(Nel caso non si fosse capito, il titolo è ironico.)
La storia della Concordia la sapete a memoria, se ogni tanto avete visto un telegiornale, quindi non sto neanche a farvi il riassunto. Normalmente non mi metterei a parlare di questo genere di argomenti, ma oggi pomeriggio è venuto a trovarci in biblio un tizio che per metà dell'anno fa il pianista sulle navi della Costa. Ovviamente siamo entrati nell'argomento naufragio, perché con uno che ci sta sopra sei mesi all'anno non è che puoi parlare di molto altro che di navi. Quindi parlandone è venuto fuori che, come già si sospettava, tutto il casino è successo perché il capitano, che non si sa bene dove aveva la testa quando è passato a uno sputo dalla costa col motore a 15 nodi (su 23 di velocità massima), ha fatto finta di niente. Voglio dire, non serviva che dicesse immediatamente "evacuare la nave", sarebbe bastato dare l'allarme allo staff. Lo staff delle navi Costa fa un'esercitazione alla settimana. Lo staff delle navi Costa è addestrato a mantenere la calma e a fare l'appello delle persone che ognuno ha nella lista del suo punto di raccolta, se lavorano tutti insieme. Perché è questo il punto: che senza un ordine preciso, alcuni hanno iniziato con le procedure di emergenza per salvare la gente, tipo il commissario di bordo che è rimasto dentro e si è rotto una gamba e l'hanno ripescato due giorni dopo, e altri hanno cercato di fare finta di niente, anche se non gli riusciva poi così bene. E vi dirò un'altra cosa: c'è stata gente che si è lamentata perché la loro scialuppa la guidava il cuoco. Sappiate che il cuoco, se la guidava, è perché sa farlo. Non ci sono abbastanza ufficiali per guidare tutte le scialuppe, ci vuole dell'altro personale che ha fatto il corso.
Ah, e giusto perché lo sappiate, in genere gli "inchini" si fanno un pochino più da lontano, e un pochino più piano, tipo a 2 nodi di velocità.
Mi asterrò dal gettare altra merda sul capitano, dato che l'hanno già seppellito, ma credo che abbiate capito che opinione mi sono fatta di lui, specialmente dopo aver parlato con uno che di navi se ne intende un po' più di me.
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