Della serie: ventenni che si fanno sbucciare la frutta dai genitori. Sono qui che mangio una pera a cubetti con lo stuzzicadenti mentre cerco di evitare che il sugo mi coli sulla tastiera e mi chiedo se sia il caso di sforzarmi e andare alla festa di compleanno di mia zia (che guarda caso li compie lo stesso giorno di suo nipote, che poi sarebbe mio cugino). Mia madre ha detto che posso anche fare a meno, saranno già in tanti e sanno che sto anche male (non è vero, sto molto meglio di martedì, ma loro non lo sanno). Il fatto è che non ho la minima voglia di andare ad incastrarmi in mezzo alle mie cugine galline che mi domanderanno come va all'università e cose del genere, e pensare che non posso neanche sputargli in un occhio, che è davvero una cosa che farei volentieri perché ormai sono stufa della gente che si informa dei cavoli miei senza interessarsene davvero. Ah, sì, e poi potrebbe esserci anche l'altro mio cugino che ha 16 anni e si è appena messo con una tipa con la faccia da ippopotamo (per sua stessa ammissione, non mi sognerei mai di dirlo io), e anche se è tipo da quando ero in quarta superiore che non lo vedo, credo di non perdermi niente. In fin dei conti, potei anche restare a casa a giocare a Zoo Tycoon (Dio, ieri l'ho riesumato per caso e ci ho perso un pomeriggio a cazzeggiare).
Stanotte poi ho anche finito il libro che stavo leggendo e quindi adesso sono a secco completo, fino a domani pomeriggio. Avevo cercato di tenermene una cinquantina di pagine per stasera, ma alla fine l'ho letto tutto. Forza di volontà uguale zero.
(Spero che mi mandino a casa una fetta di torta, possibilmente non con la frutta, magari qualcosa di più calorico (come se ne avessi davvero bisogno, poi)).
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