-e-leggiamo-sta-roba, invece non c'è male. Tu credi di aver capito tutto, invece...
E poi, anche questa protagonista lavora in libreria. Tombola bis xD

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