martedì 6 marzo 2012

Campionato dei sogni assurdi

Stanotte ho fatto un mucchio di sogni assurdi. Mia madre dice sempre che è perché vado a dormire praticamente con la bocca piena (e non ha tutti i torti, a volte mi alzo a fare lo spuntino di mezzanotte e mezza o cose del genere). Più che altro, non è vero che andare a nanna appena dopo mangiato mi fa fare gli incubi, quella è solo un'idea sua. Comunque, quando glieli ho raccontati, a pranzo, ha detto sempre la stessa cosa, e poi che ero rimasta impressionata da quello che avevano detto a tg, del ragazzo che era rimasto sotto al palco della Pausini. Non è vero, io ho sognato una specie di impalcatura, ma noi eravamo sulle scale e stavamo avvitando qualcosa che non saprei che senso aveva, con viti dalla capocchia di cinque centimetri, e i tipi che erano con me non ci riuscivano così ho dovuto farlo io. Poi mi sono svegliata per andare in bagno, non so neanche che ora era perché ci sono andata con gli occhi a mezz'asta come il più morto dei gatti (cit.) e senza neanche mettere gli occhiali e guardare l'orologio. I veri sogni assurdi sono iniziati dopo. Per prima cosa ho sognato che ero in camera con una mia amica che aveva le pulci, e che saltavano ovunque e lei si divertiva un mondo mentre noi urlavamo qualcosa del tipo "schiaccialeeeee!", poi sono scesa in cucina e c'era mia cugina che era incinta di nuovo (il bambino ha solo sei mesi), con una pancia enorme. Fino a qui poteva anche andare, ma il pezzo forte deve ancora arrivare: eravamo in corriera con quelli dell'ACR (vabbè) e stavamo andando tutti allegramente a Rimini, quando quelli dell'ACR ci hanno chiesto se potevamo insegnargli la nostra canzone (noi del cg non abbiamo una canzone, ma evidentemente in autobus stavamo cantando qualcosa), così gli abbiamo detto di sì e gliel'abbiamo insegnata, però loro non ci hanno insegnato le loro, dicendo che non era importante perché tanto erano già in tanti a cantare. Arrivati a Rimini (non ci assomigliava un cavolo, ma amen) ci hanno detto che potevamo andare in bagno prima di iniziare il giro. Per andare ai bagni c'erano delle scale tutte rosa che salivano, ma che erano tipo in galleria, che per salire bisognava praticamente strisciarci dentro. Io avevo paura di restare incastrata. Per scendere c'era uno scivolo, ma era tutto chiuso sopra anche quello. Dopo essere scivolata giù senza incastrarmi, abbiamo iniziato la visita. Non saprei cos'è successo nel frattempo, ammesso che sia successo qualcosa visto che nei sogni tutto fa brodo, e mi sono ritrovata distesa sul prato nel parco (quello me lo ricordavo uguale), insieme ad altri della gita, e seduto accanto a me c'era Bruno, con le gambe incrociate e un libro in mano, intitolato "Verde, giallo, blu" (oppure "e blu", non mi ricordo di preciso), e mi ha detto che l'aveva scritto lui. Era un paperback con la copertina azzurra. Mi sono tirata su per leggerlo, e la prima riga diceva "Il sole spariva lentamente dietro al duomo, ed ecco che la". Non ho fatto in tempo a leggere la seconda, perché mi ero distratta a guardare lui, che il sole a me lo nascondeva con la sua testa, ed è entrata mia madre a svegliarmi. Peccato, perché prometteva bene.

4 commenti:

  1. HAI VISTO IL FUTURO!!! :D
    no sul serio, dì a Bruno che deve scrivere un libro Verde Giallo e Blu :DD

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  2. Caspita, quanti elementi! ^_^
    Altro che Freud e i suoi libri sull'interpretazione dei sogni, qui c'è da impazzire a carpirci qualcosa XD

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    1. Io ho smesso di cercare di capirli quando ho iniziato a sognare treni tutte le notti (ma forse era solo colpa dell'uni).

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